Brighton

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- Mi chiedo solo quanta roba tu ti sia portata per un fine settimana al mare. - Harry guardò Ebony, sollevando il borsone della ragazza da terra e sistemandolo nel bagagliaio. 

- Ho bisogno di alternative e abbinamenti tra cui scegliere. - Ebony lo guardò seria, sentendo Skye e Niall ridere alle loro spalle. 

- Come ci dividiamo? - chiese Ross, appoggiato al fianco della macchia di Harry, guardando la sorella.

- Liam e Zayn passavano a prendere Louis e arrivavano, penso venissero con la macchina di Zayn ... - Skye controllò l'ora sul telefono, erano le nove di un sabato mattina, il tempo non era dei migliori ma loro avevano già organizzato tutto per il fine settimana al mare e avevano deciso di non farsi fermare da un po' di mal tempo. - Penso io di andare con Zayn, e poi non so dividetevi come volete voi. - sorrise stringendosi nella giacca, quando una folata di vento si alzò dal niente.

- Io mi rifiuto di andare in macchina con Harry. - sentenziò Niall. - In autostrada guida come un pazzo e io vorrei arrivare a Brighton vivo. - 

- Non guido come un pazzo. - 

- Harry, non puoi contraddirlo, Niall ha ragione. - Sorrise Ebony.
- Io mi impossesso già del sedile posteriore, che così dormo, è troppo presto per me. - Ross, aprì la portiera e si sistemò a sedere.
- Direi che lui viene con voi. - sorrise Skye. 
I ragazzi si volarono tutti, quando una Range Rover nera entrò nel parcheggio. Louis, abbassò il finestrino posteriore, sporgendosi leggermente e salutando imitando la regina. - Sarà un lungo fine settimana. - rise Niall.
- Giorno. - Louis scese dalla macchina, che Zayn non aveva ancora parcheggiato. Era stranamente di buon umore, cosa strana per Louis di prima mattina. Skye si chiese cosa si fosse fumato, lei era praticamente rotolata dal letto quella mattina, quando la sveglia aveva cominciato a suonare. Si era fatta una doccia, praticamente dormendo sotto il getto dell'acqua, e ancora si sentiva rincoglionita. 

- Gente credo che si sia bevuto qualche energizzante stamattina. - rise Liam scendendo a sua volta dalla macchina.
- In macchina non è stato zitto un attimo. - Zayn, spense la macchina e scese guardando Louis.
- Ok siamo pronti per partire?- chiese Ebony.
- Abbiamo preso tutto? - Skye, sbadigliò a fine frase.
- La spesa è in macchina. - Zayn indicò il bagagliaio della sua macchina. Il giorno prima, Skye, Zayn e Liam erano andati al supermercato vicino a casa dei ragazzi e avevano fatto la spesa per il fine settimana, in modo da arrivare alla casa al mare della ragazza già pronti per il fine settimana.
- La vostra roba è qua. - Harry chiuse il portellone del bagagliaio, contando cinque borsoni, il suo, quello di Niall, di Ebony, di Skye e di Ross.
- Chi viene con me? - Zayn aprì lo sportello del guidare, guardando i ragazzi. 

- Il posto davanti è mio. - Liam non aspettò risposte e salì mettendosi comodo.
- Niall vieni con noi? - chiese Skye avvicinandosi alla macchina di Zayn. 

- Si, te l'ho detto, io con Harry non ci vado. -
- Trattatemi bene mio fratello. - 

- Se russa o mi sbava sui seggiolini, lo scarico a bordo autostrada. - rise Harry. 

- Lou, tu dietro. - Ebony fece una linguaccia al cugino, salendo al posto del passeggero. 
Skye sorrise, guardando i ragazzi salire in macchina di Harry, Niall era già seduto sul sedile posteriore della macchina di Zayn, e quando Skye fece per seguirlo, la mano di Zayn la bloccò afferrandola appena sopra il gomito. Skye si girò per guardarlo, e sorrise trovandosi il viso del ragazzo a pochi centimetri da suo.
- Ciao. - sorrise lui unendo le sue labbra con quelle di lei.
- Buongiorno. - interruppe il bacio qualche secondo, guardandolo negli occhi. Zayn sorrise, unendo di nuovo le labbra con quelle di Skye, accarezzandole una guancia.
Skye fece un piccolo salto quando il suono di un clacson li interruppe.
Guardarono entrambi verso la macchina di Harry, da dove Louis e Harry li guardavano ridendo. - Le effusioni in luogo pubblico ve le scambiate in un altro momento, andiamo prima che si faccia tardi non voglio rimanere bloccato in autostrada. -
Zayn sorrise e scuotendo leggermente la testa. Skye li fulmino entrambi con lo sguardo e poi fece per salire in macchina. - Chi vuoi che vada a Brighton di sabato mattina di dicembre quando sembra che stia per venire l'apocalisse? - rise guardando il cielo completamente coperto di nuvole grigie.

