Capitolo tredicesimo

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𝓟𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗫𝗜𝗜𝗜: «𝗕𝗮𝗰𝗶 𝗮𝗹 𝘁𝘂𝗹𝗶𝗽𝗮𝗻𝗼

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𝓟𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗫𝗜𝗜𝗜: «𝗕𝗮𝗰𝗶 𝗮𝗹 𝘁𝘂𝗹𝗶𝗽𝗮𝗻𝗼.»
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Pestavamo i piedi sull'asfalto,facendo alzare nuvoloni di polvere che mi arrivarono alle narici e mi andarono di traverso. Iniziai a tossire e ridere,e poi tossire ancora.

Forse avevo preso troppo alla lettera la parola 'scappiamo'. Eravamo arrivate alla periferia di Dalbeattie,tutte sudate e affannanti.

«Non ti sembra il caso di fermarci?»disse Maddy,bloccandomi dal polso.

«Non ancora,resisti. Qui vicino c'è un campo di tulipani»ricordavo che Edith mi portava ogni estate in quel posto.

Sorrisi,vedendola sfinita. Era ancora più adorabile. Alla fine mi piegai di fronte a lei,facendole segno di salire sulla mia schiena. Lei mi guardò confusa.

«Cosa fai?»

«Sali»

«Sei sicura di riuscire a reggere il mio peso?»

«Sicurissima. Quanto potrai pesare?»alla fine,un pò titubante,salì sulla mia schiena,reggendosi dalle mie spalle.

«Bene,andiamo»dissi,iniziando a incamminarmi sulla stradina.

Sentii qualcosa sui miei capelli,mi girai e vidi che Maddalena stava giocherellando con i ferretti.

«Hai dei capelli bellissimi»disse,posandoci sopra un leggero bacio. Persi un battito,perdendo anche la forza sulle braccia,che erano sotto alle sue ginocchia,e dovetti riprendermi per reggerla correttemente.

«Non distrarmi,Maddy»dissi,la faccia seria. Lei si sporse in avanti per guardarmi,sentivo il suo respiro sul lobo del mio orecchio,il che mi fece mandare il cervello in tilt. Serrai la mascella,prendendo un bel respiro.

«Perchè?»chiese,con voce preoccupata. Piccolo diavoletto. ,pensai.

«Non voglio farti cadere. Se mi distrai,perdo la presa»lei sembrò capire,perchè taque tutto il tempo.

Iniziai a fischiettare il solito motivetto,nella speranza di calmare il mio battito accelerato e il rossore sulle mie guancie.

Dopo un pò,sentii che anche Maddalena si era aggiunta a me,canticchiando dei 'La la la'.

«La cantava sempre mio padre. Diceva che era una canzone per dare la carica in guerra»

«Oh,tua padre era un soldato?»

Lei annuì,sorridendo appena «Era il comandante della cavalleria,un soldato valoroso»

«Potresti continuare a fischiare? Sei brava»sorrisi,accontentandola.

(il motivetto è più o meno questo)

«E tua madre come è morta?»

«Si è tolta la vita dopo aver scoperto della morte di mio padre. Avevo solo cinque anni»

«Ho sbagliato a chiederlo,ora sei tutta triste»misi il broncio. Lei scoppiò a ridere.

«Non posso essere triste,se ho una persona piena di vita come te al mio fianco!»disse,sorridendo. Sorrisi a mia volta,muovendo di poco la testa per strofinare il suo collo.

«Siamo arrivate»dissi dopo un pò,facendola scendere.

Davanti a noi c'era un immenso campo di tulipani,per la maggior parte rosa,ma anche gialli e arancioni.

Non era cambiato niente da quando ci ero stata con Edith,tre estati prima. Respirai a pieni polmoni l'aria profumata,sorridendo.

Maddalena iniziò a correre in giro,con gli occhi scintillanti. Una macchia nera in un campo variopinto. Adorabile,semplicemente adorabile.

«Non eri stanca?»dissi,ridendo. Lei sorrise,facendomi segno di avvicinarmi. Feci dei passi avanti,e lei mi prese dal polso e mi buttò sull'erba,piantando le ginocchia ai lati del mio corpo.

Quando mi accorsi che ero letteralmente sotto di lei,sgranai gli occhi. Ma lei non sembrava affatto stupita,come se avesse progettato tutto.

Iniziò a farmi il solletico,e mi dimenai sotto di lei,ridendo come una pazza.

Dopo dei minuti passati a ridere fin quando mi uscirono le lacrime,ci sdraiammo sui tulipani,guardando il cielo.

«Guarda,c'è una nuvola a forma di cuore»Maddy mi indicò un punto nel cielo,dove c'era una piccola nuvoletta bianca,simile a un batuffolo di cotone.

Si mise seduta,girandosi a guardarmi. Posò una mano sulla mia guancia,e io posai la mia mano sulla sua,con il cuore tremante.

Il suo sguardo si abbassò sulle mie labbra,facendomi provare una scossa lungo tutta la spina dorsale.

«Posso baciarti?»disse. I suoi occhi erano più verdi del normale,e io non potetti fare a meno di perdermi ancora in quelle due pozze color smeraldo.

Dovevo soltanto dire una parola,o fare un gesto. Solo quello,e sarei stata la persona più felice sulla faccia della Terra.

Alla fine la presi dalla nuca e la spinsi sulle mie labbra,assaporandola.

Poi,improvvisamente buio. Non ricordo più niente di quel giorno,come se la mia mente si fosse fermata solo a quel momento,e tutte le altre cose non importassero.

Ricordo solo una cosa di quel momento. Le sue labbra sapevano di rossetto e tulipani.






















































🌼𝙰𝚗𝚐𝚘𝚕𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎🌼
𝙱𝚎𝚑,𝚋𝚎𝚑.. 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚌𝚘𝚖𝚖𝚎𝚗𝚝𝚊𝚛𝚎 𝚚𝚞𝚎𝚜𝚝𝚘 𝚌𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘?¯\_(ツ)_/¯
𝙿𝚊𝚜𝚜𝚊𝚝𝚎 𝚞𝚗𝚊 𝚋𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚝𝚊<3
~𝙷𝚎𝚒𝚍𝚒♡︎✰

𝒪𝗵 𝗺𝘆 𝗱𝗲𝗮𝗿 𝗠𝗮𝗿𝗴𝗮𝗿𝗲𝘁 | ᵍⁱʳˡᵍⁱʳˡDove le storie prendono vita. Scoprilo ora