Capitolo 27 - Un particolare favore

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In un secondo il dolore al braccio si diffuse come una ragnatela, bruciava e mi sembrava mi stessero squarciando la carne. Non mollai la presa sul collo del lupo continuando a stringerlo il più forte possibile ma più lo facevo e più mi faceva male.

Ellien si precipitò a tutta velocità verso le mura cercando di non farmi cadere. Fece un grande salto e atterrò oltre il vialetto dove incontrammo il drago che stava correndo nella nostra direzione.

La lupa si fermò di colpo e sbilanciata caddi a terra.

Si ritrasformò immediatamente, il suo corpo ancora avvolto da un po' di peluria rossastra mentre con poche semplici parole spiegava a Lance l'accaduto.

Senza pensarci tanto su, il drago mi raccolse da terra come una bambina e mi portò al sicuro dentro le mura, la lupa che ci seguiva a poca distanza dopo che si era coperta con un mantello rubato da Lance.

In pochi minuti un discreto numero di persone si riunirono davanti al cancello compresa Huang Chu che aveva preso il comando dopo che la sorella era partita la mattina per un viaggio.

Dalla folla spuntò anche Ewelein. L'infermiera si diresse immediatamente verso di me prendendo in mano il braccio. Le bastò toccarlo perché fitte di dolore si diffusero ovunque.

«Aia!» infastidita mi ribellai abbassando le orecchie arrabbiata.

«Stai ferma, non ho mai visto una ferita del genere, dobbiamo curarla il prima possibile.»

Ellien mi aiutò ad alzarmi da terra, dove mi ero seduta poco prima, e mi accompagnò in infermeria.

Qualsiasi cosa fosse quell'arma faceva davvero molto male. Non mi lamentavo, o almeno ci provavo ma il dolore era veramente tanto. Capendolo Ewelein mi diede subito un anestetico e qualche secondo dopo iniziai a sentire la testa leggera e mi addormentai sul lettino morbido.


Un paio di ore dopo mi svegliai un po' intontita. Charlie era al mio fianco addormentato su una sedia, le due lunghe orecchie dorate abbandonate sulle sue spalle mentre russava leggermente.

Mi alzai dal lettino notando di essere in una delle stanze singole sul fondo dell'infermeria.

«Charlie?»

Scossi appena il brownie che si svegliò subito assalendomi come fossi una moribonda. Si era preso un bello spavento e dovevo ammettere anche io.

Cos'era successo? Era capitato tutto così velocemente che non ero neanche riuscita a capire cosa ci facessero degli umani qui a Eldarya.

Tutto questo però non presagiva nulla di buono...

Ewelein era stata impeccabile nel suo lavoro. La ferita non mi faceva più male e dopo qualche punto e una fasciatura bella stretta ero libera di andare.

Ovviamente il consiglio non mi lasciò fuggire e insieme a Ellien venimmo richiamate per fare rapporto. Ma più che raccontare l'accaduto non potevamo fare altro.

Solo dopo che ci lasciarono libere ebbi un po' di tempo per poter parlare con la lupa.

Scoprii che dopo il mio trasferimento in infermeria, Erika accompagnata dai ragazzi e Huang Chu e Koori erano andati nuovamente nella foresta riuscendo a respingere gli umani.

Purtroppo la truppa di pattuglia che si aggirava vicino al cerchio di funghi non ce l'aveva fatta, solo io e Ellien ci eravamo salvate. Per pura fortuna aggiungerei.

«E quindi? Ora che succede?»

Il volto della lupa di fece scuro, aveva sicuramente già parlato con Lance e scoperto qualcosa.

«Si vedrà...»

Quella frase in sospeso però confermava i miei dubbi. C'era qualcosa che non andava ma nessuno oltre al consiglio ne sapeva qualcosa di più.

Ero preoccupata, specialmente per Sarah, qualsiasi cosa fosse successa l'avrei protetta sempre.

Dopo la comparsa degli umani nel Quartier Generale vigeva un'aria molto tesa. Tutto si svolgeva come niente fosse ma bastava guardare nell'angolo degli occhi per notare la paura. Nessuno diceva nulla...

Però dopo poco qualcosa si mosse.

Huang Chu sembrava preparasi per qualcosa di grosso e dopo avermi chiesto aiuto a reperire svariati ingredienti dal mio negozio, si rinchiuse nel suo laboratorio.

I capi delle Guardie erano occupati sempre in qualcosa di segreto e non riuscii a vedere Leiftan molto. Spesso lo trovavo al ciliegio centenario in compagnia di Erika e Koori per qualche meditazione guidata.

Ero felice che tra i due aengel non ci fosse più quel legame così forte ma ero comunque gelosa di Erika perché io non potevo aiutarlo in nessun modo. Mi grattai la base del collo dove ancora svettava la piccola runa e andai a fare quello che potevo.

Solo dopo una settimana scoprii, sempre grazie ad Ellien che mi teneva informata di nascosto, cosa stavano progettando.

Huang Chu e Koori erano riuscite ad aprire un portale sfruttando le debolezze dei confini dei due mondi. Una fenditura per la Terra si sarebbe aperta al cerchio di funghi e una squadra scelta l'avrebbe attraversata.

Potevo capire Erika e Mathieu, loro erano umani e conoscevano la Terra, ma perché mandare anche Huang Chu, Nevra e Lance? E oltre tutto anche Leiftan?! Perché?

Non sarei mai riuscita a fermarlo, aveva preso già la sua decisione e anche a parlarci non era cambiato nulla.

Ma nuovamente una strana sensazione si impadronì di me non appena venni a conoscenza di questa missione.

Ricordai che la prima volta era stato esattamente durante il ritorno di Leiftan, ma ora perché?

Al calare della notte mi aggirai nel corridoio dei dormitori fermandomi esattamente davanti a una porta conosciuta. Il piccolo fregio di un paio di ali squamose sopra la porta già ne indicava il proprietario.

Bussai un paio di volte e dopo poco sentii qualcuno arrivare ad aprire.

Lance aprì la porta e dopo avermi visto la sua espressione si fece distante.

«Cosa posso fare per te?»

Tra noi c'era sempre stato quello strato di gelo anche se il drago aveva tentato qualche volta di ricucire il nostro rapporto ma ero sempre stata io a volerlo tenere alla larga. Ma ora, ora dovevo ammettere che era l'unica persona con cui potevo parlare.

«Volevo chiederti un favore.»

«Mi hai evitato fino a questo pomeriggio e ora mi chiedi un favore?» Lance si poggiò al lato della porta incrociando le braccia al petto sempre con quell'espressione di ghiaccio.

«Mi dispiace.»

Aveva ragione su tutto, ero forse l'ultima persona che gli poteva chiedere una cosa del genere ma dovevo farlo.

«Per favore, proteggi Leiftan. So bene che sono l'ultima a doverti chiedere qualcosa e per inciso non ti ho ancora perdonato, ma sei l'unico in grado di fare una cosa del genere.»

«Verrà anche Nevra con noi, perché non sei andata da lui?»

«Perché ti ho visto combattere, so bene di cosa sei capace. Ti prego...»

Il drago rimase un attimo in silenzio osservandomi con occhi freddi per poi annuire leggermente.

Piume bianche - New EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora