So ....

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Due mesi dopo.

Skye era seduta sul tetto di casa di Louis, in mano un bicchiere quasi vuoto. Guardava davanti a se con lo sguardo perso nel vuoto, le lacrime avevano smesso di rigarle il viso, ma era così arrabbiata che rischiava di scoppiare a piangere di nuovo da un momento all'altro. Non aveva mai voluto che le cose finissero così, si era messa in gioco per lui e lui, come qualsiasi altro uomo nella sua vita, l'aveva solo fatta soffrire. Ma non era arrabbiata con lui, era arrabbiata con se stessa, perché si era affezionata e si era resa ceca, non vedendo l'evidenza.
Si voltò, quando sentì dei passi avvicinarsi alle sue spalle. La musica che veniva dall'appartamento di Louis arrivava attutita, e le voci dei ragazzi, sempre meno sobri, erano udibili anche dal tetto.
- Congelerai. - Skye sorrise riconoscendo la voce di Niall, che gentilmente le sistemò la sua giacca sulle spalle.
- Grazie. - tirò su con il naso, guardandolo sedersi accanto a lei.
- Tutto bene? - chiese studiandola.
Skye si limitò a scuotere la testa e ad appoggiare la testa sulla spalla del ragazzo, tirando su con il naso.

Un'ora prima.

- Quindi alla fine di un altro anno ... e di un altro semestre. - Louis alzò la sua lattina di birra, guardando i ragazzi.
Skye ancora non ci credeva di aver finito il suo primo anno di università e di essere passata con il massimo dei voti. Sorrise bevendo un sorso del suo cocktail guardando i ragazzi parlare fra di loro. Aveva davanti a se quasi quattro mesi di vacanza e nemmeno un progetto. E la cosa la rilassava, dopo i mesi che aveva passato, dividendosi fra studio, litigi e Zayn, avere qualche tempo per rilassarsi e non fare niente le andava bene. Guardò Zayn, seduto sul divano davanti a lei, che chiacchierava con Liam, sembrava stanco quella sera e leggermente distante. Ma aveva deciso di non dare importanza alla cosa e di concentrarsi sulla serata. Sorrise alzandosi e dirigendosi in cucina, aveva fame e in salotto non c'era niente di commestibile.
- Oh ecco dove eravate. - sorrise Skye trovando Ebony e Harry in cucina a parlottare. - Va tutto bene fra voi due? - si guardò intorno, prendendo una manciata di patatine da una busta aperta. - Siete silenziosi e più misteriosi del solito stasera. -
- Ehi, si tutto bene. - sorrise la ragazza guardandola.
- Sapete potreste anche degnarci della vostra presenza di là. -
- Stavamo giusto venendo. - sorrise Harry.
- Ehi, Skye ... vieni con me su, a farmi compagnia? - Zayn le sorrise entrando in cucina, mostrando il pacchetto di sigarette che aveva in mano.
- Arrivo. - afferrò la mano del ragazzo e intrecciò le sue dita con quelle di lui. - Ci vediamo dopo. - sorrise poi guardando Ebony e Harry.
Skye seguì Zayn su per la rampa di scale che portava al tetto, in silenzio, notando quanto il ragazzo sembrasse stanco. C'era qualcosa di strano quella sera, più silenzioso del solito. Si erano scambiati qualche bacio appena arrivati a casa di Louis, poi Zayn si era messo a parlare con Liam e lei si era seduta accanto a Niall, parlando del più e del meno.
Zayn aprì la porta, che dava sulla terrazza sul tetto, con la mano libera, e fece passare prima lei per poi seguirla. Si misero a sedere sulla piccola panchina, che si trovava in un angolo e Zayn silenziosamente si accese una sigaretta. Era una serata d'inizio maggio, e l'aria era leggermente più calda, ma Skye,< indosso solo una maglietta a maniche corte, sentì un brivido percorrerle la schiena. 
- Sei silenzioso stasera, tutto bene? - chiese voltandosi verso il ragazzo e guardandolo. 

