11. Confessioni

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Il mattino seguente Demetri venne svegliato da un urlo agghiacciante.
< Tu... Voi... Eli cosa state facendo? > Blaterò la madre di Falco letteralmente scioccata dalla scena che le si parava davanti.
Demetri ancora assonnato cercò di concentrarsi per capire in che universo si trovasse e quando si ricordò di essersi addormentato dopo il sesso, dopo quel meraviglioso e stupendo sesso, sbiancò.
Spintonò Falco che stava ancora dormendo alla grande, quando l'amico si svegliò, per poco non cadde dal letto.
< Mamma! Che ci fai già qui!? > Chiese con una nota di disperazione nella voce.
Notando Demetri accanto a lui, mezzo svestito aggiunse < non è come sembra! >.
Demetri si sentì mortificato da quelle parole, ma provando a essere onesto, non sapeva proprio come avrebbe reagito se al posto della madre di Falco ci fosse stata la sua.
< Demetri, vestiti e vai via. Eli, dobbiamo parlare > disse glacialmente la donna prima di chiudersi la porta alle spalle.
Demetri provò a poggiare una mano sulla spalla dell'amico ma ci ripensó subito dopo.
Balzò giù dal letto e si vestì in fretta e furia. Prima di uscire dalla camera si voltò verso Falco che guardava nel nulla, come un guscio vuoto.

Demetri sospirò sconfortato, avrebbe voluto fare di più, ma non voleva neanche rompere quello strano equilibrio che si era creato fra di loro la sera prima, così lo salutò con un flebile "ciao" e si avviò a casa sua.
Per il breve tragitto che separava le due abitazioni, si maledisse. Perché diamine si era addormentato? Ovviamente non era stata una cosa voluta, però per colpa di quella sua disattenzione aveva appena rovinato tutto.
Falco era sempre stato molto insicuro, a causa del suo aspetto, a causa del Cobra Kai che gli aveva fatto il lavaggio del cervello e gli aveva fatto combattere la paura con altra paura. Mentre adesso, che era riuscito finalmente a fare breccia, anche se in minima parte, nella sua anima, era già andato tutto a monte. Sicuramente sua madre adesso gli stava dicendo quanto fosse delusa da lui, dal suo comportamento e che non avrebbero più dovuto rivedersi.
Demetri si sentì morire a quel pensiero e una lacrima gli solcò la guancia.
< Tesoro dove sei stato?! > Chiese sua mamma vedendolo rientrare.
< Oddio amore, tutto bene? Perché piangi? Ti hanno fatto del male? > Chiese dolcemente andandogli incontro e abbracciandolo forte.
Demetri a quel punto crollò e scoppiò a piangere, stanco di tutto quello che aveva passato negli ultimi mesi.

Quando si fu ripreso quel tanto che bastava per spiccicare parola chiese a sua madre se potevano parlare.
Così si sedettero sul divano e dopo che lei gli preparó una camomilla per tranquillizzarlo, lui iniziò a vomitarle addosso tutto quello che aveva subito e provato nell'ultimo periodo.
Gli raccontò del Cobra Kai che aveva risucchiato i suoi amici facendoli diventare dei bulli senza pietà, gli raccontò che per questo lui ed Eli avevano smesso di frequentarsi come prima e infine le disse la cosa più difficile di tutte ma che non riusciva più a tenersi dentro, non dopo quella notte.
< Mamma io... Credo di essere gay > sputò tutto d'un fiato continuando a fissare la tazza che stringeva tra le mani tremanti.
Sua madre lo guardò per qualche secondo, poi appoggiò le mani sulle sue, costringendolo ad alzare lo sguardo e gli sorrise dolcemente.
< Oh amore mio e che problema c'è? Pensavi forse che non ti avrei voluto bene come adesso? > Chiese un attimo prima di stringerlo a sé.
Demetri ricambiò l'abbraccio e iniziò nuovamente a piangere, questa volta per la felicità. Il peso che aveva iniziato ad opprimerlo dalla prima volta che Falco lo aveva baciato per scherzo, iniziò ad alleviarsi.

< Ti voglio bene > riuscì a dirle fra un singhiozzo e l'altro.
< Ti voglio bene anche io tesoro. Non dubitare mai di questo e sappi che io sarò sempre dalla tua parte, qualunque cosa accada > lo confortó ancora la madre stringendolo forte.
< Sei la mamma migliore del mondo > le rispose Demetri accennando un debole sorriso.
< Be', visto che mi hai onorato con questo nuovo titolo non posso che farti spaghetti al pomodoro con polpette per pranzo! > Scherzò lei per tirarlo su di morale.
< Sarebbe perfetto... Grazie > rispose il corvino, grato per aver ricevuto una madre del genere.
Le due ore successive prima del pranzo le passarono a parlare come non facevano da anni e Demetri si rese conto quanto gli fosse mancato potersi sfogare liberamente con qualcuno senza aver paura di essere giudicato.
Così alla fine gli raccontò di Eli e sua madre gli disse che se era veramente destino, niente e nessuno lo avrebbe potuti tenere lontano.
La cosa lo fece sorridere perché nel pomeriggio gli arrivò un messaggio proprio dall'amico con scritto "devo parlarti". Che in un altro momento lo avrebbe mandato nel panico più totale, ma dopo un'intera giornata di psicanalisi della madre, gli fece solamente pensare "se davvero dovrà essere sarà, senza alcuna forzatura" e con quel pensiero in testa fissò con l'amico l'indomani dopo scuola al chioschetto dei Tacos lì vicino.

Hawk x Demetri // Cobra KaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora