We ain't got much

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Skye era rimasta sorpresa quando quel giorno Niall era andata a prenderla in università per l'ora di pranzo. L'aveva trovato davanti all'ingresso principale, appoggiato ad un muretto, indossava un paio di jeans stretti una maglietta rossa e un giacchetto di jeans con le maniche di pelle nera, ai piedi un paio di scarpe alte bianche. Avevano deciso di andare a pranzo in un ristorante giapponese poco lontano dall'università, cosa che aveva stupito Skye, Niall odiava il giapponese. Erano seduti ad un tavolo da due, uno davanti all'altro, Niall stava cercando di mangiare la sua frittura di pesce con le bacchette, rinunciandoci dopo pochi secondi e optando per la forchetta, che si era fatto portare da una delle cameriere. Skye stava mangiando il suo sushi come se fosse un'esperta delle bacchette. 

- Giorno libero oggi? - chiese sorridendo a Niall. 

- Si, ultimamente quei bambini mi stanno stremando. - bevve un sorso della sua acqua, sorridendole. - Com'è andata a lezione? - 

- Una noia mortale, le lezioni del martedì sono quelle più unitili, ma ho la frequenza obbligatoria quindi devo andare anche se rischio di addormentarmi. - si pulì la bocca con il tovagliolo rosso. - Per fortuna tra poco ci sono le vacanze, anche se sono già stressata per gli esami. - inghiottì il boccone che aveva in bocca e sorrise, appoggiando le bacchette al piatto. - Tu, deciso quanto tornare in Irlanda? - 

- Si, penso che andrò fra due settimane. Sarà il compleanno di mia nonna e so che le farebbe piacere avermi a casa. -
- Oh ma che dolce che sei. - rise guardandolo arrossire. - Stasera ci sei? - chiese poi guardandolo, riprendendo a mangiare. 

- Si, che avete in programma? - 

- Festa ad una confraternita all'università di Louis e Liam, non credo ci sia un tema, da quel che ho capito è semplicemente una scusa per fare baldoria ... - aveva sentito Zayn quella mattina, prima di entrare a lezione, il ragazzo era, a sua volta, appena arrivato in università, con tanta voglia di andare a lezione tanta quanto lei. Le aveva detto della festa, facendole capire che ci sarebbero andati insieme. Louis poi le aveva mandato un messaggio, chiedendole se si univa a loro o no. Le sembrò strano che nessuno avesse avvertito Niall. - Pensavo Harry te l'avesse detto. -
- Harry è troppo preso dalla tua coinquilina per dirmi le cose, a cose normali si dimentica di tutto figurati ora che è innamorato. - rise Niall, Skye sorrise non potendogli dare che ragione. - Quei due sono da diabete, ieri sera credo abbiano procreato sul nostro divano. - fece una faccia schifata. - Non si erano nemmeno accorti che fossi lì. - 

- E cosa stavi facendo scusa, stavi guardando? - chiese ridendo. - Per i film porno c'è internet Horan. - 

- No, sono entrato in salotto e me li sono ritrovati lì, erano avvinghiati come due polpi, ci ho messo qualche secondo per collegare e quando ho capito cosa stavano facendo gli ho lanciato un cuscino. - 

- Gli hai lanciato un cuscino? - chiese lei ridendo. 

- Beh è la prima cosa che ho trovato. - si strinse nelle spalle, sorridendo. - E non volevo che lo facessero sul divano, insomma è l'accordo che abbiamo con Harry, niente Sesso nelle zone comuni. - 

- Per zone comuni vale anche il bagno? - 

- Si .... - 

- Beh allora hai infranto l'accordo. - sorrise guardandolo, vedendo l'espressione del ragazzo cambiare quando capì cosa stava dicendo lei. 

- Quella volta non conta, eravamo ubriachi. - cercò di difendersi. Skye rise guardandolo, contenta di essere con lui, le era mancato e fu felice di vedere che il loro rapporto sembrava non essere cambiato, Niall sembrava non essere freddo come si era dimostrato nei giorni precedenti. - Andiamo insieme stasera? - chiese Niall sorridendole. 

Skye, lo guardò, pensando qualche secondo a come rispondergli. Zayn le aveva detto che l'avrebbe portata a cena fuori prima di andare alla festa, e Skye ne era contenta, indecisa se considerarlo un appuntamento o no. Si morse un labbro guardando il ragazzo. - Mi ... mi spiace, sono con Zayn a cena, penso che poi verremmo direttamente alla festa. - vide l'espressione di Niall cambiare, e qualcosa dentro di lei si spezzò nel vedere lo sguardo deluso del ragazzo. 

- Tranquilla nessun problema. - sorrise bevendo un sorso d'acqua.