- Si tutto bene. - sorrise, sperando che lei non si accorgesse di quanto forzato fosse, e le cinse le spalle con un braccio, tirandola a se. Skye si rilassò, contro la spalla del ragazzo, godendosi il silenzio che li circondava. - Skye in realtà ... devo parlarti di una cosa. - lo sentì irrigidirsi accanto a se e la cosa non le piacque, si tirò a sedere, guardandolo, un sopracciglio alzato, invitandolo a parlare. - Sappi che è una cosa che ho fatto mesi fa, e che ... beh non pensavo andasse in porto. -
- Mi hai tradita? - chiese lei nel panico.
- Cosa? No ... -
- Allora di cosa si tratta? -
- A inizio anno, c'era l'opportunità di fare richiesta per andare a fare un anno all'estero, e di uno stage estivo a New York ... - aveva spento la sigaretta e si stava torturando le mani. - E io avevo fatto domanda ... ma non se n'era saputo più niente fino ... beh fino ad una settimana fa. -
- E ti hanno preso non è vero? - chiese lei guardandolo.
- Si ... -
- Wow ... credo di doverti fare i complimenti. - non sapeva cosa dire, non sapeva cosa pensare e non sapeva cosa la cosa potesse significare per la loro relazione.
- Skye ... -
- Cosa ... so che accetterai, cioè io fossi in te accetterei senza pensarci due volte, penso, uno stage a New York e una cosa che non succede tutti i giorni. - cercò di sorridere ma si sentì improvvisamente stanca e non sapeva cosa dire. - Ma cosa ne sarà di noi? -
- E' di questo che volevo parlare ... - intrecciò la sua mano con quella di lei, accarezzandole le nocche con il pollice. - Potremmo trovare il modo di farla funzionare ... -
- Come? - chiese automaticamente. - Starai via tutta l'estate e un anno a studiare dall'altra parte dell'oceano ... e io non posso mollare la mia vita qua per seguirti! -
- Non ti chiederei mai di fare una cosa del genere infatti. -
- Non credo nelle relazioni in generale, e lo sai, pensi davvero che potrei sostenere una relazione a distanza? - Zayn non sapeva come risponderle, sapeva che non poteva chiederle di seguirlo, di andare con lui e abbandonare la sua vita, e sapeva anche che non avrebbe rinunciato a quell'opportunità, sapeva di essere egoista ma era una cosa troppo importante e rara da sprecare. - Quando ... quando partirai? - chiese guardandolo.
- Dovrei essere a New York la settimana prossima, per cominciare lo stage in uno studio d'arte ... -
- Settimana prossima? - si alzò, incapace di stare a sedere.
- Lo so ... è poco tempo. -
- Zayn ... - si morse un labbro cercando di trattenere le lacrime. - Cosa ... cosa ti aspetti che ti dica? -
- Non lo so, ok? - si alzò a sua volta. - Non lo so, non so cosa fare, non so cosa pensare, e so che a lungo andare questa esperienza mi porterà a perdere qualcosa, o te o l'opportunità di andare in America ... -
- Non potrei mai chiederti di rinunciare per me ... non ne avrei nessun diritto ... - una lacrima le rigò una guancia, e sperò che lui non se ne accorgesse. - Se fosse il contrario ti odierei se solo provassi a chiedermelo. - spostò il peso da una gamba all'altra. - Credo che la cosa migliore da fare sia ... - guardò il cielo, cercando di bloccare le lacrime. - Sia rompere ... - chiuse gli occhi, sospirando, era come se una secchiata d'acqua gelata l'avesse appena colpita.
- Non sai quanto mi faccia male ... - si avvicinò, posandole una mano su una guancia e guardandola. Skye spostò lo sguardo sul viso del ragazzo, era come se le avessero strappato il cuore dal petto, ci avessero giocato a calcio e glielo avessero reso tutto ammaccato. - Sei una ragazza meravigliosa Skye. - si avvicinò, unendo le sue labbra con quelle di lei, per un'ultima volta. Quando dopo qualche minuto si separarono, lei rimase lì ad occhi chiusi mentre lei se ne andava, scoppiando a piangere solo quando sentì la porta del terrazzo chiudersi.

Skye era seduta sul tetto, in mano un bicchiere quasi vuoto, era scesa dopo poco che Zayn se ne era andata, era sgattaiolata in cucina, aveva preso bicchieri e una bottiglia di vodka e era risalita su. Guardava davanti a se con lo sguardo perso nel vuoto, le lacrime avevano smesso di rigarle il viso, ma era così arrabbiata che rischiava di scoppiare a piangere di nuovo da un momento all'altro, e sicuramente la quantità di alcool che aveva ingurgitato non era d'aiuto. Non aveva mai voluto che le cose finissero così, si era messa in gioco per lui e lui, come qualsiasi altro uomo nella sua vita, l'aveva solo fatta soffrire. Ma non era arrabbiata con lui, era arrabbiata con se stessa, perché si era affezionata, pensavo di potersi fidare ma come ogni cosa nella sua vita non era andata come aveva previsto.
Si voltò, quando sentì dei passi avvicinarsi alle sue spalle. La musica che veniva dall'appartamento di Louis arrivava attutita, e le voci dei ragazzi, sempre meno sobri, erano udibili anche dal tetto.
- Congelerai. - Skye sorrise riconoscendo la voce di Niall, che gentilmente le sistemò la sua giacca sulle spalle.
- Grazie. - tirò su con il naso, guardandolo sedersi accanto a lei.
- Tutto bene? - chiese studiandola.
Skye si limitò a scuotere la testa e ad appoggiarla sulla spalla del ragazzo, tirando su con il naso.
Niall le circondò le spalle con un braccio e l'attirò a se, senza chiedere cosa fosse successo esattamente. Li aveva visti salire sul tetto, poi Zayn era tornato giù circa una mezz'ora dopo, l'aria al quanto sconvolta e mormorando parole di scuse se ne era andato, lasciandoli sorpresi e confusi. Quando non aveva visto scendere Skye aveva cominciato a preoccuparsi ed era salito a cercarla.
- Quella da dove arriva? - chiese guardando la bottiglia di vodka ai piedi della ragazza.
- Sono scesa a prenderla, non penso mi abbiate sentito, stavate giocando alla Wii. -
- Ti va di illuminarmi su cosa è successo? - 