Il viaggio in macchina durò circa due ore, decisero di non fermarsi lungo la strada, e fra una chiacchiera e l'altra il viaggio passò velocemente. Skye verso circa metà si era stesa appoggiando la testa sulle gambe di Niall, e si era addormentata, un sonno leggero, mentre i ragazzi parlavano del più e del meno. Niall sembrava aver messo da parte ogni rancore nei confronti di Zayn, che a sua volta pareva essersi dimenticato della piccola rissa che avevano avuto.
- Certo che dovrebbe dirci la strada e si è addormentata. - Niall, guardò la ragazza, scuotendo leggermente la testa.
- Beh, meno male mi sono fatto dare l'indirizzo prima. - Liam indicò il navigatore, che li stava conducendo a destinazione.
Zayn, concentrato sulla strada, guardava ogni tanto Skye dallo specchietto retrovisore e sorrideva tra se e se convinto che nessuno dei due ragazzi lo notasse.
Arrivò davanti a quella che il navigatore dava come casa della ragazza. 

- E' questa! - sorrise Niall. C'erano stati pochi mesi prima per festeggiare il compleanno di Ebony, e se la ricordava. - Skye, so che odi essere svegliata ma siamo arrivati. - la agitò delicatamente, facendola grugnire, cosa che fece ridere i tre ragazzi. Si tirò a sedere dopo qualche secondo, stiracchiandosi. Gli occhi ancora pieni di sonno e la schiena dolorante.
- Giorno. - sorrise guardandosi intorno, appurando che effettivamente erano arrivati. Aprì la portiera della macchina, scendendo. Harry aveva parcheggiato dietro alla macchina di Zayn, e Ebony e Louis ne erano già scesi, guardavano sorridendo la casa. Era una villetta nella periferia della cittadina, che i genitori della ragazza avevano ereditato da un vecchio zio della madre. Skye ricordava ogni estate passata in quella casa, sin da quando aveva avuto più o meno sei anni, e suo fratello quattro, erano soliti passare i tre mesi di vacanze estive lì con la madre, e il padre era solito raggiungerli per il fine settimana. Avevano smesso di andarci poco prima del divorzio dei loro genitori e ora la casa rimaneva inutilizzata per la maggior parte del tempo. Per quello la madre non le diceva mai di no quando le chiedeva le chiavi per andare a passarci un fine settimana.
Zayn, Liam e Niall scesero a loro volta, godendosi l'aria meno inquinata che li circondava. Era una villetta leggermente isolata, in una strada a fondo chiuso, c'erano solo altre tre case, due delle quali abitate da due coppie di anziani che ormai vivevano lì da anni, la terza era invece nuovamente in affitto. Skye cominciò a cercare le chiavi in borsa, malendicendosi come sempre per le cose inutili che ci teneva dentro. Harry intanto aveva cominciato a scaricare la roba dalla sua macchina e Ross aveva l'aria di essersi appena svegliato.
Quando finalmente le trovò, salì i tre scalini che separavano la casa dalla strada e cominciò ad armeggiare con le varie serrature. L'aria in casa era fresca, e non appena entrò, un brivido le percorse la schiena. Ebony la seguì immediatamente. 

- Accendi subito il riscaldamento o mi si staccheranno le orecchie! - rise calandosi il beanie meglio sulle orecchie. Skye rise, avviandosi al vano caldaia e accendendo il riscaldamento.
- Qualcuno di voi sei uomini, può poi accendere il fuoco? - Skye tornò in salotto dove i ragazzi avevano sistemato borsoni e spesa. 

- Ci penso io! - Ross, si sfilò il cappotto, abbandonandolo su uno dei divani e avvicinandosi al caminetto, in mezzo alla stanza. 

- Noi sistemiamo la spesa. - Zayn e Liam recuperarono le buste della spesa, e seguirono Skye verso la cucina.
- Io ho bisogno del bagno! - urlò Louis. - Vediamo se mi ricordo dov'è. - 

- Se non lo trovi, chiedi prima di farla in una camera da letto. - gli urlò dietro Harry.
- Male male esco a farla in giardino. - Louis rise, camminando per il corridoio che divideva la cucina dal salotto, e dopo aver tentato con due stanze, che si erano rivelate un ripostiglio, e la scala per scendere in cantina, trovò il bagno.
- Come ci dividiamo? - chiese Ebony entrando in cucina, seguita da Harry e Niall.
- Allora, tu e Harry, potete sistemarvi in camera mia, al piano di sopra, seconda porta sulla destra. - mise via un pacco di biscotti. - Niall e Ross, possono dividere camera di mio fratello, ma ti avverto non cominciate a litigarvi il letto di sopra, che sennò vi divido. - puntò un dito contro Niall seria. Il ragazzo rise alzando le mani in segno di arresa. Un po' deluso di dover dividere la camera con il fratello di lei e non con lei. - Liam, tu puoi sistemarti in camera dei miei, sali le scale la porta proprio davanti. - il ragazzo annuì sorridendo. - Louis, tu la camera degli ospiti al piano di sotto. - disse al ragazzo che li aveva appena raggiunti in cucina.
- La mia preferita. - sorrise soddisfatto. 

