Incidenti.

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Passò una settimana, una settimana che evitavo Styles, una settimana i cui avevo legato con Zayn e Niall, una settimana che mi sentivo bene.

-Okay, dato che non abbiamo lezioni per il weekend che ne dite di andarcene un po' al mare?- propose Niall.
-Perché no?- esclamai entusiasta.
-Allora andata!- disse Zayn.
-Ma dov'è Harry?- chiese Demi.
-Sta arrivando, eccolo!- esclamò Zayn.
-Beh allora fatemi sapere per il mare, okay?- chiesi alzandomi.
-Okay ma dove vai ora?- chiese Demi.
-Vado a chiamare mia madre, questo posto è troppo rumoroso..- sorrisi.
-Harry, finalmente!- esclamò Niall.
-Buongiorno!- esclamò senza entusiasmo.
-Allora a dopo ragazzi!- sorrisi e andai via.

HARRY.

Era una settimana che mi evitava ed io non riuscivo a sopportare quella situazione.

-Ma avete litigato? Angela non mi dice più niente..- mi chiese Demi.
-Fatti delle domande se non ti racconta più niente.- dissi non curante ma abbastanza irritato.
-Che vuoi dire?- sbottò.
-Sei sempre appiccicata a Niall, non te ne rendi conto?- esclamai per poi alzarmi e andar via.

Era una settimana che raggiungevo il luogo di incontro mio e di Angela ma questa settimana non c'era stato alcun incontro.

Presi la mia moto e raggiunsi il dormitorio femminile dopo di che l'aspettai fuori.

Dopo circa trenta minuti la vidi che stava rientrando, l'afferrai per il polso e la feci fermare.

-Styles, che vuoi?- chiese spaventata per la mia brusca mossa.
-Parlarti.- la guardai.
-Vuoi che andiamo dietro un albero? Sai, non vorrei farti sfigurare con le ragazze del college.- disse.

Me la meritavo tutta quell'ironia.

-Smettila!- sbottai.
-Dimmi in fretta che vuoi.- disse scocciata.
-Vieni, voglio portarti in un posto.- dissi prendendola per mano.

Guardai la sua mano nella mia e non fui mai così felice, non potevo spiegarmi quella bella sensazione che mi invadeva.

-Perché devi sempre decidere per me?!- tolse la sua mano dalla mia.
-Quindi non vuoi venire?- chiesi irritato.
-No! Ti faccio schifo, ti vergogni di me! Mi tratti sempre come una merda! Perché dovrei voler venire con te?! Eh?!- chiese con le lacrime agli occhi.

Abbassai lo sguardo sentendomi un totale stronzo. La ferivo ogni volta.

-Appunto, il giro vallo a fare da solo. Preferisco stare con chi apprezza la mia presenza.- concluse per poi andar via.

Ero arrabbiato con me stesso!
Come potevo pretendere di starle anche solo un po' simpatico se poi la trattavo di merda?

Presi la mia moto e sfrecciai ad alta velocità per Londra. Sapevo di sbagliare, stavo mettendo in pericolo me stesso ma poco mi importava ora.

ANGELA.

Ero entrata in camera sbattendo la porta e Demi si accorse che ero nervosa.

-Che succede?- chiese chiudendo il libro che stava leggendo.

Le raccontai tutto.

-Ci tiene a te.- disse Demi.
-Ci tiene? Ma hai ascoltato quello che ho detto?!- urlai.
-Si, e ci tiene.- sentenziò.
-Allora Niall ti odia..- dissi sarcastica.
-Ma non lo vedi il modo in cui ti guarda?- chiese.
-Si, schifato!- esclamai.

Sentimmo bussare fortemente alla porta e Demi andò ad aprire.

-Ma che succede?!- chiese spazientita.
-Harry.- disse Niall con l'affanno. -Ha avuto un incidente!- disse.
-Che?!- urlai.
-Andiamo!- esclamò.

Ci fu una vera e propria corsa in ospedale e una volta arrivati ci affrettammo a chiedere di Styles e a correre verso camera sua.

-Ragazzi calma!- esclamò un'infermiera. -Chi di voi è Niall?- chiese.
-Io! Io!- esclamò Niall.
-Il suo amico vuole vederla, ragazzi tranquilli. Sta bene!- sorrise.

Niall si precipitò in stanza e chi sa cosa gli dirà.

Dopo circa quindici minuti uscì e venne verso di me.

-Va da lui.- disse duramente.
- I-Io?- chiesi.
-Si.- disse.

Andai verso quella stanza ed entrai lentamente. Lui mi guardò.

-Chiudi la porta, per piacere.- disse.

Lo accontentai e rimasi ferma sul posto.

-Sei ancora arrabbiata, non è vero?- chiese dolcemente.
Feci di "no" con la testa.
-Allora che succede?- chiese spaventato.

Lo guardai e cercai di odiarlo ma i miei tentativi mi si ritorsero contro e scoppiai a piangere.

-Ang-- - stava per parlare ma lo interruppi.
-Non fare più una cosa del genere!- urlai. -Stavi per ammazzarti!- urlai ancora.

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