Una goccia caduta nel vuoto

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Mi spingo e mi lascio cadere
e d'improvviso mi trovo inghiottito,
schiena che affonda;
lascio alle spalle un tonfo
profondo.

Vedo raggi che increspano il viso marino
mentre banchi di lische mi nuotano
intorno.
Vedo bolle d'aria non mie, levarsi,
creare spuma di mandrie ruggenti
lasciando sul fondo il silenzio
moribondo.
Vedo roccie erose dalle correnti,
nascondere la vita in piccoli
anfratti.
Vedo relitti ben preservati dal muschio
ospitare vecchi fantasmi
che m'invitano ad accostarmi.

Qualche parola con due o sette beoni;
mi riempiono il boccale come amici
lontani e man mano che lo sguardo
s'offusca
ottengo la pace del mondo sommerso,
rumoroso in vita più d'un cielo
coperto.

2 giugno 2023
ore 12:03

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