7. Ripicche

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Falco si svegliò più incazzato del solito quella mattina.
Non riusciva a capirne il motivo ma la rivelazione di Demetri del giorno precedente lo aveva sconvolto. Com'era possibile che un nerd come lui fosse uscito con la ragazza più popolare della scuola? Doveva assolutamente scoprire cosa ci fosse dietro a tutta quella storia.
Indossò una felpa rossa e nera, in tinta con i suoi capelli, e un paio di jeans neri strappati. Prese lo zaino e si diresse a passo deciso verso la scuola.
Varcato l'ingresso, vide Moon accanto agli armadietti e decise di andare a salutarla.
Dopo la festa in piscina lei aveva provato più volte a contattarlo per chiedergli spiegazioni, ma lui si era sempre fatto negare.
Ma dopo neanche un passo le si avvicinò Yas che teneva per mano, nientemeno che quel nerd sfigato di Demetri.
Quel giorno indossava un fastidiosissimo maglioncino azzurro a righe blu.
Falco si arrestò bruscamente, non riusciva a credere ai suoi occhi. Non aveva mentito, quei due uscivano davvero insieme. Un'ondata di rabbia lo travolse, era pronto a spaccare qualcosa, serrò il pugno con forza e iniziò a digrignare i denti.
< Ehi amico, da quando il nerd è salito di livello?> Chiese Alitosi che nel frattempo si era avvicinato insieme a Miguel.

< Che diamine ne so Alitosi, e stai un po' zitto > ringhiò Eli, sul punto di esplodere.
< Quello non è il mio nome! > Urlò Mitch andandogli ad una spanna dal viso.
< E cosa avresti intenzione di farmi, Alitosi? > Lo provò Falco fissandolo nelle iridi.
< Basta ragazzi! Alit- ehm... Mitch vai a farti un giro > si intromise Miguel evitando l'ennesima rissa.
Dopo che il ragazzo si fu allontanato, prese Falco per le spalle e lo portò verso l'aula di letteratura.
< Allora amico, che succede? > Chiese sinceramente preoccupato.
< Non lo so, è un periodo un po' così. Non riesco ad allenarmi quanto vorrei e la cosa mi stressa, immagino > mentí Eli per l'ennesima volta.
Non riusciva a farne a meno, ma come poteva parlare con il suo amico, quando neanche lui sapeva cosa gli stava succedendo?
Spostò lo sguardo verso gli armadietti vicino cui si trovavano Moon e gli altri e notò che Demetri lo stava fissando. Appena incrociarono gli sguardi, il corvino tornò subito a chiacchierare con Yas.
Falco allora fece un cenno del capo verso di loro e domandò a Miguel:
< Tu per caso sai come ha fatto? >.
Miguel seguì il suo sguardo e sorrise gentilmente.
< Sam mi ha raccontato solamente che dopo la festa in piscina, Yasmine gli ha chiesto di uscire e be'... Direi che è andata bene! > Rispose dandogli una spallata amichevole.

Anche troppo. Pensò Eli fra sé e sé.
Cercando di scrollarsi di dosso quei pensieri si immerse nelle lezioni, era la prima volta dopo tanto tempo che seguì veramente e si accorse di aver perso un bel po' di programma negli ultimi due mesi.

Alle 15.30 suonò la campanella che mise fine a tutte le sue torture e, come se avesse avuto dei tizzoni ardenti sopra la sedia, si alzò di scatto e si diresse all'uscita. Qui ovviamente trovò la nuova coppia più chiacchierata della scuola, mano nella mano, che si avviava sul vialetto.
Lo stronzo che era in lui prese il sopravvento, lì raggiunse a passo di carica e tirò una violenta spallata a Demetri.
< Scusa Nerd, non ti avevo visto > lo sbeffeggiò superandolo. Non aveva alcuna voglia di vedere la biondina consolarlo.
Era quasi arrivato a casa che si sentì tirare per il cappuccio.
Sì girò pronto a reagire ma notò che il suo aggressore era solo Demetri. Un Demetri molto incazzato, certo, ma niente che non avrebbe potuto gestire.

< E adesso che vuoi? > Domandò Falco massaggiandosi le tempie. Probabilmente non avrebbe dovuto tirargli quella spallata, se solo avesse saputo che lo avrebbe portato alla milionesima scenata, non lo avrebbe mai fatto.
< Che. Cazzo. Di. Problema. Hai. > Disse furioso Demetri spintonandolo ad ogni parola.
Falco sorrise e lasciò cadere lo zaino per terra. Bene, se voleva uno scontro, chi era lui per impedirlo?
< Sei ripetitivo sfigato > rispose accompagnando le sue parole con un bel pugno nello stomaco che lasciò il ragazzo senza fiato.
Demetri boccheggiò qualche secondo e poi si rialzò con uno sguardo ancora più determinato di prima.
< Io non sono un tuo nemico, Eli! > Urlò con le lacrime agli occhi.
Quella frase lo spiazzò. Lui era bravo a fare a pugni, non a parlare. E Demetri voleva sempre parlare, parlare dei sentimenti, parlare dei loro interessi.
< Allora stammi lontano! > Gridò Falco in mancanza di altre argomentazioni.
< Sei tu che mi giri sempre intorno! Ho anche iniziato a vedere Yas per non pensare più a te! > Esclamò disperato Demetri. Non appena si accorse di quello che aveva detto, si tappò la bocca con le mani, fece qualche passo indietro e corse dentro casa.

Eli si accovacciò per terra, stremato. Effettivamente Demetri aveva ragione, era sempre stato lui a tormentarlo, a cercarlo. Alla fine lo aveva anche baciato pensando di fargli uno scherzo e invece quello scherzo si era trasformato in una rivelazione. Falco si era accorto di provare qualcosa per il suo amico di infanzia e il fatto che lui sembrava volerlo ricambiare lo aveva spaventato a morte, facendolo chiudere nuovamente nel suo guscio e spingendolo tra le braccia di quella biondina.
Come poteva risolvere? Cosa avrebbe dovuto fare?

Hawk x Demetri // Cobra KaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora