Ehi, sei ancora vivo allora. - Harry entrò in cucina, sorpreso di trovare Niall, seduto al bancone, con il computer davanti. Quando si era alzato quella mattina, era rimasto stupito di non trovarlo in casa. Era sabato e solitamente il sabato erano entrambi in casa a rilassarsi, godendosi il primo giorno di pausa dopo una settimana pesante. Ma quella mattina, Harry, che si era svegliato stranamente presto per i suoi standard, era rimasto stupito quando aveva trovato la camera dell'amico vuota e la casa silenziosa. E lo aveva stupito anche il fatto che non fosse tornato a pranzo e per metà del pomeriggio.
- Ho avuto da fare. - disse senza alzare la testa dallo schermo del computer. Indossava un paio di jeans consumati, una felpa e stranamente gli occhiali da vista.
- Fai il misterioso? - Harry aprì il frigo prendendo una bottiglietta d'acqua e guardando l'amico.
- Avevo un meeting alla società stamattina, mi hanno rinnovato il contratto, e poi sono andato direttamente in palestra. - alzò finalmente lo sguardo dal computer guardando il riccio.
- Stasera ci sei? Vengono Skye e Ebony per una serata tranquilla, film e pizza o qualsiasi cosa decidiamo di ordinare. -
- Oh si, certo. - tornò a guardare il computer, come se fosse la cosa più importate sulla faccia della terra.
Harry lo guardò, alzando un sopracciglio, era strano, e non sapeva se chiedergli il motivo o fare finta di niente. Optò per chiedergli come fosse andata la sera prima, lo aveva sentito rientrare intorno alle tre, ed era rimasto sorpreso, si aspetta che non tornasse affatto.
- Com'è andata con la tipa ieri sera? - era curioso, e non era certo una novità parlare delle conquiste che facevano, era diventata una sorta di abitudine raccontarsi certe cose.
- Bene. - tagliò corto il biondo.
- Ma cos'è, Niall, il gatto ti ha mangiato la lingua oggi? - chiese scocciato Harry.
- E' andata bene, ma non era Skye! - lo guardò esasperato, e Harry improvvisamente capì perché non ne voleva parlare. - Contento ora? -
- Oh! - Harry rimase spiazzato dalla sincerità di Niall. - Quindi sei andato in bianco? - chiese sorridendo.
Niall si fece scappare una risata. - Io non vado mai in bianco. - rispose sicuro di se. - Ma non ho fatto molto, ha fatto tutto lei, se capisci cosa intendo! - lo guardò maliziosamente.
- E' stata sopra lei? -
- No a dirla tutta non siamo nemmeno arrivati a quel punto, seconda base. - gli fece l'occhiolino alzandosi, il computer sotto un braccio.
- Eh però. Devo farti i miei complimenti. - rise l'altro.
- A che ora arrivano le ragazze? -
- Per le sette e mezza penso. - Niall, guardò l'orologio appeso alla parete sopra la porta della cucina, erano le sei, aveva tutto il tempo di farsi una doccia e darsi una sistemata. Uscì dalla cucina senza aggiungere altro e andò in camera sua, appoggiò il computer sul letto, ancora sfatto da quella mattina, e si spogliò velocemente, rimanendo solo in boxer, per poi andare in bagno. La testa piena di pensieri, doveva capire bene cosa provava per Skye, quella situazione lo stava lentamente consumando.- Io vado dai ragazzi vieni? - chiese Ebony affacciando in camera dell'amica, che era stesa a pancia in giù sul letto immersa nella lettura, di un testo che le serviva per la tesina di fine corso di storia della fotografia.
- Come? - chiese alzando lo sguardo dal libro e posandolo sull'amica.
- Vado già di là dai ragazzi, vieni ora o dopo? - ripeté alzando gli occhi al cielo.
- Arrivo. - chiuse il libro, lasciandolo sul letto, si alzò, lisciandosi la canottiera che indossava, si infilò in cardigan, le sue vans nere e si pettino i capelli in uno chignon spettinato. - Pronta. - sorrise più al suo riflesso nello specchio che all'amica.
Ebony, si avviò alla porta, cellulare e portafogli in mano. - Prendi te le chiavi. - urlò a Skye ancora in casa, intenta a cercare il suo portafogli nella borsa. Quando raggiunse l'amica, aveva già suonato alla porta dei ragazzi e stava aspettando che uno dei due si degnasse di aprirle.
- Buona sera signorine. - Harry sorrise aprendo la porta, lasciandole entrare, proprio nel momento in cui la porta del bagno si aprì e un Niall, con solo un asciugamano avvolto intorno alla vita, ne uscì. Il petto ancora imperlato da piccole gocce d'acqua, i capelli bagnati spettinati, e l'aria rilassata.
- Oh ciao ragazze. - rimase sorpreso di vederle già lì.
- Sera! - Ebony sorrise guardandolo, distogliendo lo sguardo quando Harry si schiarì la voce.
- Ciao. - Skye sorrise, guardando il biondo, mordendosi l'interno della guancia. Vederlo con indosso solo un candido asciugamano bianco, le scombussolò la mente, e per non fare niente di avventato andò in salotto, mettendosi comoda sul divano. Niall senza aggiungere altro, se ne andò in camera sua, chiudendosi la porta alle spalle, lasciando Harry e Ebony, con la porta di casa ancora aperta, nel piccolo corridoio un po' perplessi.
- Solitamente, si sarebbero saltati addosso in un occasione del genere. - sussurrò Ebony.
- Quei due sono strani, io l'ho sempre detto. - Harry si strinse nelle spalle, sorpreso quanto la ragazza.
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Maybe Tonight
AcakSkye ha una storia legata puramente al sesso con il suo migliore amico, Niall. Il rapporto contorto con il padre e precedenti relazioni l'hanno portata a non credere nell'amore e a non affezionarsi troppo ai ragazzi. Almeno fino a quando non entrerà...