Good Luck

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Skye era seduta sul divano di casa di Niall e Harry, erano tutti a cena lì quella sera, e mentre gli altri erano in cucina a parlare del più e del meno lei era seduta lì, lo sguardo perso verso la televisione spenta e un bicchiere di vino in mano.  Era passato quattro giorni da quando aveva messo la parola fine alla sua storia con Zayn e si sentiva terribilmente vuota. 
- Ehi. – Liam si mise a sedere accanto a lei, accennandole un sorriso.
- Ehi. – lo guardò, bevendo un sorso di vino.
- Come va? –
- Va. – si strinse nelle spalle, era stanca di sentirsi chiedere come stava, sapeva che lo facevano tutti in buona fede, ma era davvero stanca, stava male, come era normale che fosse. Ma principalmente si sentiva stupida, aveva dato tutto ad un ragazzo, che a mala pena conosceva, e per l’ennesima volta ne era rimasta fregata.
- Senti, so che probabilmente non ne vuoi sapere più niente, ma mi sembrava giusto farti sapere che partiva oggi, ha il volo fra un’ora … non so pensavo … non so cosa possa cambiare ma volevo fartelo sapere … -
Skye si limitò a guardarlo, chiedendosi cosa quell’informazione potesse cambiare. Sarebbe comunque partito, anzi lo faceva sembrare tutto più reale. E si senti stringere il cuore. Spostò lo sguardo da Liam al tavolino davanti al divano, notando il suo cellulare. Posò il bicchiere e velocemente si alzò afferrando il telefono.
- Potresti dire agli altri che torno tra un po’? –
- Certo … - Liam sorrise, capendo cosa stava per fare, e contento di essere riuscito nel suo intento.
Skye, uscì dall’appartamento dei ragazzi, dirigendosi verso la porta del suo, aprì e si andò a mettere comoda a letto, fissò il cellulare per qualche minuto e poi, compose il numero che in quei mesi era arrivata a sapere a memoria. Il telefono cominciò a squillare e dopo quelli che a Skye sembrarono un infinità di minuti la voce del ragazzo le arrivò chiara alle orecchie.
- Skye. – non si erano ne sentiti ne visti dopo la notte sul tetto, si erano lasciati definitivamente e per quanto Skye odiasse ammetterlo le faceva male, lasciarlo andare era stato difficile e sapere che si erano lasciati senza che nessuno dei due lo volesse veramente la uccideva ogni giorno.
- Non so nemmeno io perché ti ho chiamato. – era sincera, non sapeva nemmeno lei cosa l’avesse spinto a chiamarlo, forse un ultimo addio prima che il ragazzo si trasferisse a vivere dall’altra parte del mondo.
- Volevo farlo io, ma poi ho pensato che avevo fatto già abbastanza danni. – la voce di Zayn sembrava triste e stanca.
- Tra quanto è il tuo volo? –
- Imbarco fra mezz’ora … -
- Sei pronto per una nuova vita a New York? – si sforzò di sembrare allegra. Una parte di lei lo era, sapeva che era un occasione unica e decisamente rara, e sapeva che era una gran fortuna per Zayn, ma una parte di se odiava tutta quella situazione, non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce ma una parte di lei sperava che Zayn rinunciasse, per quanto egoista potesse essere, sperava che lui rinunciasse per lei.
- No a dirla tutta no, non so … mi spaventa la cosa. –
- Più che normale non credi? Insomma non conosci nessuno là e con il tuo accento British passerai solo per snob. – si lasciò scappare una risata immaginandosi la faccia di Zayn.
- Beh almeno io non ho l’accento da Londinese come te. – ribatté lui ridendo a sua volta.
- Mi mancherai. – ammise, forse per la prima volta.
- Anche tu, da morire piccola. – quella parola gli uscì prima che potesse fermarsi, e per qualche secondo trattenne il respiro, preoccupato per come la ragazza avrebbe potuto reagire. – So che abbiamo deciso di finirla … ma sai potresti sempre venire a trovarmi di tanto in tanto e non so io tornerà a casa per le vacanze, Londra è … possiamo comunque vederci. –
- Vorrei che fosse più facile, sai? Lasciarti andare, sapere che nel giro di mezz’ora sarai su un areo diretto a New York, per vivere il tuo sogno … dovrei essere contenta per te, invece non lo sono affatto … -
- Torno a proporre la mia idea. –
- Penso che sarebbe ancora peggio, insomma ti vedrei una volta ogni morte di papa e nel frattempo ognuno condurrebbe comunque la propria vita, e non voglio esserti io a impedirti di trovare la tua via, non voglio tenerti ancorato a me, o a quello che avremmo potuto avere. –
- Forse non eravamo destinati a stare insieme … - ammise lui, Skye sentì delle voci, un volo era appena stato chiamato all’imbarco, controllò l’orologio non poteva essere quello di Zayn. – Forse avremmo dovuto capirlo già all’inizio quando avevamo tutto contro … -
- Io ho scelto te perché ci credevo sai? Per la prima volta in tanto tempo credevo di poter essere di nuovo felice, di poter avere quello che tutti hanno, di poter essere importante per qualcuno … -
- Non pensare nemmeno per un secondo di non essere importante, Skye. – in quel momento Zayn avrebbe voluto essere con lui, abbracciarla e stringerla a se. – Sei importante per più persone di quello che pensi, prendi per esempio tuo fratello, il modo in cui vi sostenete a vicenda. Ebony, siete migliori amiche e ho imparato in questi mesi che vi è difficile non condividere tutto. Harry e Louis, e si persino Liam non lo ammetterebbero mai ma ti voglio un bene che nemmeno immagini e poi … beh Niall … quel ragazzo ha messo da parte i suoi sentimenti pur di vederti felice con un ragazzo che non fosse lui e ti è rimasto amico, lo stimo sai? – Zayn era sincero. – Non so se ce l’avrei fatta a rimanerti amico se tu avessi scelto lui invece che me … -
- Promettimi una cosa … -
- Tutto quello che vuoi. –
- Non ti dimenticare di me, di quello che abbiamo avuto … -
- Non potrei nemmeno volendo … - Zayn chiuse gli occhi, odiava gli addii. Fu in quel momento, quando il suo volò venne chiamato per l’imbarco che capì che era l’ora di lasciarla andare. – Skye … -
- Devi andare non è vero? –
- Si. –
- Buon viaggio, Z, e beh … buona fortuna. –
- Ricordatelo Skye … -
- Cosa? –
- Che sei una ragazza fantastica e che sono stato fortunato a poter passare anche pochi mesi con te. –
- Buona fortuna Z. –
- Anche a te piccola. – sentì Skye soffocare un singhiozzo dall’altro capo del telefono e la sentì riattaccare prima di poter aggiungere altro. – Ti amo … - disse guardando lo schermo del telefono, dove una foto di lui e Skye occupava il salva schermo. 

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