Capitolo undicesimo

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𝓟𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗫𝗜: «𝗧𝗲𝗹𝗮 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗮, 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗶𝗲𝗻𝗼

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𝓟𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗫𝗜: «𝗧𝗲𝗹𝗮 𝘃𝘂𝗼𝘁𝗮, 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗶𝗲𝗻𝗼.»
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Quando ero piccola,mi chiedevo sempre perchè i fiori avessero dei colori così vivaci.

Un giorno lo chiesi ad Edith,che mi disse che era per attirare le api. Ma io non ci credevo. Non mi piaceva l'idea che i fiori dovessero cambiare il proprio colore originario solo per un'ape. Ed ero profondamente convinta di quello,ma quando esposi la mia tesi ad Edith,lei scoppiò a ridere. Ricordo che le tenni il broncio per una settimana intera. Ero una bambina difficile.

Sospirai,posando il pennello al suo posto,mentre cercavo di trovare un'ispirazione per dipingere. Quando cercavo di pensare a qualcosa,la mia mente scivolava automaticamente su Maddalena.

«Oh,andiamo,Meg! Non puoi dipingere sempre lei!»dissi tra me e me,tirandomi un buffetto sulla fronte. Poi un'idea mi balenò in mente. Presi la tavolozza delle tempere,i pennelli e la tela con il cavalletto,e scesi le scale. O meglio il corrimano.

Cercai di uscire silenziosamente,ma Edith mi fermò prima che potessi fare qualsiasi cosa,facendomi drizzare la schiena.

«Dove vai,Margaret?»mi girai,alzando la mano libera in segno di resa.

«Volevo andare con Maddalena a dipingere»

«Dove?»

«Non lo so. Mi inventerò qualcosa mentre passeggiamo»Bugia. Sapevo perfettamente dove portarla.

«Va bene,puoi andare. Ma non fare troppo tardi»

«Davvero? Ti adoro,Edith!»le lanciai un bacio volante,prima di indossare il cappotto e il cappello e uscire.

Camminai fischiettando,fino ad arrivare di fronte al portone della casa di Maddalena. Bussai tre volte,poi sei,poi nove,fin quando la porta si aprì rivelando una donna altissima e magra come uno stecchino,con i capelli grigi raccolti in una crocchia,il naso aquilino e l'aria altezzosa. Immaginai fosse la zia di Maddy,e venni presa da paura dall'aura oscura che trasmetteva quella donna. Il suo nome non si addiceva per niente al suo aspetto. Proprio per niente.

«Salve. Sono Margaret Brooke,vorrei vedere Maddalena»balbettai. La donna abbassò lo sguardo sulla tela che tenevo sottobraccio,poi mi guardò. Provai l'impulso di scappare a gambe levate e non avvicinarmi mai più a quella casa,ma poi mi ricordai che lì ci viveva Maddy.

«Un attimo. Vado a chiamarla.»disse. La sua voce era simile al verso di un corvo,tanto che rabbrividii e le fui infinitamente grata quando sparì dentro la casa. Era incredibile quanto fosse buio dentro,non si riusciva a vedere niente dell'interno.

Dopo poco,davanti a me comparve Maddalena,tutta sorridente.

«Che ci fai qui?»chiese.

«Mi chiedevo se volessi venire con me a dipingere»alzai il cavalletto con la tela,e lei sorrise.

«Certo,arrivo subito»vidi che sussurrò qualcosa all'orecchio di sua zia,le stampò un bacio sulla guancia e indossò il suo cappotto,seguendomi fuori.

«Tua zia è spaventosa»dissi,a bassa voce e guardandomi indietro per controllare se la signora ci stava guardando.

«Un pò,in effetti,ma ci ho fatto l'abitudine. Non è molto spaventosa,se la conosci meglio»ridacchiò lei. Se questo è stato il nostro primo incontro,non voglio proprio conoscerla meglio,volevo dire,ma non lo dissi per non ferire Maddy.

«Dove stiamo andando?»chiese poi.

«In un posto speciale. Ti piacerà,fidati»dissi sorridendo. Arrivammo di fronte alla famosa stradina in salita che portava al 'posto speciale.'

Questa volta,però,la salita mi apparì meno faticosa. E avevo anche il cavalleto in mano. Mah,sarà che ormai mi sono abituata ,pensai.

Arrivate a destinazione,aprii le braccia lasciando cadere a terra tutte le cose,e guardai Maddy.

«Ecco il posto speciale»dissi. Maddalena aveva gli occhi che scintillavano e la bocca aperta. Scorsi anche un leggero tremolio delle sue mani. Ci credo,in un posto così fantastico.

«E' anche più bello di ieri»dissi,prendendo da terra tutte le mie cose e avvicinandomi alla panca. Maddy mi seguì,letteralmente senza parole,mentre io piantai il cavalletto a terra e sistemai tutte le tempere.

Alla fine non dipinsi niente. La tela rimase vuota,ma il mio cuore pieno di quel momento in cui ci sedemmo a guardare arrivare il tramonto.

Non ricordo nemmeno quanto tempo stettimo sedute a guardare il panorama e respirare a pieni polmoni l'aria fresca,ricordo solo il suo viso che sorrideva mentre diceva: "Sei tutta rossa,Meg!".




























































🌼𝙰𝚗𝚐𝚘𝚕𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎🌼
𝙾𝚐𝚐𝚒 𝚍𝚘𝚙𝚙𝚒𝚘 𝚊𝚐𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘,𝚊𝚖𝚊𝚝𝚎𝚖𝚒
𝙿𝚊𝚜𝚜𝚊𝚝𝚎 𝚞𝚗𝚊 𝚋𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚝𝚊<3
~𝙷𝚎𝚒𝚍𝚒♡︎✰

𝒪𝗵 𝗺𝘆 𝗱𝗲𝗮𝗿 𝗠𝗮𝗿𝗴𝗮𝗿𝗲𝘁 | ᵍⁱʳˡᵍⁱʳˡDove le storie prendono vita. Scoprilo ora