8 - I'ts Enough

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Mentre mi preparavo per la serata, misi un altro paio di foto sul mio profilo, dovevo allenarmi se volevo veramente considerare il lavoro, mi avrebbero messo alla prova e se non mi impegnavo come modella, saltava anche il lavoro con il marketing, Julien era stato chiaro...

Bloccai tutti i contatti privati degli uomini a cui mandavo foto, non mi servivano più, d'ora in avanti avrebbero dovuto pagare per averle.

Mi stavo convincendo senza aver ancora deciso, ma c'era un tassello importante ancora che mi teneva qui...scrissi a mio fratello Eric di raggiungerci perché gli dovevo parlare, non avevo molte speranze che venisse, infatti visualizzò ma non rispose.

...

Arrivammo al locale che già pullulava di gente ed entrammo a prendere da bere. «Amica mia, questa esperienza sarà fantastica e adoro condividerla con te, avremo soldi a palate, ragazzi a palate...» Erin continuò a tergiversare tra un sorso e l'altro per un'ora per cercare di convincermi in tutti i modi possibili.

Quando si allontanò per andare a prendere di nuovo da bere, controllai il telefono, zero messaggi...zero possibilità di salutare mio fratello prima di probabilmente lasciare l'Italia.

«Margaret...»


Mi voltai, avrei riconosciuto quella voce ovunque...

«Eric...» Dissi con voce tremolante.

Non era cambiato molto, era sempre il mio fratellone maggiore, aveva i capelli più corti e molti più muscoli rispetto all'ultima volta, ma gli occhi erano sempre gli stessi, cristallini come i miei.

«Grazie mille di essere venuto, vieni siediti pure.»

Mi raggiunse e si sedette di fronte a me, ero molto nervosa: ogni volta che dovevo dirgli qualcosa, mi sentivo sempre come quando avevamo 12 anni e facevo qualche marachella: lui mi faceva sempre confessare.

«Sei diversa, Maggie sembri più grande» disse dolcemente; solo lui mi chiamava così, in tutto il mondo, quel soprannome affettuoso mi scaldò il cuore e mi fece sentire al sicuro.

«Dunque, da dove comincio...non lavoro più alla Grayson, mi hanno licenziata, si è colpa mia, ma mi trattavano come una sguattera invece che una socia paritaria, ti racconterò tutto con calma, se vorrai, ma non sapendo bene in che rapporti siamo, vado dritta al punto.»

Dopo la prima bomba vidi negli occhi di mio fratello rabbia e delusione, lui sapeva quanto ci tenesse nostro padre a farmi lavorare in quella ditta e quanto sangue aveva sputato per essa negli anni.

«Mi hanno fatto una proposta di lavoro, a Los Angeles, è la stessa posizione che avevo alla Grayson ma poserò per loro per qualche scatto "particolare" ...»


Mi guardò negli occhi e un lampo li attraversò, era paura?

Ci fu una pausa di silenzio, poi mi chiese: «quindi cosa cambia dal tuo vecchio lavoro?»

Non riuscì a capire se era arrabbiato o meno...

«Innanzitutto, non sarò più trattata come una merda e avrò un lavoro alla pari, con qualche soldo extra per gli scatti, ci sarà anche Erin che lavorerà come designer» dissi con gli occhi che brillavano.

Mi resi conto che l'unico motivo per il quale avevo temporeggiato era che avrei tanto voluto l'approvazione di mio fratello, avevo 24 anni e mio fratello 30 ma mi sentivo ancora di dover rendere conto a lui.

«Davvero Maggie? Soldi e amici, invece che il sogno di papà che voleva per te buttato nel cesso? Sono sicuro che se andassi da Grayson a parlare ti riassumerebbe in un secondo; sembri più grande fisicamente ma vedo che sei ancora la ragazzina di prima...»

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