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"Sorellina veramente, c'è solo un letto non puoi dormire per terra, in più Kookie dorme solo con le mutande, sarebbe imbarazzante" disse Yun appena le chiesi se potevo starmene con lei almeno per questa nottata "allora dove posso andare? Non so se hai capito ma si sta..." abbassai la voce "masturbando" dissi in un sussurro guardandomi intorno per vedere se c'erano degli intrusi che ci potessero sentire, ma a quel punto la dannata della mia sorellona decise di mettersi a ridere incurante anche lei come me di pensare agli altri mentre erano nel loro mondo dei sogni "che stronza" dissi aggrottando le sopracciglia "a questo punto avrà già finito" disse asciugandosi una lacrima "fai sul serio Yun? Mi stai dando le spalle?" Chiesi con tono incredulo "tutto passa" mi disse picchiettandomi una spalla "spero che farai degli incubi tremendi sorellona, notte" le dissi con una smorfia "grazie!" Rispose ironica e mi chiuse la porta in faccia.

Per caso i miei genitori non mi avevano raccontato di una maledizione tramandata? Perchè tutta questa sfortuna potrebbe essere giustificata solo da questo.

Sbattei i piedi sul pavimento in modo isterico e dopo aver imprecato decisi di andarmene proprio da questa struttura.

Con passo pesante mi incamminai verso gli altri ascensori dall'altra parte del piano e scesi al piano della hall.


Quando le porte si aprirono continuai a camminare sempre alla stessa maniera ma velocizzata e in un battibaleno mi ritrovai di nuovo in riva al mare, poggiai il cuscino su una sdraio e mi sdraiai sbuffando sonoramente, tanto non c'era nessuno, queste vacanze mi avrebbero mangiato l'anima se sarebbero continuate così.

Alzai lo sguardo e vidi le stelle che circondavano la luna piena, in più il suono delle onde rendevano la situazione poco più piacevole ma la mente mi rimaneva ferma nell'esatto momento in cui quello stupido si voleva togliere i pantaloni della tuta, era pazzo?

Che domande, ovvio, ma perché reagire così ad una cosa, che gli diceva addirittura il suo amico ancora più selvaggio, era da matti.

Mi girai su un lato lamentandomi sul perché questi pezzi di plastica enormi dovevano essere così duri o forse ero io che dovevo portarmi anche un lenzuolo o un telo mare per renderlo più confortevole.

Uno sbuffo strozzato mi uscì dalla gola e ritornai in pancia in su incrociando le braccia sul petto "che tortura" dissi a voce normale, chiusi gli occhi e cercai di addormentarmi sperando in una qualche grazia divina ma sentì qualcosa di davvero soffice solleticarmi le braccia e poi le gambe, aprì gli occhi pensando che fosse della sabbia ma mi stupì di nuovo.

"La smetti di scappare?" Chiese lo stesso ragazzo che era sul punto di tirare fuori il pistolino "se la smetti a fare il gran figo probabilmente lo farei" risposi al vecchio e non caro Hoseok "ne dubito" disse alzando un sopracciglio consapevole "se non vuoi ritornare almeno copriti" disse ritornando ad essere il gemello buono e caritevole "Hoseok, veramente io non ti capisco" gli rivelai per la prima volta in vita mia e ad alta voce "non capisci mai niente" mi disse secco...

Dovevo prenderla come un'offesa?

Mi limitai ad alzare gli occhi al cielo "non capisco come mai dallo stronzo che sei diventi così dolce dal nulla" lo vidi mentre portò una mano sul petto a fare offeso, che simpaticone eh "mi offendi così" "lo vedo e ne vado particolarmente fiera" risposi con un sorrisetto da idiota stampato in faccia mentre mi poggiavo sui gomiti "non sono così male, dovresti conoscermi ormai" disse con una certa luce negli occhi "già" asserì incerta.

