DECISIONE

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POV'S ALYA

Mi svegliai prima di Marinette, pensai di andarle vicino e di farle uno scherzo, ma quando mi avvicinai a lei, vidi che il suo volto era triste e gli occhi erano leggermente arrossati.

Mi preoccupai e pensai subito che forse abbia avuto a che fare con qualcosa di personale; quindi scartai l'idea di farle lo scherzo, non so nemmeno come avrebbe potuto reagire. Andai giù in cucina e le preparai una bella tisana alla nocciola e vaniglia e dei buonissimi pancake da mangiare insieme. Volevo molto bene a Marinette e ormai la considero come una sorella e non voglio che soffra. Salì sopra e posai il tutto sulla sua scrivania.

<< Marinette! Marinette, sveglia amica mia è arrivato il servizio in camera >>:- le dissi con dolcezza ridacchiando. Piano piano si svegliò e, sbadigliando, mi chiese che ore fossero e notò subito la colazione sulla sua scrivania e ringraziandomi, mi diceva che non avrei dovuto scomodarmi e che ci avrebbe pensato lei. Le risposi semplicemente che non doveva preoccuparsi e che avevo notato che non era in gran forma. Marinette rimase a fissare il pavimento in modo assente, come se fosse assorta nei suoi pensieri. Cercai di riportarla alla realtà chiamandola più volte, ma solo dopo la terza volta notò il mio insistere. Mi guardò e mi fece un sorriso, ma subito dopo scoppiò in lacrime. Mi fiondai accanto a lei peer abbracciarla e consolarla il più possibile. Perché stava così male? cosa le era accaduto?.
Aspettai che si riprendesse un po' dal suo pianto; e una volta fatto, le chiesi con discrezione cosa ci fosse che non andasse. Lei singhiozzando, mi raccontò che la sera prima lei e Chat Noir avevano avuto una discussione perché è diventato geloso. Eppure ora un dubbio mi sta sorgendo: anche Adrien aveva degli atteggiamenti strani, cosa che anche Ninò aveva notato. Quando Luka provava ad avvicinarsi a Marinette, puntualmente anche lui si intrometteva. Forse la mia teoria sul fatto che entrami siano la stessa persona si sta concretizzando, ma dall'altra sarà anche Adrien innamorato di Marinette? Questo ora non faceva altro che confondermi, anche se ora il mio unico obbiettivo era quello di concentrarmi su Marinette.

<< dai amica mia, vedrai che risolverete >>:- cercai di rassicurarla.

<< non lo so e non credo. Sto troppo male Alya, mi rende felice e non saprei davvero come fare >>:- disse disperandosi.

<< in tal caso, troverai qualcuno che ti ami davvero. Marinette, la vita va avanti e sappi che se dovesse accadere, non è stata colpa tua, forse, semplicemente, non era quello giusto. Ora asciugati le lacrime, non voglio che stai male; anzi, guarda, ti ho preparato qualcosa. >>:- le dissi porgendole fiera il mio lavoro di cucina. Marinette sorrise e finalmente, prese la forchetta e cominciò a mangiare e nel frattempo, continuava a sorridere e a parlare di altro almeno per distrarsi.

POV'S ADRIEN

Beh, mi svegliai, questa cosa è certa, ma almeno avrei voluto non essere qui. Mi sveglio da solo nella mia gigantesca stanza, con Plagg che dorme ancora in un sonno profondo. Mi alzai e andai davanti alla scrivania, dove l'unica cosa che mi consolava era il volto di mia madre sul monitor del mio computer.

<< quanto vorrei che fossi qui mamma, vorrei tanto un consiglio da te >>:- dissi tristemente. Come ogni mattina, sento bussare alla porta con leggeri colpetti.

<< si Natalie arrivo >>:- risposi seccato. Ormai non c'era nemmeno più il bisogno che parlasse, anche perché è un abitudine. Mi vestì e andai giù per mangiare la mia colazione. Natalie a fianco a me che come al solito mi ricordava dei miei impegni giornalieri, era ormai una seccatura, nulla di assolutamente nuovo. Volevo fingermi malato e rimanere a casa per poter riflettere e pensare come dovrei comportarmi con Marinette. Ero confuso, non sapevo pendere una decisione del genere, avevo paura che se un giorno lei avesse scoperto chi sono, probabilmente si sarebbe arrabbiata e mi avrebbe lasciato. Perciò, secondo me, l'unica decisione più saggia da fare, era quella di chiudere la nostra relazione. Le spiegherò il motivo e spero che capisca, spero tanto che non mi odierà per questo, anche perché io non riuscivo a sopportare ancora per molto questa situazione. Doveva vivere la sua vita, dovevo renderla libera. Però non ci riuscivo, ma dovevo farlo.

A malincuore, mangiai la mia colazione e me ne tornai in camera per prepararmi ai soliti impegni della mia vita figlio di uno stilista famoso.

POV'S MARINETTE

Menomale che c'era Alya qui con me, altrimenti non saprei davvero come fare senza lei.

Bastava poco purchè mi strappasse un sorriso, e anzi, ha fatto un gesto molto carino. Li mangiai con gusto, non sapevo che sapesse cucinare così bene.

<< sai Alya potrei assumerti come pasticciera >>:- dissi ridacchiando. Alya arrossì e mi diede della esagerata, ma potrei farlo davvero, magari con un po' di impegno e insegnamento. Una volta terminata la colazione, andai a posare tutto in cucina e lavai ciò che avevamo utilizzato. Chissà Chat Noir nella vita reale che tipo di persona sia. Forse è un cantante, forse un astronauta, addirittura un qualcuno di importante. Chi lo sa, ma ciò mi incuriosisce; ma dall'altra, spero tanto che non mi lasci, che possiamo risolvere e spero che possiamo restare assieme. Non importa chi c'è sotto quella maschera, io amerò comunque questo ragazzo. Volevo pensare positivo, come mi aveva detto Alya, anche perché non credo che arriverebbe a tanto, abbiamo solo litigato per una questione di poco conto; ed è per questo che sono certa che chiariremo e torneremo più uniti di prima.

Il fatto di rischiare mi metteva ansia ma allo stesso tempo mi metteva un brivido, un ebrezza di sfida e curiosità. In effetti, spero tanto che non ci rimanga male nel sapere che io sono Lady Bug un momento, perché dovrebbe? beh forse perché non sono un granchè ma no, cioè lo spero. Feci un respiro di sollievo e tornai sopra da Alya, vedendo cosa ci sarà per il resto della giornta.

●\\sei tutto ciò che ho//● #MARICHAT Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora