Capitolo XXVII

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Renzo avendo problemi gravi di dislessia e di disgrafía, chiede a una persona fidata di scrivere l'e-mail indirizzata a fra Cristoforo, il quale si truccava al convento di Pescarenico. Il ragazzo non vedendo risposta all'email, ne scrive un'altra che manda a suo cugino di Lecco. Questa volta però arriva la risposta di Maria con il suo bonifico e la storia del voto di Lucia. Nell'udito tutte le peripezie fatta dalla sua futura moglie Renzi iniziò a infuriarsi, all'udito del voto Renzi si infuriò ancora di più e promise a se stesso che non avrebbe trovato pace finché il voto non sarà riscritto. Lucia intanto era più che felice che il suo amato era sano e salvo ma cercava di non pensarlo il più possibile anche se egli si infiltrava nei suoi pensieri, intanto donna Prassede cercava in tutti i modi di togliere Renzo dalla mente di Lucia. Ella non poteva fare a meno di difenderlo dichiarando che il suo era solo puro amore, ma questo per donna Prassede era una prova schiacciante che la ragazza era ancora troppo attaccata a suo marito e spesso per questo motivo finiva col far piangere Lucia. Per fortuna la donna più anziana non doveva prendersi cura solo di Lucia poiché aveva pure cinque figlie, tre monache e due sposate. C'era poi don Ferrante, il marito, egli era un'uomo che amava studiarr r non prendeva mai una vera e propria decisione in casa lasciando tutto alla moglie. L'uomo passava le sue giornate nella grande biblioteca che era ricca di libri sulla scienza, sull'astronomia e la politica.

PROMESSI SPOSI || anni 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora