𝓟𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗫𝗫𝗩𝗜𝗜𝗜: «𝗢𝘀𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗮𝗹𝗹𝗶𝘁𝗮.»
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.Da piccola avevo sempre le dita delle mani piene di cotone,per fermare il sangue. Le mie gambe e le mie braccia erano piene di lividi e graffi,che mi procuravo correndo di qua e di là per tutta Dalbeattie.
Quando lo avevo detto a Maddalena,lei era scoppiata a ridere.
«Immagina una Margaret Junior con le manine piene di cotone!»mi disse,continuando a ridere. Non potti fare a meno di concordare; era proprio come apparivo.
«In realtà,fino a poco tempo fa avevo quattro dita tutte bendate e un braccio rotto»dissi,alzando il capo a guardare il soffitto.
Lei ridacchiò «E ora hai un taglio sul piede e due sulla gamba»
«Come fai a saperlo?»la guardai,alzando un sopracciglio.
«Osservo»disse semplicemente,prima che Edith ci chiamasse per la cena.
Scendemmo di sotto,io dal corrimano e lei dalle scale come le persone normali. Atterrai sul pianerottolo e andai a sedermi con un balzo
«Quando la smetterai di scendere in quel modo?»chiese Edith,mettendo in tavola un tacchino.
«Quando tu la smetterai di essere scorbutica. E ti posso assicurare che non succederà tanto presto»risposi,facendole la linguaccia «Edith,cos'è questo tacchino? Oggi succede qualcosa di importante?»
«Oggi Maddy mangia con noi per la prima volta,è un evento,no?»sorrise guardando Maddy,che sorrise a sua volta. «Va bene,mangiamo!»
Dopo cena andammo in camera mia e io girai la chiave nella serratura,seguendo la corvina sul letto.
«Perchè hai chiuso la porta a chiave?»chiese Maddy.
«C'è bisogno che ti risponda?»dissi,spingendola sul materasso. La sovrastai con il mio corpo,appoggiando le gambe ai lati della sua vita.
«Oggi voglio che ti rilassi e che ti goda tutto. Okay?»lei annuì,un sorriso apparve sulle sue labbra. Mi avvicinai al suo viso e feci combaciare le nostre labbra,assaporandone la dolcezza.
Dopo un pò mi staccai,un'idea in mente. «Tira fuori la lingua»dissi,quasi ordinandolo. Maddy obbedì,e io la osservai un attimo,prima di toccare la sua lingua con la mia. Un esplosione di farfalle invase il mio stomaco,e anche il suo,giudicando dal suo sguardo.
«Mio Dio..»fece,afferrando il mio mento per far si che aprissi la bocca,dove infilò la sua lingua. Gemetti di sorpresa dall'intensità con cui stava succhiando la mia lingua.
«Signorina Campbell,questo suo atteggiamento autoritario non rispetta il regolamento»dissi,quando ci staccammo per mancanza d'aria. Lei ridacchiò.
«So bene che le piace più di quanto possa ammettere,Signorina Brooke»disse,tenendomi testa.
«Non posso certo dire di no»ghignai,iniziando a spogliarla. Quando finalmente anche l'ultimo strato di vestiti giaceva sul pavimento,mi fiondai subito sul suo collo,iniziando a lasciare segni rossi. Alzai lo sguardo e vidi Maddalena con gli occhi chiusi,la fronte aggrottata e le labbra serrate,da cui uscivano lamenti maltrattenuti.
«Non trattenerti»dissi,prendendo in bocca il suo capezzolo. Lei spalancò la bocca,gemendo quando toccai il suo punto debole.
Scesi sempre di più fin quando arrivai al basso ventre. Alzai lo sguardo,chiedendo un permesso silenzioso alla corvina,che annuì,il desiderio impresso nello sguardo. Aprii le sue gambe,fiondandomi sulla sua intimità. Maddy inarcò la schiena dalla sorpresa,dimenandosi dal troppo piacere,ma io la tenevo ferma al materasso.
Iniziai a leccare senza pietà,spingendo la lingua nella sua apertura. Sapevo che quella fosse un'altra debolezza,e la conferma non tardò ad arrivare: Maddy emise un urletto,affondando le unghie nella carne della mia schiena.
Mi soffermai sul clitoride,e trovai un impiego per la mano destra,che penetrò lentamente la sua apertura. Combo ad effetto.
E che effetto ,pensai,gli occhi fissi sull'espressione di puro piacere sul viso della corvina. Mi ero ritrovata a tenere la lingua e le dita ferme,perchè Maddy si spingeva contro entrambe,aumentando sempre di più il mio desiderio.
«Lascia fare a me»dissi,premendo una mano sulla sua pancia per fermare i suoi movimenti. Ripresi a leccare e a spingere le dita,ora divenute quattro,ad una velocità disumana.
«Lì,lì..»sbiascicò lei,emettendo urletti ad ogni spinta. Cercai di centrare sempre lo stesso punto,e vinsi la sfida,perchè dopo poco lei si riversò con un urlo su tutto il materasso,borbottando delle scuse.
Guardai la finestra,notando il cielo scuro. Ma prima di farla andare,le porsi delle chiavi,con la lettera M come portachiavi.
«Cos'è?»
«La chiave di riserva. Così potrai venire ogni volta che vorrai»spiegai,sorridendo. Lei mi abbracciò e mi diede un bacio veloce,prima di uscire e tornare a casa sua.
🌼𝙰𝚗𝚐𝚘𝚕𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎🌼
𝚂𝚎𝚖𝚒-𝚜𝚖𝚞𝚝 𝚍𝚘𝚙𝚘 𝚝𝚊𝚗𝚝𝚒 𝚌𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚒| (• ◡•)|
𝙿𝚊𝚜𝚜𝚊𝚝𝚎 𝚞𝚗𝚊 𝚋𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚝𝚊<3
~𝙷𝚎𝚒𝚍𝚒♡︎✰
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𝒪𝗵 𝗺𝘆 𝗱𝗲𝗮𝗿 𝗠𝗮𝗿𝗴𝗮𝗿𝗲𝘁 | ᵍⁱʳˡᵍⁱʳˡ
Romance❝Oh,mia cara Margaret, quando la primavera finirà e tu andrai via da questa città, quando ormai Mr. Colin avrà i suoi bei frutti, le rondini torneranno e zia Daisy mi lascerà uscire dopo il tramonto, tu mi amerai ancora?❞ ❝Eri un fiore solitario nel...