PROBLEMI IN AMICIZIA

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POV'S ADRIEN
Perché Alya fuggiva dalla stanza degli armadietti?? Marinette? Cosa sarà successo?
Alya aveva uno sguardo molto turbato e, da come si vedeva dalla sua camminata, di sicuro non era dell'umore giusto; Marinette, invece, rincorse Alya preoccupata.
<< hey Ninò, ma cosa è successo?>>:-chiesi a Ninò preoccupato.
<< beh amico in realtà non saprei, sono arrivato qua con te>>:- mi rispose facendo le spallucce.
Magari proverò dopo a capire cosa sia successo, anzi, sicuramente me lo dirà stasera quando le andrò a fare visita, forse sarà meglio.
Entrai in classe con Ninò, ma vidi che Marinette era seduta al suo posto e Alya davanti al mio posto. Guardai Ninò perplesso e, senza dire niente, mi misi accanto a Marinette, senza esitare. Guardai Marinette col viso perso nel vuoto, chissà cosa starà pensando.
Molto probabilmente non si sarà accorta della mia presenza perché non si è ancora voltata. Non sapevo se questo sarebbe stato un ottimo momento per dirle qualcosa o rimanere in silenzio.
Arrivò la professoressa Bustier, quindi fu anche una salvezza. Notò lo scambio di posti ma notò subito anche del perché, quindi non disse nulla per tenere gli animi in pace quella giornata. Finalmente Marinette si girò e l'unica cosa che fece fu quella di sorridermi. Era molto carina quando stava così, ma provavo un dispiacere grandissimo per lei. Eppure devo ancora capire cosa sia successo tra loro due, non le ho mai viste così turbate.

POV'S MARINETTE
Spero di non aver perso la mia migliore amica..
la rincorsi ma lei mi ha urlato di andarmene, così rimasi lì impalata, spiazzata dalle sue parole. Dovevo lasciarla stare, almeno per un po'. Dentro di me sentivo una sensazione di vuoto, di disorientamento e di confusione. Non potevo forzarla, dovevo darle un po' di tempo, anche se avevo paura che spifferasse tutto sul suo blog. Dovevo fidarmi di lei, magari non avrebbe detto nulla. Andai in classe prima di lei, speravo che si sarebbe seduta a fianco a me quando sarebbe entrata, invece senza dire nulla, si è seduta davanti al posto di Adrien. Oh mio dio, ora farà sedere lui accanto a me. Spero che non dicano nulla appena entrino e che non si mettano in mezzo per far scoppiare questa scintilla che da solo tensione tra noi. In effetti, una volta entrati, Ninò si mise accanto a lei, non dicendo più di un semplice "hey Alya" e sorridendole, che lei a mala pena fece; Adrien invece, si sedette accanto a me ma non mi rivolse la parola. Forse vedendomi così ha preferito non dire altro per paura di una mia reazione, ma sentivo il suo sguardo su di me. Una volta che entrò la professoressa Bustier, mi girai verso di lui ma riuscii a rivolgergli solo un sorriso triste. Anche la professoressa, che è molto sensibile ed empatica, notò la tensione che c'era in questa fila, ma non disse nulla e si limitò solo a sorriderci.
Speravo tanto che questa giornata passasse presto, così che sarei tornata a casa a piangere per la disperazione. In effetti è ciò che accadde. Salutai tutti e tornai a casa, dissi ai miei di non disturbarmi perché avevo "molti compiti da fare", anche se mamma aveva capito tutto e preferì lasciarmi sola.
Gettai il mio zaino sulla sedia e mi gettai a peso morto sul letto.
<< sono stupida Tikki, sono davvero una stupida>>:-dissi col viso che affondava nel mio cuscino.
<< vedrai Marinette che ti perdonerà. È la tua migliore amica>>:- cercò di consolarmi la piccola kwami. Ma era inutile, avevo mille preoccupazioni per la testa e questa era quella in più. Avevo paura, dovevo proteggere Parigi, scoprire l'identità di papillon prima che possa arrivare ai miraculous... ed ora ci mancava solo che Alya scoprisse così che io sono Lady bug.
Piansi dalla disperazione, ingrata nel poter agire e nel poter risolvere la situazione. Mi sentivo stanca, i miei occhi cominciarono ad appesantirsi e ad un tratto mi addormentai, trovando pace nel mio sonno.

Non ricordo quanto tempo passò, ma so di aver dormito un bel po' di ore. Mi svegliai nella notte e vidi che attorno a me era tutto spento. Mi alzai e uscii fuori sul terrazzo. Ero ancora presa dal sonno, ma cercai di tranquillizzarmi e di rimanere così ancora per un po' prima di svegliarmi del tutto.
Tirava un venticello fresco ed era così rilassante mentre mi passava accanto al viso che per poco mi lasciai trasportare completamente. Amavo sentire i grilli e non il solito rumore che la gente fa la mattina. Volevo sedermi sulla mia Chaise-longue, ma vidi un gattino che si era appropriato della sedia.
<< principessa, c'è spazio per due qui>>:- disse Chat Noir con una voce profonda e pacata.
Arrossii di colpo e gli chiesi da quanto tempo ci facesse lì. Rispose semplicemente da 5 minuti, proprio quando io sono uscita fuori a prendere una boccata d'aria.
Senza dire nulla, mi sdraiai su di lui e mi abbracciò come se non mi avesse abbracciata da mesi. Il suo calore, benché lo sentissi attraverso la sua tuta, mi faceva stare bene, mi faceva sentire a casa e al sicuro. Lo ringraziai di essere venuto, perché avevo bisogno di attenzioni e anche di stare con qualcuno che mi facesse riprendere.
<< dai dimmi, cosa è successo?>>
<< nulla tranquillo>>:-dissi con tono triste.
<< si ed io sono rosso. Dai racconta, ti ascolto, sono qui per questo>>:- disse mentre mi passò una mano sul viso.
<< beh, ecco vedi, non sono stata sincera con Alya e lei lo ha scoperto e si è arrabbiata. Purtroppo non posso dirti su cosa, ma l'ho fatto per lei perché ci tengo e non posso...non posso deluderla>>:- dissi singhiozzando. Chat non disse nulla, ma mi asciugò le lacrime con le sue mani e mi abbracciò.
<<tranquilla>>-mi disse sussurrando nell'orecchio-<< vedrai che farete pace. Prova a scriverle una lettera di scuse, ma non ora, magari prova a far passare la giornata di domani e vedi lei come si comporta>>:- mi suggerì Chat.
<<buona idea, magari domani le scriverò qualcosa>>-gli dissi sorridendo-<<grazie chat, non saprei come fare senza di te>>.
Lui mi sorrise e mi diede un bacio ed io tornai a stendermi su di lui, mentre insieme guardammo questa notte piena di stelle.

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