Capitolo trentunesimo

37 7 65
                                    

𝓟𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗫𝗫𝗫𝗜: «𝗥𝗼𝘀𝗶𝗻𝗲́

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

𝓟𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗫𝗫𝗫𝗜: «𝗥𝗼𝘀𝗶𝗻𝗲́.»
.
.
.

Parigi non mi piaceva. Era un bella città, certo, ma niente era paragonabile alla mia amata Scozia. E alla mia amata Maddalena.

La nostra casa a Parigi era molto carina e ben arredata, ma mancava quel tocco di accoglienza di cui era caratteristica la nostra casa a Dalbeattie.

Edith mi diceva sempre che avevo il brutto vizio di mettere troppi 'ma' dappertutto. Ma cosa ci posso fare?

L'estate era passata senza nessun intoppo, seppur molto lentamente: a Parigi non c'era nemmeno l'ombra di prati verdi e collinette, solo strade e ancora strade.

E poi era arrivato l'autunno e, automaticamente, l'inizio della scuola. La mia nuova scuola era molto bella e gli insegnanti molto cortesi e disponibili, per non parlare dei miei compagni di classe: già al primo giorno di scuola avevo fatto amicizia con si e no dieci ragazzi. Ma mancava quella cosa, quell'ingrediente segreto che poteva rendere magnifico il risultato finale.

Maddalena mi mancava, eccome se mi mancava. Ogni sera dopo aver studiato- io che studio? Mai sentito! Ecco cosa fa la noia- le scrivevo una lettera dove le raccontavo di tutti gli accaduti del giorno, sperando di ricevere una risposta.

Avevo sperato per due anni, ma superati quei due mi resi conto che forse si era dimenticata di me. D'altronde, come non ci si può dimenticare di una persona che non è presente da due anni?

'Forse non sa cosa dirmi' ; 'Forse le lettere si sono bloccate sul treno merce' , avevo pensato, tormertandomi ogni notte.

Ma quella notte ero decisa a ricevere una sua risposta. Presi penna e calamaio e iniziai a scrivere.

Cara Maddalena,
come sta andando a Dalbettie? Ho sentito da Edith che la signora Brown ti ha presa in custodia fin quando compierai gli anni. È una brava donna, sono felice che potrai stare con lei.

Scusami se a volte sono assillante, ma ehy, sono la tua fidanzata o no?
So che non abbiamo mai parlato e forse ora potrebbe risultare strambo, ma è quello che siamo. E un giorno spero di riuscire a sposarti.

Manchi come l'aria, mio fiore solitario.
Non ho ancora tolto il medaglione.
So che è una lettera corta, non posso fare di più.
Ti amo.
Tua,
Margaret.

Spedii la lettera senza sperare molto in una risposta, che, il giorno dopo, inaspettatamente arrivò.

«Una lettera dalla Scozia, immagino chi possa essere...» mi disse Edith quando tornai da scuola, con un sorrisetto. Tutta sorridente presi la lettera e la aprii, era una lettera molto corta e scritta in una calligrafia impeccabile.

«Molto da Maddy» pensai ad alta voce, con un sorriso a trentadue denti.

«Sei un pò troppo innamorata dopo due anni, non credi?» disse Edith, sedendosi di fronte a me.

«Nah, posso fare di peggio» le feci l'occhiolino e lessi la lettera. Non era la risposta alla mia lettera, ma almeno ne avevo ricevuta una e fui più che felice di quello.

Cara Rosiné,
ti piace questo soprannome? Ieri stavo pensando a te e ai tuoi capelli rossi,e ho detto 'Rosiné' senza nemmeno accorgermene.

Manchi tanto qui,sopratutto al signor Scott. Dalbeattie non è la stessa senza quel cespuglio di ricci rossi e quel sorriso di zucchero.

Quanto mi manchi,Rosiné.
Tua,
Maddalena.

«Rosiné? Beh, carino» dissi, sorridendo come un'ebete. Rilessi e rilessi la lettera, accorgendomi di un dettaglio: la data di scrittura risaliva a un anno fa. Quindi questo significava che dopo quella lettera, non ne aveva scritte altre? O forse non le aveva spedite?

Andai a letto con una domanda in mentre e cento possibili risposte diverse, e aprii gli occhi svegliandomi nell'estate di un anno dopo.





















































🌼𝙰𝚗𝚐𝚘𝚕𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎🌼

𝚊 𝚚𝚞𝚊𝚗𝚝𝚘 𝚗𝚘𝚗 𝚊𝚐𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚟𝚘𝚘𝚘𝚘𝚘
𝙵𝚘𝚛𝚜𝚎 𝚜𝚘𝚗𝚘 𝚞𝚗 𝚙𝚘̀ 𝚊𝚛𝚛𝚞𝚐𝚒𝚗𝚒𝚝𝚊..🫠🫠
𝙿𝚊𝚜𝚜𝚊𝚝𝚎 𝚞𝚗𝚊 𝚋𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚝𝚊<3
~𝙷𝚎𝚒𝚍𝚒♡︎✰

𝒪𝗵 𝗺𝘆 𝗱𝗲𝗮𝗿 𝗠𝗮𝗿𝗴𝗮𝗿𝗲𝘁 | ᵍⁱʳˡᵍⁱʳˡDove le storie prendono vita. Scoprilo ora