Right here and now

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Si svegliò in un letto non suo e leggermente delusa di trovarlo vuoto. Si tirò a sedere, gli occhi ancora semichiusi, che cercavano di abituarsi alla luce che filtrava dalla finestra sopra la testata del letto. Skye si guardò intorno, coprendosi con il lenzuolo il seno nudo, ricordandosi improvvisamente di non indossare niente. Guardò il pavimento, i vestiti che entrambi indossavano la sera prima erano sparsi un po' ovunque, e strizzando leggermente gli occhi, cercò di individuare almeno le sue mutandine e il reggiseno. Si alzò, trovandole quasi infilate sotto il letto, e infilandosele con un movimento fluido. Si fermò quando dalla porta accostata, sentì delle voci. Decise così di infilarsi velocemente la maglietta che Zayn indossava la sera prima, e di andare in cucina. La sera prima, Zayn le aveva fatto fare un piccolo giro turistico della casa. Era un appartamento molto simile a quello dove viveva lei. Aveva una cucina, un soggiorno e sala da pranzo, le due camere dei ragazzi erano una di fronte all'altra e un bagno, più una terrazza al quanto grande. Uscì dalla camera guardandosi intorno, i piedi a contatto con il pavimento freddo, e quando capì che la voce di Zayn proveniva dalla cucina, si diresse in quella direzione. 
Zayn dava le spalle alla porta della cucina, indosso solo un paio di boxer grigi, i capelli erano spettinati, ed era al telefono. Skye entrò silenziosamente e si mise a sedere su uno degli sgabelli al bancone, per non disturbarlo. Quando il ragazzo si girò, vedendola, le sorrise e si avvicinò scoccandole un veloce bacio a fior di labbra, cosa che sorprese Skye. 

- Caffè? - le chiese, allontanandosi momentaneamente il telefono dall'orecchio. Skye si limitò ad annuire, legandosi i capelli in una coda spettinata, non si era guardata allo specchio e non immaginava le condizioni in cui fosse. Zayn le versò del caffè appena fatto in una tazza bianca a righe blu e gliela passò. - Si mamma, senti devo andare, ci sentiamo domani ok? - si girò nuovamente, dando le spalle alla ragazza, che si ritrovò ad osservargli il tatuaggio in mezzo alle scapole. - Si anche io, ciao mamma. - riattaccò, appoggiando il telefono sul piano della cucina e poi si voltò vero Skye. - Ti ho svegliata? -
- No no tranquillo. - bevve un sorso di caffè, guardandolo. - Ho preso momentaneamente in prestito la tua maglietta. - disse guardando la maglietta bianca che indossava. - Non trovavo il mio reggiseno. - sorrise, alzandosi. 

- Ti dona. - sorrise osservandole le gambe nude, bevendo a sua vola un sorso del suo caffè. 

- Devo passare da casa, la grigliata da Louis, me ne ero dimenticata. - guardò l'orologio alla parete che segnava le dieci e mezzo, se fosse partita subito da casa del ragazzo, ce l'avrebbe sicuramente fatta ad essere a casa per le undici a casa, farsi una doccia e poi andare da Louis con Ebony. 

- Possiamo andarci insieme, ci sarò anche io dimentichi?- Zayn si passò una mano tra i capelli, cercando di spostarseli dagli occhi. 

- Devo cambiarmi, se arrivo vestita come ieri sera, sai quante me ne diranno? - 

- Chiedi alla tua conquilina di portarti un cambio da Louis. - 

- Non ci avevo pensato, posso farmi una doccia qua però? - 

- Si, prima che Liam si svegli, quel ragazzo occupa sempre il bagno per ore. - Zayn rise, posando la tazza ormai vuota nell'acquaio.
- Vedo a chiamare Ebony allora, e grazie. - sorrise lei. Incamminandosi verso la camera di Zayn. Cercò la sua borsetta, anche quella sul pavimento, il cellulare era ancora carico, cosa al quanto strana. C'erano un paio di messaggi, la madre che le chiedeva se le andava di andare a cena, decise che le avrebbe risposto dopo, il fratello che la pregava di andare a cena, e uno di Ebony che le chiedeva dove fosse finita. Compose il numero dell'amica, portandosi il telefono all'orecchio destro, sedendosi sul bordo del letto. 

- Ma dove sei? - chiese l'amica, rispondendo al secondo squillo. 

- Ti racconto dopo. - sorrise stendendosi a letto, le gambe che le ciondolavano in fondo. - Devo chiederti un favore. - aspettò che Ebony dicesse qualcosa, ma quando non la sentì parlare, andò avanti lei. - Vengo direttamente da Lou, mi potresti portare un cambio? - 

- Sei da Zayn non è vero? -

- Forse ... - 

- Ti porto il cambio se mi racconti tutto. - sentì una voce maschile di sottofondo, immaginando che fosse Harry, e sentì l'amica farsi scappare una risatina. 

- Ti racconterei tutto lo stesso, anche perché tu devi fare lo stesso. - 
- Cosa ti devo portare? - 

- Un paio di jeans qualsiasi, e quel golf bianco e celeste che abbiamo comprato l'altro giorno, e il primo paio di ballerine che trovi. - si tirò a sedere quando sentì la porta della camera aprirsi e Zayn entrare. 

- Ok, ci vediamo dopo da Louis allora. - 

- Grazie mille, a dopo. - riattaccò sorridendo e guardando il ragazzo che si era messo a sedere accanto a lei.

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