Mi hai regalato una matita
quando neanche sapevo
cosa fosse disegnare.
Mi hai guidato il polso
dolcemente, ma tenacemente
fin quando non ho imparato
le prime forme.
Da lì in poi, prima il cerchio
segue il quadrato, l'ovale...
la prima mano, il primo viso
il primo umano.Poi ho posato la matita,
ormai troppo piccola
e ho preso la penna.
Ho scritto di te, in mille modi
diversi, nascondendoti
tra le sillabe di ogni parola
e pregando silenziosamente
nello scorrere del fiume
di vedere il tuo riflesso
gioire di vita e donarti
le ali.Ora che ti vedo spiccare il volo,
sento dentro di me una gioia
rinnovata ed anche se non potrò
più seguire il tuo viaggio,
rimane con me
la bellezza del tuo ricordo.20 giugno 2023
ore 09:49
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Parole di Conforto
PoetryA volte il dolore è così tanto inevitabile che viene quasi da chiedersi se i pochi attimi di gioia non siano solo una fantasia costruita ad arte per poter tirare avanti un giorno, un secondo in più. In questa raccolta troverete molte "lagne" di un n...