L'elfo scese dalle scale di gran carriera trascinandosi dietro un paio di tomi pesantissimi mente già ne stava sfogliando uno quasi cadendo per le scale.
Si avvicinò a noi per poi fare cadere i libri sul tavolino facendolo tremare sotto il loro peso.
«Ezarel!»
Luna gridò dall'altra parte della stanza sentendo quel rumore forte d'improvviso che le aveva dato fastidio.
«Scusa tesoro...» rispose poco convinto mentre era assorto in altro.
Sfogliò i grandi libri passando da volumi di erboristica a volumi di incantesimi alchemici. Continuava a girare pagine senza prestare attenzione a noi e alle nostre domande.
«Eccolo qua!» esclamò puntando poi qualche pagina diversa.
Provai a guardare cosa ci avesse indicato ma erano semplici incantesimi.
«Che cosa sono questi?»
«Come che cosa sono?! La tua soluzione!»
Rispose a Leiftan in modo secco picchiettando le pagine.
Ezarel si sedette di nuovo comodamente sul divano iniziando a spiegare dall'inizio ciò che succedeva. Partì proprio dal principio per me.
L'incantesimo che Leiftan aveva lanciato per salvare la vita di Erika anni prima era ormai fatto. Salvandola aveva appunto instaurato questo particolare legame tra i due e per nessuna ragione poteva essere spezzato.
Sfortunatamente le pagine strappate non contenevano le informazioni che cercavamo ma solo delle avvertenze su quello che sarebbe successo in seguito. E quindi il viaggio era stato tutto inutile, circa...
Non era possibile spezzare il legame ma solo "inibirlo".
«Non si può sciogliere ciò che è stato fatto, va oltre le nostre capacità, però c'è una possibilità di non sentire più questa connessione. A tutti gli effetti sarete ancora legati quindi se entrambi vorrete, e con qualche trucco, potrete ancora sentire questo legame altrimenti sarete due semplici persone distinte.»
Ezarel picchiettò ancora quelle pagine mostrando gli incantesimi per poi rimanere in silenzio.
Aspettava una nostra risposta a quella soluzione a metà che però era l'unica possibile.
«E cosa dovrei fare?» disse semplicemente Leiftan guardando l'elfo.
«Un paio di pozioni e un altro paio di cose.»
«Vale a dire?»
Ezarel si alzò avvicinandosi a Leiftan. Gli sussurrò qualcosa all'orecchio e l'aengel passò da un'espressione composta a un rossore diffuso.
«Cosa?!»
«Io ti ho solo riferito quello che c'è scritto sul libro.»
Leiftan poggiò i suoi gomiti alle gambe osservandomi dietro le mani incrociate davanti al volto. Il rossore appena percepibile sulla punta delle sue orecchie.
«Va bene.»
«Domani inizieremo a preparare tutto, riposate per ora.»
E così dicendo Ezarel si mise a tavola tranquillo senza aggiungere altro.
Leiftan dal canto suo rimase in silenzio non dicendo più nulla.
Cosa gli aveva detto l'elfo? Perché quella strana espressione mentre Ezarel gli parlava?
Ma anche quando ci ritirammo in camera Leiftan non disse una parola volendo spiegarmi tutto il giorno successivo.
Lo guardai male prima di mettermi a dormire girandomi dall'altra parte.
STAI LEGGENDO
Piume bianche - New Era
FantasyTerzo e ultimo capitolo della saga "Piume bianche". Il sacrificio bianco ha salvato l'intera Eldarya da una fine certa e sarebbe dovuto essere un momento gioioso ma non lo è stato per Alyhane. Quel giorno ha perso una persona amata, il quel giorno h...