- E noi? - chiese Zayn sorridendole. 

- A noi toccano i divani. - 

- Stai scherzando vero? - chiese serio lui. 

- Si. - rise guardandolo, e scoccandogli un bacio a fior di labbra. - Io e te ci prendiamo la dependance in giardino. -
- Uh isolata, la cosa mi piace. - sorrise baciandogli il collo, facendola ridere.
- Non siete poi così tanto isolati, la finestra di camera mia vi si affaccia, quindi evitate di tenermi svegli tutta la notte eh. - Louis, fece un piccolo salto, mettendosi comodo a sedere sul pianale della cucina.

- Siamo sicure ... che lasciarli cucinare sia una buona idea? - chiese Ebony guardando l'amica. Erano entrambe sedute sul divano, il fuoco scoppiettava nel caminetto, riempiendo la stanza di calore e di una luce arancione. Skye aveva in mano un bicchiere di vino bianco, mentre Ebony sorseggiava del vino rosso, che i ragazzi avevano aperto prima di mettersi a cucinare. L'idea era stata dei ragazzi. Harry si era alzato dal divano tutto sorridente annunciando: - Voi due belle signorine rilassatevi, noi pensiamo alla cena. - Skye aveva alzato un sopracciglio e si era fatta scappare una risatina, convinta che il riccio scherzasse. Quando poi aveva visto alzarsi anche Louis e Liam, aveva capito che non stavano scherzando. Niall, Zayn e Ross avevano seguito gli altri in cucina, mentre le due ragazze erano rimaste comodamente sedute, pronte ad intervenire in caso di bisogno.
- Beh dai, Harry non se la cava male nel cucinare. -
- Quello che mi preoccupa infatti è Louis ... - rise Ebony, bevendo un altro sorso di vino.
- Se sentiamo puzza di bruciato, scappiamo. - rise a sua volta Skye. Ebony la osservò, felice di vederla di nuovo contenta. Sembrava completamente rilassata, probabilmente dovuto anche al fatto che aveva finito gli esami per quel semestre e che l'idea di tre settimane di vacanze le mettessero buon umore. Ma Ebony sapeva che era anche dovuto alla nuova situazione. Fra lei e Niall le cose sembravano essere tornate alla normalità, come se non fosse mai successo niente, erano tornati i soliti due migliori amici che erano prima di finire a letto insieme. E con Zayn le cose procedevano lentamente ma procedevano, entrambi convinti di voler rendere la cosa seria. - Come va con Harry? - chiese guardando Ebony, e vedendola sorridere solo a sentire il nome del ragazzo.
- Bene, è ufficialmente un mese che stiamo insieme ... -
- Di già? - chiese sorpresa. Dove era volato quel mese? - Scusa non sono stata una buona amica ultimamente ... - ammise rendendosene conto forse per la prima volta.
- Avevi altro per la testa, tranquilla. -
- Beh non è una scusa, dovrei comunque esserci per te, invece nell'ultimo mese, sono stata impegnata con i miei problemi ... -
- Skye tranquilla davvero ... -
- Raccontami dai! -
- Non c'è molto da dire. - Skye fu sicura di vederla arrossire, cosa che non succedeva spesso. - Mi fa sentire bene con me stessa ... cioè non è il solito coglione quando siamo da soli, certo il sarcasmo non lo abbandona quasi mai, ma è una delle cose che amo di lui ... e poi non so ... -
- Aspetta hai detto che ami? - chiese Skye sgranando gli occhi, non pensava che l'amica fosse innamorata di Harry, sapeva che provava qualcosa di forte per il ragazzo, ma non era sicura di poterlo etichettare come amore.
- Penso di si ... - ammise improvvisamente timida.
- Tu sei innamorata di lui! - constatò l'altra, ricevendo un'occhiataccia dall'amica e capendo di averlo detto a voce un po' troppo altra. Rise, appoggiando il bicchiere sul tavolino davanti a loro, e la guardò. - Sai, siete così carini insieme ... glielo hai detto? -
- No, cioè mi sembra di correre troppo ... e se poi lui non provasse le stesse cose? -
Skye stava per rispondere quando dalla cucina qualcuno urlò: - Voi due venite a cena o state tutta la sera là? - 
Ebony sorrise, alzandosi, afferrò il bicchiere e andò in cucina, seguita da Skye, che rimase stupita dalla tavolo apparecchiata e dall'ottimo profumino che le invase le narici, non appena mise piede in cucina.