- Quindi uscite a cena? - chiese Ebony guardandola. Era seduta sul letto in camera di Skye, indosso un paio di leggins neri e una camicia a quadri rubata a Harry, mentre Skye era in piedi davanti allo specchio intenta a sistemarsi il trucco. Aveva optato per un look semplice, un paio di jeans, una canottiera bianca e la sua giacca di pelle rossa preferita, ai piedi un paio delle tante scarpe con il tacco. 

- Si, ma non so se possiamo considerarlo un appuntamento. - 

- Vorresti che lo fosse? - chiese Ebony giocando con una ciocca di capelli. 

- Si, ovviamente. - Skye, si voltò verso l'amica sorridendo. - Come sto? - 

- Benissimo come sempre. - si alzò, stiracchiandosi. -Ci vediamo là quindi? - chiese quando sentì il campanello suonare. 

- Si ci troviamo là, scrivimi o chiamami quando arrivate. -Skye sorrise, afferrando la borsa e avviandosi verso al porta. Aprì la porta, e sorrise trovando Zayn appoggiato al muro che le sorrideva, indossava un paio di pantaloni chiari, una maglietta nera, e la solita giacca di pelle nera. 

- Buonasera. - 

- Buonasera! - la ragazza, lo guardò, cercando di catturarne ogni dettaglio. Zayn le si avvicinò, sfiorandole le labbra con le proprie, e poi intrecciando la sua mano con quella della ragazza si avviarono verso l'uscita. - Dove mi porti? - chiese curiosa. 

- C'è un ottimo ristorante vicino all'università dove si tiene la festa, ci si mangia bene. - 
- Mi fido di te. - Zayn aveva parcheggiato davanti a casa della ragazza e, una volta che entrambi furono saliti in macchina, mise in moto e accendendo la radio, la musica bassa giusto per fare compagnia, parlarono del più e del meno durante tutto il viaggio. Zayn le raccontò della sua noiosissima giornata in università, e lei gli racconto della sua e del pranzo con Niall, cosa che lasciò leggermente stupito il ragazzo. Non avevano mai parlato seriamente, e non avevano mai deciso di essere esclusivi o no, ma dovette ammettere che il fatto di scoprire che lei era andata a pranzo con quello che lui sapeva essere stato l'amico di letto della ragazza, gli diede fastidio, e poi si trovò a chiedersi se fosse una storia passata o se Skye continuasse comunque a vedere anche l'altro ragazzo. Accantonò il pensiero in un angolo della mente, con l'intento di godersi la serata. 

Arrivarono al ristorante circa quindici minuti dopo, la cameriera, una ragazza minuta con un caschetto castano, li accompagnò ad un tavolo appartato. Cenarono godendosi la compagnia l'uno dell'altro, Zayn trovava sempre una scusa per toccarla, e Skye si sentiva completamente a suo agio con il ragazzo. 

Verso le undici, dopo che Zayn ebbe insistito per pagare il conto, si alzarono, uscendo dal ristorante e dirigendosi nuovamente verso la macchina di lui. Ebony le aveva mandato un messaggio qualche minuto prima, dicendole che erano quasi alla festa. 

Arrivarono alla casa della confraternita poco dopo, Zayn trovò parcheggiò in una strada parallela rispetto a quella dove si trovava la casa, e intrecciando la sua mano con quella della ragazza si avviarono verso l'ingresso. La casa era già gremita di gente, la musica pompava dalle casse, posizionate in un angolo del salotto, dove un ragazzo era impegnato a fingersi un DJ. Entrando Skye, riconobbe qualche faccia, persone conosciute a feste precedenti, o tramite Louis. Era la tipica festa da confraternita, c'erano ragazzi già ubriachi, ragazze più nude che vestite, gente che ballava su tavoli, e gente impegnata a pomiciare sul divano, sulle scale e nei posti più impensabili. Skye strinse leggermente la mano di Zayn, e quando il ragazzo si voltò verso di lei, Skye gli indicò i ragazzi in cucina.

Erano seduti su dei divanetti nella piccola loggia nel giardino posteriore della casa, era una zona relativamente tranquilla e a parte qualche altra coppia, c'erano praticamente solo loro. Harry era seduto accanto a Louis, con Ebony seduta in collo, Skye era strizzata su un altro divano, fra Liam e Zayn mentre Niall andava e veniva sempre con una lattina di birra tra le mani. Skye aveva provato a parlarci in più di un'occasione ma Niall sembrava essere ridiventato il ragazzo freddo delle ultime settimane e per quanto lei cercasse di fare finta di niente, quella situazione la stava uccidendo. Ebony si alzò, intrecciando la mano con quella di Harry e sparendo nella folla all'interno della casa. 

