Memories.

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🌃

Dopo essere saliti in sella alla moto, Harry sfrecciò nelle strade di Londra ad alta velocità.

Intuii che volesse portarmi in chissà che posto poiché non svoltò al semaforo che portava al
College.

-Dove mi stai portando?- urlai per farmi sentire.
-Sta zitta!- disse con voce roca.
-No! Mi sono scocciata di star zitta!- urlai.

Mi diede uno sguardo e avrei potuto giurare di vederlo sorridere, tuttavia dopo minuti interminabili mi portò in una parte di Londra "abbandonata".

Era una stradina buia e al quanto sinistra.

-Harry?- dissi stringendo la presa su di lui.
-Sta tranquilla.- disse.

Dopo averla attraversata, dopo circa un'ora, giungemmo ad una vecchia casa che affacciava sull'oceano.

Eravamo lontani da Londra.

Harry fermò la moto nel giardino sul retro.

-Cos'è questa casa?- chiesi dopo aver tolto il casco.
-Era casa dei miei nonni..- mormorò posando il casco sulla moto.
-E perché siamo qui?- dissi facendo lo stesso.
-Non ci entro da quando ci furono i funerali..- disse mettendo le mani in tasca e osservando la casa.

H A R R Y.

I miei occhi vagavano sulla casa ma era buio, ormai era scesa la notte da un bel po'. Nonostante tutto potei notare che niente fosse cambiato.

A destra c'era la fontana in pietra della nonna, si prendeva cura di quella fontana poiché aveva dei pesci rossi che nuotavano all'interno di essa.
Lei amava il giardino e prendersene cura la rilassava, amava la vista sull'oceano che poteva tranquillamente vedere o da camera sua e del nonno o dal salotto.
Adorava leggere e leggermi le fiabe la sera mentre io mi annoiavo.

Sorrisi a quel pensiero.

Poi c'era mio nonno! Il mio amico di avventure!

Io ed il nonno adoravamo il garage e controllare l'auto, ripararla, aggiustare la catena della mia bici e mi ha insegnato molto. Lui era uno psicologo ed era così serio quando entrava nel suo studio, io spesso ero con lui e ricordo che un giorno si distese sul letto dove visitava i suoi pazienti e mi disse "Harry, ho dei problemi!" E finimmo col ridere entrambi.

-Harry..- mi sentii toccare un braccio e tornai alla realtà così la guardai. -Perché mi hai portata qui?- chiese.
-Voglio entrarci, forse, e solo tu puoi apprezzare quel che c'è all'interno di questa casa..- dissi tranquillo.
-Non potevamo venirci di mattina?- chiese ed io risi.
-Ti fa paura, non è vero?- sorrisi.
-Un pochetto..- sorrisi.

Camminammo lentamente verso la porta di casa e ci fermammo una volta di fronte.

Guardai quella porta con terrore, come se, una volta aperta, potessero riaffiorare i vecchi ricordi a pugnalarmi ancora e ancora.

Potevo sentire lo sguardo di Angela osservarmi e la sua mano sfiorare la mia così la presi ed intrecciai le mie dita alle sue.

-Se vuoi possiamo farlo un altro giorno..- mormorò.
-Forse hai ragione..- dissi quasi sussurrando.

La guardai e lei mi sorrise dolcemente ed io non capivo perché, nonostante tutto il male che le avevo e continuo a procurare, lei sia sempre rimasta al mio fianco.

-Mi sento così stupido!- esclamai lasciandole la mano e andando verso la moto.
-Perché?- chiese seguendomi.
-Non riesco nemmeno ad entrare in una stupida casa del cavolo!- esclamai calciando una pietra.
-Non dire simili sciocchezze! Quella casa vale tanto per te ed è normale comportarsi così.- disse duramente.

-Posso farti una domanda?- chiesi guardandola.

Lei mi fece cenno di chiedere.

-Perché tu sei riuscita a mettere la roba di tuo padre in una soffitta ed io non riesco ad entrare in una vecchia casa?!- chiesi abbastanza irritato.
-Semplice, io non l'ho fatto..- disse abbassando la testa. -Non so perché ci trovi tanto gusto nel ferirmi, Styles..- mi guardò con un sorriso amaro in viso e con gli occhi lucidi.

