Lunghe giornate.

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HARRY.

Arrivati al college scendemmo dall'auto di Angela che, stranamente, guidò lei.

Niall prese Demi e rimasero in camera di Demi mentre Zayn portò Angela nella sua. Avrei voluto che restasse con me ma non feci in tempo che Zayn mi anticipò.

ANGELA.

Ero in camera di Zayn seduta sul suo letto. Lui mi teneva la gamba fatta male e con del disinfettante e cotone si prese cura di me.

-Grazie..- sussurrai.
-Di niente.- disse continuando a pulirmi col cotone.

Dopo circa due minuti terminò e me la fece poggiare sul letto, poi mi guardò.

-Perché mi guardi?- chiesi timidamente.
-Devo chiederti una cosa.- disse.
-Dimmi..- dissi.
-Harry vuole che tu vada da lui, a te va bene?- chiese.
-Si, infondo mi ha salvata..- mormorai.
-Ottimo!- esclamò sorridendo.

Così mi porto da Harry e dopo essere entrata realizzai che Zayn se l'era svignata.

-Mi volevi?- chiesi guardandolo.
-Vieni qui!- indicò il posto sul letto accanto a se.

Pian piano andai a sedermi al suo fianco e osservai le mie scarpe.

-Ti faccio così paura?- chiese sussurrando.
Scattai nella sua direzione. -No!- esclamai.
-E allora perché non sei a tuo agio?- chiese sorridendo per la mia reazione.
-Perché è strano..- dissi.
-Ti ha fatta male?- chiese freddo.
-Poco..- mormorai.
-Volevo ammazzarlo..- mormorò guardando avanti a se.

Lo guardai con un piccolo sorriso poi gli presi il braccio alzandoglielo e sotto i suoi occhi mi accoccolai a lui e lo abbracciai.

-Ti piacciono proprio gli abbracci, eh?- sorrise.

Annuii e lui poggiò il suo braccio intorno al mio collo.

🌌

Più tardi, verso le undici, ci incontrammo tutti e cinque alla caffetteria poco distante dal college.

-Come state?- chiese Zayn.
-Bene!- disse Niall neutro.
-Un po' scossa..- mormorò Demi.
-Bene.- disse Harry normalmente.
-Sto bene!- sorrisi per rassicurare Zayn.

Zayn annuii e i ragazzi iniziarono a parlare normalmente mentre Harry guardava insistentemente la sua pancia.

Gli diedi una leggera gomitata e mi guardò. Gli feci capire che volevo sapere cosa avesse e lui mi rispose con una scrollata di spalle.

-Ang, quando partirai per l'Italia?- chiese Niall.
-Che?- chiesi sorpresa.
-Demi mi ha detto che dopo il college, o comunque quando potrai, tornerai in Italia..- disse.
-Oh..- dissi dando una sguardo veloce ad Harry per poi guardare Niall di nuovo. -Beh..non saprei. Mamma dice che non appena avrò qualche giorno libero rientreremo in Italia per un saluto ai parenti. Dopo il college si vedrà..- sorrisi leggermente.
-Mi abbandona..- mormorò Demi.
-Abbandona anche me.- aggiunse Zayn.
-Ma non abbandonerò proprio nessuno!- Risi. -Siete le persone più care che ho qui e, strano a dirsi, non me lo sarei mai aspettata..- conclusi guardandomi le ginocchia.
-È una cucciola!- esclamò Demi.
-Lo è!- sorrise Niall.

Harry si alzò e andò fuori.

-E poi non ammette che ci muore per te..- mormorò Zayn.

HARRY.

Ero uscito fuori a fumare. Fumare calmava molto il mio nervosismo ma, riflettendoci, quello che provavo ora non era nervosismo ma bensì tristezza.

Non avrei mai pensato di poterla provare di nuovo ma quando seppi che Angela, da un giorno all'altro, sarebbe andata via mi fece stare male.

Odio ammetterlo ma quella ragazza è l'unica che mi abbia saputo apprezzare e sta cercando, in tutti i modi, di tirar fuori la parte migliore di me.

-Harry!- sentii la voce di Niall e mi girai.
-Dimmi.- dissi guardandolo e fumando.
-Ti piace proprio, eh?- mi chiese.

Sbuffai cacciando tutto il fumo che avevo nei polmoni.

-Non puoi nasconderlo, ad ogni sua azione c'è una tua reazione.- disse serio.
-Non potrei mai stare con lei.- dissi freddo.
-E perché? Perché partirà?- chiese.
-Non è quello.- dissi.
-Quindi cos'è?- chiese.
-Io sono un casino che cammina, mi conosci!- esclamai.
-Lei potrebbe mettere a posto il casino che sei!- rispose.
-Non posso ferire anche lei.- dissi.
-Non credo lo farai..-
-Spesso si può fare del male anche quando non si vuole..- citai Demi.
-Cazzate!- rise. -Tu non fai poi così schifo!- sorrise.
-Niall non potrebbe funzionare! Io non sono come te. Non ho due genitori che si amano, non avuto un passato "normale". Io sono solo una persona che è frutto di un brutto passato!- quasi urlai gettando la sigaretta.
-Non puoi stare aggrappato al passato, devi andare avanti!- disse arrabbiato.
-E come si fa?- chiesi esausto. -I miei nonni li ho fatti morire io!- feci un sorriso amaro.

In quel momento uscirono anche Zayn, Demi e Angela che ascoltarono le mie ultime frasi.

-Harry non è colpa tua!- esclamò Zayn.
-Voi non capite..- mormorai.

All'improvviso vidi Angela prendermi per mano e iniziare a camminare ed io, involontariamente, la seguivo.
Gli altri rimasero fermi.

-Che stai facendo?- chiesi dopo un po'.
-Vieni con me!- disse.

E stranamente la seguii fino alla panchina vicino al laghetto del college. Ci sedemmo e lei, come poche ore prima, afferrò il mio braccio e si accoccolò a me.

Mi venne spontaneo stringerla fra le mie braccia e mentre lei aveva la testa nel mio incavo del collo, io avevo la mia nel suo.

-Mi hai detto di vivere, perché non inizi anche tu?- mormorò senza muoversi.
-Perché sono legato al passato..- mormorai contro il suo collo.
-Legati a qualcosa che ti faccia vivere il presente.- mormorò.
-L'unica cosa che potrebbe farlo sei tu, ma andrai via e non voglio rimanere bloccato di nuovo.- risposi.

A quelle parole lei non rispose ma rimanemmo piacevolmente stretti l'uno a l'altra senza parlare.

E con lei quel silenzio e il freddo di Londra, non potevano mai sembrare così piacevoli.

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