❝Oh,mia cara Margaret,
quando la primavera finirà e tu andrai via da questa città, quando ormai Mr. Colin avrà i suoi bei frutti, le rondini torneranno e zia Daisy mi lascerà uscire dopo il tramonto, tu mi amerai ancora?❞
❝Eri un fiore solitario nel...
Ero sdraiata sulle gambe di Maddalena, mentre le sue dita mi pettinavano delicatamente i capelli, io con gli occhi chiusi e il naso all'insù verso il cielo.
«Rosiné, sai cosa ho pensato quando mi hai chiesto di sposarti?»
«"Finalmente si è decisa a chiederlo. Lo avrei fatto io se avessi dovuto aspettare solo un giorno in più"» disse, il suo viso venne oltrepassato da un raggio di luce che era il suo sorriso.
«Il matrimonio sarà in inverno» decisi tutto d'un tratto, alzandomi dalle sue gambe per mettermi seduta.
«E se dovesse piovere?»
«Ci sposeremo sotto la pioggia, no? Non è poetico?» dissi sorridendo, facendole segno di sedersi sulle mie gambe. Lei lo fece e si mise comoda.
«Sai, amore...» pronunciai dopo dei minuti di un silenzio piacevole. «È da un pò che penso che se potessi scegliere di fare un secondo lavoro, quello sarebbe la scrittrice.»
«Scrittrice? Bello... ma perché?»
«Quel giorno in cui ci siamo baciate in quel campo di tulipani, la prima cosa che ho pensato era: "Scriverei di questa donna come Shakespeare ha scritto del suo amore."»
Il suo sorriso si ampliò, se possibile, e mi abbracciò circondando il mio collo con le braccia. La sua pelle era fredda, ma il suo corpo emavava un calore inspiegabile.
Lei era così: bella e fredda come un vaso di porcellana. Bella e triste come un tulipano sotto la pioggia di inizio estate.
