Spring Day ~Jung Hoseok~

2

L'aereo volò per mezzo mondo e finalmente eccoci all'aeroporto delle Gran Canarie, che la grande gita abbia inizio!

"Yun" chiamai mia sorella mentre correva verso l'uscita con le sue due enormi valigie che minacciavano di spaccarsi tra tre secondi "voglio vedere come sarà l'hotel! Sbrigati sorellina" mi ordinò salendo sul pullman che ci avrebbe condotto fino alla prima destinazione, la mandai a quel paese e cercai di starle indietro finché non mi ritrovai nuovamente gli occhi del bianco addosso "cos'ha così tanto da guardare" sussurrai a me stessa, era da tutto il dannato viaggio, venti ore e mezza per l'esattezza, che continuava a infastidirmi o sussurrarmi cose che io ignoravo al 100% o principalmente fissarmi come uno psicopatico, forse nei libri sembrava un qualcosa di stupendo avere un ragazzo del genere ma nella vita reale faceva veramente paura.

Una volta che tutti ci sedemmo e i professori ci avessero chiamati all'appello per l'ennesima volta finalmente il pullman partì.

Ci vollero solamente venti minuti per raggiungere il posto dove saremmo rimasti per circa un mesetto "prima di scendere da qui volevo avvisarvi che in ogni stanza rimarranno solo due persone" iniziò a dire una delle professoresse, guardai mia sorella come per dirle che saremo rimaste insieme ma ciò che le mie orecchie sentirono subito dopo mi fecero impazzire, mossi lentamente la testa verso l'insegnate "scusi?" Chiesi scioccata "ho detto, per quelli in fondo, che in ogni stanza ci staranno un maschio e una femmina per cercare di socializzare durante questa piccola vacanza scolastica" ripeté con fierezza sempre quella insegnate, ritornai a guardare Yun con una faccia indescrivibile "spero che mi mettano con Kook o ci sarà una strage" disse mia sorella ignorandomi del tutto "e le coppie le abbiamo deciso noi, Yun starà con Jungkook" furono i primi ad essere chiamati e vidi mia sorella fare un sospiro di sollievo, l'insegnante continuò con la lista e finalmente disse il mio nome "y/n starà con Hoseok" okay...

Mi sarei buttata dalla finestra o balcone dell'hotel! Lo avrei fatto, col cacchio che sarei rimasta con il ragazzo che più odiavo!

Sentì il suo amico ridacchiare contro Hoseok, perché il cielo mi aveva punita così?

Era perché fumavo? Avrei smesso!

Ma non doveva lasciarmi lì in quella stanza sola con quel cretino!!

Mi alzai e camminai verso la stessa insegnante che aveva fatto i nomi "professoressa" la richiamai facendola girare in mia direzione "dimmi cara" rispose, una volta poggiata con la mano al suo sedile mi girai a guardare quello stupido di Hoseok e vedendolo distratto ritornai a guardare la prof "per favore mi cambi, se io e quel Hoseok finissimo nella stessa stanza, l'hotel finirebbe in fiamme dopo due secondi di convivenza" la implorai ma lei negò immediatamente "non se ne parla, e non vi azzardate a mettere fuoco alla stanza o qualsiasi altra cosa" rispose aggrottando le sopracciglia, continuai a supplicarla con lo sguardo ma fu totalmente inutile "vai a sederti" mi disse per poi ritornare a sghignazzare con gli altri docenti.

Ora sapevo per certo quale sarebbe stata la mia causa di morte e di certo ora come non mai speravo di andare all'aldilà proprio in questo secondo.

Sia io che il bianco ci ritrovammo fermi davanti alla porta della nostra stanza ai piani più alti dell'hotel, le nostre valigie erano ferme dietro di noi mentre ci guardavamo con uno sguardo di sfida, con uno scatto portammo entrambi la mano sulla maniglia della stanza sbloccata ma vedendolo più vicino ad essa mi spostai e lo colpì sul fianco con un mio braccio, cogliendolo di sorpresa perse l'equilibrio e io sfruttai il tempo della sua quasi caduta per aprire la porta e aggrappando la valigia entrai correndo nella immensa stanza e appena mi fermai lo sentì venirmi contro ma proprio sul punto di spingermi anche lui si bloccò con le braccia a mezz'aria guardando l'unico letto in tutta la stanza, sentì il mio corpo tremare, facevano sul serio?

Che razza di pensieri diabolici passavano nella testa dei nostri insegnati?

Sapevano che le stanze avessero solo un cacchio di letto matrimoniale?

Ma la domanda più ovvia, perché ci avevano messi con questa disposizione, maschio e femmina, volevano creare la scuola dei fidanzatini? Dio che schifo!

Ci guardammo per un momento negli occhi e ritornammo a guardare il letto come per dire 'dormire con te? Lì? No, impossibile' la sua valigia cadde creando un rumore assordante, ma nessuno di noi si interessò a raccoglierla "Y/n" mi chiamò, la sua voce era seria, lo era per la prima volta da quando ci eravamo conosciuti in prima superiore "Hoseok" lo richiamai di risposta, la mia voce invece era incerta "noi? Insomma... No vero?" Chiese indicando quel letto, negai lentamente con la testa "assolutamente no" risposi con il suo stesso tono, corsi verso il letto e mi ci sdraiai "dormirai per terra, ci dovresti essere abituato come quando fumi a scuola, dubito che ti sentirai a disagio là giù" gli dissi con un sorriso da stronzetta, lui invece affilò lo sguardo come quando era pronto a rubare la merenda al più sfigato della scuola, insomma eravamo una bella coppia di imbecilli "ti credi spiritosa? Ti ricordo che fumi anche te" si incrociò le mani sotto il petto "si lo so, ma il tuo malessere mentale ti fa pensare il contrario" gli dissi sdraiandomi assumendo la posa a stella sui setosi lenzuoli bianchi, lo sentì abbassarsi per recuperare la sua valigia e la posizionò eretta sul pavimento per poi balbettare parole incomprensibili mentre camminava verso il piccolo frigorifero della stanza, aprì un occhio che avevo chiuso e lo sbirciai mentre prese in mano una bottiglia di acqua e l'aprì camminando in mia direzione, feci finta di non averlo visto e richiusi l'occhio, dopo un solo secondo mi pentì di quella decisione "alzati" ordinò facendomi cadere in faccia l'acqua della bottiglia che aveva preso, mi sedetti sul letto unto di quel cavolo di liquido portandomi le mani sugli occhi per non lasciare delle gocciole tra le ciglia che mi avrebbero dato fastidio mentre avrei ucciso quel pollo "Jung Hoseok" lo richiamai alzandomi dal letto "sei un ragazzo morto" lo minacciai correndogli indietro.