- Vado a prendere qualcosa da bere, torno subito. - Skye sorrise a Zayn e sparì dalla vista del ragazzo prima che avesse il tempo di risponderle. Entrò nella cucina, ancora gremita di persone e cercò Niall, trovandolo appoggiato al bancone, una lattina di birra in mano e una ragazza mora che gli si strusciava addosso. Skye si avvicinò sicura di se, voleva parlare con il ragazzo e capire cosa ci fosse che non andava. 

- Ni, posso parlarti? - 

- Sono un po' impegnato al momento. - bevve un sorso di birra, guardando per qualche secondo la ragazza mora che lo usava come palo da lap dance. 

- Per favore. - 

Niall alzò lo sguardo sul volto dell'amica e alzando gli occhi al cielo la seguì nel giardino della casa, l'unico posto un po' più tranquillo.
- Che c'è? - chiese nervosamente. 

- Mi spieghi che diavolo ti sta prendendo ultimamente? - chiese senza girarci troppo intorno.
- Non so a cosa ti riferisci. -
- Oh andiamo, oggi a pranzo eri tutto felice e amichevole e poi improvvisamente a mala pena mi saluti, e non è la prima volta che succede nelle ultime due settimane, cosa diavolo sta succedendo? - 

Niall la guardò, chiedendosi se facesse finta di niente o se davvero non capiva. 

- Cosa sta succedendo a me? - chiese alzando le braccia al cielo. - Tu a mala pena ti fai sentire ultimamente. - cercò di trattenersi, non voleva dirle tutto quello che davvero pensava, ne sarebbe andato della loro amicizia. Erano entrambi alticci e sapeva bene che a volte l'alcool faceva dire cose che non si pensava seriamente. - Da quando hai conosciuto quello ... - indicò la casa. - A mala pena ti ricordi che esisto, e non parlo del sesso, certo la cosa mi ha dato fastidio, ma non posso certo dirti niente, non abbiamo mai avuto una storia non ho nessun diritto di dirti chi frequentare e chi no ... - i suoi propositi erano andati a farsi benedire e aveva aperto i rubinetti lasciando che le parole gli uscissero da sole. - Ma parlo del fatto che fai la civetta, avete sempre le mani uno addosso all'altro, e non sei mai a casa, quando chiedo a Ebony dove sei, la risposta è sempre la stessa, "E' da Zayn" ... e sai una cosa, io mi sono stancato di essere sempre lì per te quando qualcuno ti spezza il cuore, sono stanco di essere la tua spalla su cui piangere ... - era vero, c'era sempre per lei e cominciava ad essere stanco. -Quindi scusami se mi comporto in modo strano, scusami se non ti riconosco più, e scusami se non voglio far parte di questo schifo di situazione, vuoi scoparti uno che conosci da due settimane? Fai pure ... la vita è tua, ma non venire a piangere da me, quando anche questo ragazzo ti spezzerà il cuore. - la guardò, Skye, ferma davanti a lui era rimasta senza parole, non si aspettava niente di tutto ciò e le fece male sapere cosa il ragazzo pensasse davvero. Voleva ribattere, ma cercando di trattenere le lacrime, lo guardò un'ultima volta e entrò in casa, fermandosi cercando di riprendere fiato. Niall, invece nervoso, arrabbiato con se stesso e con la ragazza, decise di andarsene, non aveva voglia di rimanere lì. 
Skye si guardò intorno, fermando un ragazzo che teneva in mano un vassoio con degli shot e prendendone due, li bevve in pochi secondi, prendendone poi altri due e facendo la stessa cosa. Il ragazzo la guardò ad occhi sgranati, guardandola mentre ne prendeva un terzo giro, chiedendosi cosa stesse cercando di dimenticare.

- Qualcuno ha visto Skye? - Zayn si guardò intorno, era andato a cercare Skye dopo circa un quarto d'ora che se ne era andata, e non trovandola da nessuna parta aveva dato per scontato che fosse con Ebony e Harry, quando aveva scoperto, però, che i ragazzi se ne erano andati una ventina di minuti prima, una strana sensazione lo invase. Mezz'ora dopo, quando aveva trovato Louis e Liam, nel giardino della casa, intenti a fumarsi una sigaretta, e nessuna traccia di Skye aveva sentito il panico invadergli lo stomaco. 

- No, pensavamo fosse con te. - Louis lo guardò, espirando uno sbuffo di fumo. 

- No, non la vedo da mezz'ora ... e comincio a preoccuparmi, insomma sappiamo cosa succede a queste feste. - 

- Hai cercato al piano di sotto? - Liam chiese guardandolo. 

- Si, e non c'è. - 

- Possiamo salire al piano di sopra, magari è in fila per andare in bagno, sai com'è a
queste feste. -
- Si, magari è solo in fila per il bagno. - rientrò in casa seguito da Louis, che cominciava ad essere preoccupato a sua volta. Salirono le scale, cercando di evitare le persone che sembravano averle prese per una camera da letto. Conoscevano abbastanza bene la casa, tanto da sapere che il bagno era la seconda porta sulla destra. Era chiusa, con cinque o sei ragazzi in coda ad aspettare. 