- Ci siamo lasciati ... - disse senza nessuna emozione nella voce, si sentiva vuota, e portandosi il bicchiere alle labbra ne bevve un'altra sorsata.
- Cosa? - chiese stupito. Era un fulmine a ciel sereno, sembravano essere così felici.
- Era strano da una settimana, ma si ostinava a dire che non ci fosse niente, che era stressato per gli esami finali ... ma qualcosa c'era ... - guardava davanti a se, e si allontanò da Niall, improvvisamente non sopportando il contatto. - Lo hanno preso per uno stage estivo a New York, che era collegato alla possibilità di fare un anno all'estero ... quindi beh se ne andrà per un anno e se il mio istinto non si sbaglia non pensò che tornerà ... - Niall, a bocca aperta, la guardava, cercando di capire cosa provasse. Stava per parlare quando Skye ricominciò a parlare e così decise di rimanere in silenzio. - La vita è strana non ti sembra? Proprio quando credi di aver calcolato tutto, quando finalmente cominci a fare progetti, ti senti elettrizzato e credi di sapere quale strada prendere, ed ecco che la strada devia, i punti di riferimento cambiano, il vento si mette a soffiare in un'altra direzione, il nord diventa improvvisamente sud, l'est diventa ovest, e ti senti perduto ... ero davvero convinta che potesse funzionare sai? Insomma non abbiamo cominciato nel più convenzionale dei modi, c'è da dirlo, ma le cose andavano bene, ero felice e ... si insomma credo di essermi innamorata di lui ... e per l'ennesima volta non era quello giusto e quella con il cuore spezzato chi è? -
- Skye, sei una ragazza fantastica e non è certo la fine della tua vita, certo capisco che faccia male, credimi lo capisco. - ripensò a quello che aveva provato quando Skye aveva scelto Zayn, mettendolo in disparte e una fitta di dolore lo attraversò, ma la ricacciò velocemente come era arrivata. - Ma forse Zayn non era quello giusto ... -
- E' solo che sono stanca che tutte le persone a cui tengo se ne vadano, so che non sarà ne la prima ne l'ultima volta ... ma fa comunque male. - appoggiò nuovamente la testa sulla spalla di Niall, e finì quel poco di vodka che era rimasta nel bicchiere. - Sai ... non voglio essere una di quelle persone che finiscono nel dimenticatoio; una persona che un tempo era tanto importante, tanto speciale, tanto influente e tanto considerata, e che anni dopo diventa un volto indistinto, un lontano ricordo ... e ho paura che invece sarà quello che succederà ... Zayn se ne andrà e si rifarà una vita a New York, non gli mancheranno le ragazza che gli si buttano ai piedi, e si dimenticherà di me e di quello che abbiamo avuto in questi pochi mesi ... mio padre ... dio alla fine torno a parlare sempre di lui, sembra essersi già dimenticato di me e Ross, si è trasferito da qualche mese e non si è nemmeno degnato di farci sapere come stava ... mi sento ... mi sento come se le persone si stufassero di me ... -
- Io non potrei mai stufarmi di te. - un sorriso gli invase i lineamenti del viso. - Sai una delle mie migliori amiche, dimenticarmi o stufarmi di te mi sembra semplicemente impossibile. - la guardò, perdendosi negli occhi della ragazza. Si morse leggermente il labbro inferiore, improvvisamente attratto dalle labbra di Skye, che lo guardava con lo sguardo un po' perduta. Le accarezzo distrattamente una guancia e la sentì rilassarsi al suo tocco. Si ritrovò a pensare a cosa si provava, a come si sentiva quando le labbra delle ragazza toccavano le sue, sembrava un vecchio ricordo sbiadito ma comunque indelebile. Stava per cedere, e collegare le sue labbra con quelle di Skye quando la porta del terrazzo si aprì e Ella sorridendo li raggiunse.
- Ni, ti scoccia se andiamo, sono stanca e domani mi devo svegliare presto. - sorrise accarezzandogli un braccio. Niall aveva distolse lo sguardo da Skye e guardava l'altra ragazza in piedi vicino a lui.
- Si, arrivo, aspettami giù. - Ella sorrise, salutando Skye e scenndo di nuovo verso l'appartamento di Louis. Niall si sentì improvvisamente imbarazzato. - Scendi? -
- No, rimango un altro po' qua. - sorrise stringendosi nella giacca.
- Ci sentiamo domani? -
- Si certo, ciao. - sorrise guardandolo mentre salutandola si avviava verso la porta, lasciandola di nuovo sola su quel tetto.

SCUSATEMI LO SO KE E PASSATO UN SACCO DI TEMPO DAL L'ULTIMO AGGIORNAMENTO MA ERO MOLTO IMPEGNATA CON QUESTO VOLEVO DIRVI KE MANCANO ALTRI 2 CAPITOLI E VI AUGUROUN BUON SERENO NATALE IN RITARDO XX

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