No, non lo conoscevo quasi per nulla, insomma sapevo che ci odiavamo perché mandavamo a puttane entrambe le nostre reputazioni sia a scuola che fuori, oppure che cambiava il colore dei capelli con la stessa frequenza delle mutande o che sarebbe anche stato in grado di guidare una moto nei corridoi della scuola passandola anche liscia, ma non avevo mai visto i suoi genitori, non sapevo quali erano i suoi sogni, anche se immaginavo che fossero alquanto selvaggi, non sapevo nemmeno le sue paure, niente di niente!

"Vattene" gli ordinai spintonando il suo lenzuolo sui piedi "solo se ti copri" mi sfidò "mi butto di nuovo in mare se non te ne vai" lo minacciai come sempre, sapevo una cosa però, era così che iniziavano i nostri litigi, sempre se non si erano già notati ovviamente "fallo e ti ricopro anche di sabbia da testa ai piedi" dannato. Mi alzai e lasciai il lenzuolo sullo sdraio "sto andando. Tanto l'acqua può sempre togliere la sabbia" gli feci la linguaccia.

Poco prima di arrivare ad immergere i piedi tolsi le infradito e potei sentire quanto l'acqua fosse fredda, mi sarei presa ogni malattia possibile dopo questa cazzata, l'ennesima per specificare.


Con ancora solo i piedi immersi mi girai a vedere se era già andato ma con un sorrisetto perfido mi fece segno di continuare, però fece un passo falso, si era avvicinato talmente tanto che potevo prendere dell'acqua e tirargliela, lo feci, si esatto, e mi andò male, mi ritrovai immediatamente con il sedere per aria mentre gli tiravo degli schiaffi veramente forti sulla schiena "mettimi giù Hoseok!" Urlai "mi fai solo solletico in questo modo piccola peste" oh Hoseok lo diventerò veramente se non mi metterai giù all'istante "chiamami di nuovo peste e vedi che muori soffocato" lo minacciai rocamente "piccola..." lo picchiai "che hai? Non ho detto peste" lo picchiai di nuovo e lo sentì gemere per le sue risate "l'hai appena fatto idiota" lo sgridai come farebbe una madre.

"Allora lo facciamo un bagno insieme?" Chiese entrando sempre di più nell'acqua, finché mi avrebbe bagnato solo il corpo andava bene, ma se il liquido salato avesse toccato anche solo la punta dei miei capelli mi sarei immersa insieme a lui per ucciderlo "voi due! Se vi becco vi espello!" Ci girammo entrambi mentre la nostra insegnante si fece spazio nell'acqua per raggiungerci, lì Hoseok mi lasciò andare e mi guardò "dobbiamo scappare" mi sussurrò e io annuì "ora" continuai e iniziammo a scappare tra una mezza nuotata e una corsa in acqua riuscendo ad uscirne fino a toccare la sabbia, mi abbassai e presi le ciabatte "il telefono e il resto!" Esclamai ormai al mio socio di fuga "subito" disse raccogliendo il telefono mettendoselo nella tasca bagnata ma non me curai, dovevo solo pararmi il culo in questo momento e stessa cosa valeva per lui.

"Prendilo!" disse lanciandomi il mio cuscino, lo presi al volo e tornammo a correre per la nostra vita "qui! Qui!" Esclamò tirandomi per un braccio per portarmi in una delle entrate dell'hotel "se ci va di culo potremmo avere un ascensore a disposizione, se no si va di scale" disse stringendo la presa "mi va bene ma riusciresti a non staccarmi il braccio? Ho bisogno di prendere la carta per aprire la porta della stanza" gli dissi e lui me la lasciò "pensaci dopo alla chiave, entra dai!" E il mondo ci diede un minimo di fortuna "teppistelli!" Urlò l'insegnante che non riuscivo a identificare per l'adrenalina e le risate che io e Hoseok stavamo avendo.

Appena le porte si chiusero tirammo un sospiro di sollievo e cercai a frugare sotto il cuscino proprio dove avevo lasciato la carta magnetica e la trovai "bella idea quella" lo guardai fiera "ovvio" risposi sorridendogli divertita e lui parve accorgersi del mio atto sincero e ricambiò come da gemello gentile.

Hoseok Hoseok... certe volte eri anche più bipolare di una ragazza in pieni ormoni e ciclata. 

Spring Day ~Jung Hoseok~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora