POV'S MARINETTE
Mi svegliai con un mal di testa, non era pesante ma era sopportabile. Alya si svegliò prima di me e preparò la colazione.
<< buongiorno pigrona, ti ho preparo la colazione>>:- disse porgendomi il vassoio.
<sai Alya, penso che potrei abituarmici>:- dissi ridendo in pieno sonno. Mangiammo in tutta tranquillità, parlando del più e del meno e lei come suo solito, mi raccontava delle ricerche che stava facendo su Adrien e voleva scoprire la vera identità di Chat Noir. Un po' devo dire che non mi dispiaceva, ma so che le nostre identità devono restare segrete. Alya prese il suo cellulare e sbirciò sui messaggi per vedere le ultime notizie.
<bene, questo pomeriggio siamo invitate sulla barca di Juleka>:- disse Alya non distogliendo lo sguardo dal suo telefono.
<< ah perfetto, e sai chi verrà??>>:- risposi.
<< mh Rose, Alix, Ninò e...Adrien>>:- disse guardandomi in modo malizioso. Rotai gli occhi irritata e gli dissi che ora avevo Chat, quindi era irrilevante per me la sua presenza; ma lei alzò le mani chiedendomi scusa. Ridemmo e andammo a posare i vassoi giù in cucina e, dopo aver dato una sistematina a casa, uscimmo per andare a fare un giro in centro.
Visitammo negozi di abbigliamento e di calzature e tra un negozio e l'altro, trovammo anche qualcosa di carino da mettere addosso. La mia attenzione cadde proprio su una vetrina di un palazzo assai curato. Era di color avorio e dalle rifiniture barocche ed eleganti. Era un negozio di abiti eleganti per occasioni speciali e sinceramente, posso solo dire che ne rimasi assai incantata. Alya concordò con me solo fino a quando non vide un abito che, se avesse potuto prenderlo in quel momento, se lo sarebbe messa anche per dormire. L'abito che adocchiai aveva delle finiture particolari: era blu notte e cadeva delicato sul manichino, figuriamoci su un corpo! Aveva uno scollo a barca e lungo le maniche cadevano larghe, stringendo solo dal braccio e in giù era ampio. Devo dire che avevano fatto un bel lavoro nel realizzarlo. Alya mi fece notare che si fece ora di andare da Juleka e quindi, ci avviammo verso il molo. Arrivate, c'erano già tutte che ci stavano aspettando e le salutammo.
<< era ora ragazze>:-disse Alix ironicamente.
<< sempre divertente Alix>>:-ribattè Alya
<< dai ragazze non litigate, per farci perdonare, vi abbiamo portato qualcosa di buono>>:- dissi facendo notare la busta.
Juleka mi indicò dove fosse la cucina, ma sbagliai stanza e capitai proprio dove si trovava Luka. Era sul letto con le gambe incrociate che provava degli accordi con la sua chitarra. Cercai di andarmene senza farmi sentire, ma Luka aveva già avvertito la mia presenza.
<< Juleka?>>:- chiese Luka senza voltarsi.
<< emh no, ehehe, sono Marinette, emh, stavo per andare in cucina ma ho sbagliato, scusami>>:- dissi con tono impanicato.
<< tranquilla, anzi, vieni con me che ti mostro dove si trova.>>. Posò la sua chitarra e mi accompagnò verso la cucina, dove mi aiutò anche a versare il succo nei bicchieri. Era gentile e non sembrava quel tipo di ragazzo che ci provava, anzi, era amichevole. Prendemmo i bicchieri e li portammo di la mentre stavano provando. Era vicino a me e i nostri bracci si sfiorarono e, proprio in quel momento, entrarono Adrien e Ninò, il quale incrociò subito il mio sguardo. Mi salutò di fretta, penso perché doveva salutare gli altri e mettersi subito alle prove. Speriamo, anche perché oggi non sento una bella connessione con lui. Ma perché mi preoccupo tanto di questo? Bene, tornai alla realtà e mi concentrai su tutto il resto. Luka cerò di simpatizzare con me, ma non gli davo molta corda, ovviamente sempre restando sempre nei limiti. Ma ancora una volta sentivo degli occhi che mi osservavano, eppure mi guardavo attorno ma nessuno mi fissava. Mentre li guardavo provare e vedere che tutti suonavano, incluso Luka, notavo gli sguardi che mi lanciava. A stento gli sorridevo, giusto per non sembrare scortese. Ovviamente erano sorrisi forzati, almeno spero che si siano notati. Notai che avevano tutti finito di bere, così li raccolsi e li portai in cucina. Poco dopo, mi raggiunse Luka, che anche lui portò il suo bicchiere.
<< scusami Marinette, hai dimenticato questo qui>>:- mi disse Luka mostrandomi il bicchiere.
<< tranquillo, me ne sono dimenticata io>>:- risposi mettendo la mano dietro al capo desolata.
Mi sorrise come per tranquillizzarmi e posò il bicchiere nel lavandino e si affiancò a me. Lui continuava a sorridermi, ma io cercavo di evitare quanto più il suo sguardo. Stavo lavando gli ultimi bicchieri e, proprio mentre lui stava per avvicinarsi per parlare con me, venne Adrien che si intromise.
POV'S ADRIEN
Notai che Marinette non era più nella sala e i bicchieri che erano rimasti sul comodino non c'erano più. Mi girai attorno per vedere se anche il puffo ci fosse ancora, ma nulla, era sparito anche lui. con tutta la tranquillità del mondo, presi il mio bicchiere dalla tastiera e dissi di dover fare una pausa, forse in maniera abbastanza nervosa. Non sapevo come orientarmi, quindi cominciai a girovagare; fino a quando non sentii la voce di Luka provenire da una stanza sulla destra.
<< Marinette scusa, ho dimenticato di darti questo>>:- dissi dispiaciuto. Vidi il volto di Marinette che trovò sollievo non appena mi vide. Ero capitato al momento giusto, spero tanto che non sia capitato nulla. Lei si precipitò verso di me per prendere il bicchiere e lavarlo subito, così che, una volta terminato, ci invitò ad andare dagli altri dove stavano provando. Non so perché ma forse non stavo simpatico al puffo e sinceramente non me ne importava poi tanto, doveva stare lontano da Marinette. Tornati di là, ci riposammo e facemmo alcuni giochi da tavolo e sinceramente mi aiutò molto perché mi aiutò a distrarmi dall'insopportabile presenza di quel puffo. Passata una giornata così, il mio autista passò a prendermi e mi offrii di dare un passaggio ad Alya, Ninò e Marinette. Ma proprio mentre stavamo andando via, sentimmo un forte boato che proveniva dalla barca.
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●\\sei tutto ciò che ho//● #MARICHAT
RomanceMi chiamo Marinette Dupain-chang e sono la super eroina Lady Bug...ogni sera ricevo sempre la visita di un micetto...penso che avrete capito...lui è Chat Noir, il mio compagno di lotta e amico fidato...beh fino a poco.