- Dio questa è lì dentro da una vita. - si lamentò un ragazzo. 

- Ehi, è per caso una ragazza? - chiese Zayn, improvvisamente serio. 

- Si! - rispose con l'aria persa. 

- E' per caso bionda, indosso un paio di jeans e una canottiera bianca? - 

- Si, un bel davanzale ed estremamente sexy, me la farei volentieri. - 

- Ehi, idiota è la mia ragazza. - Zayn si morse la lingua pochi secondi dopo, rendendosi conto di cosa avesse appena detto, ma decise di fregarsene cominciado a bussare. - Skye, va tutto bene? - guardò Louis, che aveva l'aria preoccupata tanto quanto lui. - Skye, apri la porta. - Zayn avvicinò l'orecchio alla porta, sentendo dei colpi di tosse e poi un rumore sordo come se qualcosa o qualcuno fosse appena caduto a terra. Si girò verso Louis, lo sguardo preoccupato. 

- E' chiusa a chiave? - chiese guardandolo. Zayn annuì. - Spostati. - fregandosene delle conseguenze, Louis fece qualche passo indietro e poi tirò una spallata alla porta, non fece molto, ma quando ci riprovò la porta cedette sotto il suo peso. Zayn lo seguì, guardandosi intorno nel piccolo bagno, vedendo Skye accasciata in un angolo accanto alla vasca da bagno. 

- Skye! - si precipitò su di lei, prendendola in collo, era svenuta e tirò un sospiro di sollievo quando appurò che respirava. 

- Ehi tu ... - Louis si girò verso il ragazzo che fuori dalla porta li guardava ad occhi sgranati. - Hai visto se aveva lei questa lattina di birra? O se era già qua? - 

Il ragazzo, confuso cercò di fare mente locale. - Ce l'aveva in mano, sono sicuro, era abbastanza allegra e ne ha rovesciata un po' addosso al ragazzo che è uscito prima che lei entrasse. - 

- Zayn è Birra, non dovrebbe berla per via della sua celiachia. - Louis era improvvisamente preoccupato. 

- Ragazzi l'avete ... - Liam si affacciò alla porta del bagno. - Oh cazzo. - 

- Liam, va a prendere la macchina, dobbiamo portarla in ospedale. - Louis parlò velocemente e Liam annuì, precipitandosi giù per le scale. 

- Cosa facciamo Louis? - Zayn continuava ad accarezzare la fronte della ragazza, spostandole i capelli dalla fronte imperlata di sudore. 

- Prendila in collo, la portiamo in ospedale, ce n'è uno a circa dieci minuti da qua! - Zayn fece come gli aveva detto il ragazzo, si alzò tenendo in collo Skye, e seguì Louis in strada, dove Liam aveva appena accostato davanti alla casa. Salirono in macchina, Louis al posto del passeggero, Zayn con Skye sul sedile posteriore, Liam partì che ancora Louis non aveva chiuso la portiera.

- Cosa è successo? - Ebony arrivò correndo per il corridoio dell'ospedale. Quando Louis l'aveva chiamata dicendole che erano all'ospedale e che si trattava di Skye, aveva svegliato Harry e si erano catapultati in ospedale. 

- Non lo sappiamo, l'abbiamo trovata svenuta in bagno ... - Louis abbracciò la cugina, salutando con un cenno della testa Harry. 

- Quando ce ne siamo andati era con voi che è successo? - chiese Harry guardando anche Liam e Zayn, entrambi seduti sulle poltrone di plastica dura nella sala d'attesa.
- E' sparita, dicendo che sarebbe tornata subito, ma quando mezz'ora dopo non era ancora tornata siamo andata a cercarla e l'abbiamo trovata. - Zayn aveva la voce stanca, e lo sguardo preoccupato, era nel panico e riusciva a pensare solo al peggio. 

- Dov'è Niall? - chiese Ebony guardandosi intorno. 

- Ho provato a chiamarlo, ma non rispondeva così gli ho mandato un messaggio, ma sembra essere sparito nel niente. -
- Vado a chiamarlo. - Harry, prese il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e uscì dall'ospedale. 

- La stanno visitando? -
- Siamo arrivati al pronto soccorso e l'hanno portata via subito, non ho idea di come stia o che cosa sia successo.- Louis, si passò una mano tra i capelli, improvvisamente stanco. 

- Oh mio dio. - Ebony si lasciò scivolare a sedere accanto a Liam, che le sorrise leggermente, posandole una mano su un ginocchio. 

- Andrà tutto bene vedrai! - ma nemmeno alle sue orecchie sembrava credibile, e Liam sperò solo che fosse vero.

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