Skye adorava la dependance, era come una casa in miniatura, ed era sempre stato il suo posto preferito della casa. Il letto matrimoniale era sistemato in mezzo alla stanza principale, diviso dalla piccola cucina, da un bancone e da tre scalini, il bagno era arredato con mattonelle e mobili su ogni tonalità di blu. Il letto era perfettamente rifatto, il piumone blu scuro era morbido al contatto. Le pareti bianche erano tappezzate di foto che Skye aveva fatto durante gli anni, la madre le teneva lì, e chiamava quel posto il suo piccolo museo. Alzò la testa, quando sentì la porta del bagno aprirsi e ne vide uscire Zayn, indosso una maglietta nera a maniche lunghe e dei boxer bianchi. Dalla finestra, sulla parete al lato destro del letto, filtrava la luce della luna e la piccola lampada accesa sul comodino illuminava quel tanto che bastava la stanza. Skye si era infilata i pantaloni del pigiama, poco sexy, una maglietta grigia, che le arrivava appena sopra l'ombelico e si era avvolta in un cardigan nero. Il riscaldamento aveva riscaldato la stanza, ma ogni tanto qualche brivido le percorreva comunque la pelle. Zayn le sorrise, andando a sedersi accanto a lei sul letto matrimoniale.
- Mi stupisco ogni volta di quanti tatuaggi tu abbia. - sorrise lei mettendosi comoda, guardando il lupo tatuato sullo stinco del ragazzo.
- Sinceramente io ho perso il conto di quanti siano. - si lasciò scappare una risatina, guardandola. - Ma anche tu ne hai ... -
- Io ne ho sei, se contiamo quelli sulle dita separatamente! -
Zayn le si avvicinò e cominciò a lasciarle dei baci sul collo, per arrivare al punto dove aveva tatuata la colomba. - Cosa significa questo? - chiese continuando a baciarla.
- In alcune cultura è simbolo di vita eterna ... - si stese su un fianco e lo guardò fare lo stesso, gli si avvicinò e cominciò a giocare con il lembo della maglietta del ragazzo. - Per questo me lo sono fatto dopo la morte di mia nonna ... - sapevano in pochi il significato di quel tatuaggio, quando glielo chiedevano solitamente rispondeva con un "E' una storia lunga". - La madre di mia madre, mi ha fatto da mamma quando mia mamma lavorava, sono cresciuta con lei, e quando è morta ho voluto fare qualcosa per ricordarla. - Zayn le aveva messo un braccio intorno ai fianchi, e con un dito tracciava disegni astratti sulla schiena di lei, gli occhi fissi sul viso della ragazza.
- Questo ... - disse spostandosi leggermente la maglietta con la mano libera, e indicandosi una scritta in arabo tra una delle ali tatuate sul petto. - E' il nome di mio nonno ... - Skye sorrise, accarezzandogli il tatuaggio che lui stava indicando, poi alzando lo sguardo sul viso del ragazzo, si avvicinò e unì le sue labbra con quelle di lui. - Sai, è carino qua ... - si staccò dal bacio sorridendole, e spostandole una ciocca di capelli dietro un orecchio. - E il fatto che ci siamo sistemati qua, ci da più privacy ... - sorrise scoccandole un bacio sul naso. - Potremmo essere qua anche da soli ... -
- Peccato che la casa sia piena di deficienti invece. - rise facendolo ridere a sua volta. - Zayn posso ... posso chiederti una cosa? - chiese guardandolo, improvvisamente nervosa. Voleva chiedergli che cosa fossero esattamente da qualche giorno. Erano solo due che si frequentavano o erano ufficialmente una coppia? E poco prima mentre erano tutti a tavola, dopo aver finito di cenare e aveva posato lo sguardo sul ragazzo, seduto accanto a suo fratello, e li aveva visti parlare e poi scoppiare a ridere insieme, si era ritrovata a volerlo sapere.
- Certo. - sorrise, un po' preoccupato.
- Cosa siamo esattamente io e te? - le guance le si colorarono appena appena e si morse il labbro inferiore. 

Zayn, si lasciò scappare una risatina rilassandosi. - Cosa vuoi essere? - 

- Una coppia? -
- Allora posso presentarti come la mia ragazza d'ora in poi? - sorrise lui. Skye sorrise a sua volta, annuendo e unendo le sue labbra con quelle del ragazzo, che la strinse automaticamente a se.

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