La guardai scioccato.

-Andiamo, voglio tornare in camera.- disse superandomi.

☀️

A N G E L A.

Passò una settimana da quella sera e devo ammettere che era stata una settimana abbastanza noiosa.

Io ed Harry non ci parlavamo più ma quella era una mia scelta dato che ogni volta riusciva a rovinare il poco ponte che si creava fra noi.

Personalmente rimane un enigma per me. È sempre così duro, impassibile, freddo e talvolta sembra non avere un cuore ma io il vero Harry l'ho conosciuto. Qualche piccola e minuscola sfaccettatura di quel che era un ragazzo "come gli altri" l'ho vista. E nonostante ciò non riuscivo a spiegarmi il suo voler andare avanti da solo e respingere chiunque volesse essere un minimo per lui.

Ormai era costantemente nei miei pensieri, gli enigmi mi hanno sempre intasato il cervello. Dovevo risolverli!
Ed Harry era un enigma. Volevo sbrogliare tutti quei nodi, volevo mettere a posto tutto quel caos! Volevo solo vedere Harry tornare ad essere un ragazzo spensierato.

-Ang!- urlò Zayn arrivando.

Ero seduta nel prato del college ai piedi di un'albero.

-Zayn, che succede?- chiesi guardandolo.
-Chiedono di te in segreteria, è urgente.- disse.

Lo guardai per qualche frazione di secondo e con uno scatto mi alzai e iniziai a correre.

Temevo si trattasse di mia madre.

Arrivai in segreteria col fiatone e non appena vidi la segretaria porgermi il telefono la paura si impossessò di me. Osservai la cornetta che mi porse la segretaria e dopo poco risposi.

-P-Pronto?- balbettai.
-Tesoro! Sono la nonna!- esclamò mia nonna felice e tirsi un sospiro di sollievo.
-Nonna! Ciao!- dissi felice.
-Come stai, bocciolo?- chiese.
-Bene e tu? Mi manchi tanto!- dissi.
-Manchi anche a me e al nonno, qui stiamo tutti bene! Volevo proporti una cosa..- disse.
-Dimmi tutto!- esclamai.
-Che ne dici se facciamo una sorpresa alla mamma e io tuo nonno vi raggiungiamo a Londra?- chiese entusiasta.
-Si!- quasi urlai dalla contentezza.
-Va bene!- rise. -Ha detto di si, Orazio!- disse al nonno felice. -Allora ti chiamerò per i dettagli, tuo zio si sta già mobilitando per i biglietti e quant'altro..- disse.
-Non vedo l'ora di vedervi!- dissi sorridendo.
-Anche noi, tuo zio dice che siamo troppo vecchi per volare ma se sono una ragazzina!- esclamò e ridemmo.
-Ah ma sai che zio è vecchio!- dissi ridendo.
-Mi raccomando, acqua in bocca! Un saluto!- disse.
-Ciao nonna!- sorrisi agganciando.

Uscii fuori dalla segreteria e trovai Niall, Demi, Zayn ed Harry fuori ad aspettarmi. Erano nervosi.

-Che succede?- fu Demi la prima a parlare.
-È qualcosa di grave?- aggiunse Zayn.
-Devi partire?- concluse Niall ed io risi.
-Hey! Tranquilli!- Risi. -Era mia nonna e mi ha chiesto se la aiutavo a farla venire qui..- sorrisi.
-Vi avevo detto che non bisognava preoccuparsi..- mormorò Zayn toccandosi la nuca e ridemmo tutti.

Tutti tranne Harry.

-Meno male! Dio! È tardissimo! Devo raggiungere Perrie al corso di spagnolo!- esclamò Demi. -A dopo!- urlò correndo via.
-Ultimamente non la capisco, è così distante cazzo!- esclamò Niall.
-Sempre distaccata?- chiese Zayn.
-Si!- esclamò andandosene con Zayn dietro.

Guardai Harry e lui guardò me.

Scena imbarazzante..

-Beh io vado, ci vediamo!- esclamai per poi andare via.
-Aspetta!- mi bloccò per un polso.

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