Ciao a tutti <3
Dato che è passato un bel po' di tempo dall'ultimo aggiornamento, vi consiglio caldamente di dare un'occhiata al capitolo precedente (la parte del dialogo tra May ed Egor, in cui si accenna alla missione che leggerete in questo capitolo).
Inoltre, se volete un ripasso degli ultimi eventi, trovate un riassunto all'inizio dello scorso capitolo.
Per qualsiasi dubbio, non esitate a scrivermi un commento o un messaggio!Buona lettura ♥️
Ostoženka, centro di Mosca, 29 novembre 2019
La nuova sede dell'agenzia immobiliare di Lukyan Sidorov era situata nel centro storico della capitale russa, per la precisione nel quartiere Ostoženka, considerato uno dei più lussuosi e costosi al mondo. In effetti, i prezzi degli edifici lì erano esorbitanti, e la maggior parte era di proprietà del nemico d'affari di Egor.
Mi venne riferito che Sidorov era un uomo tanto ricco quanto idealista, che credeva nella giustizia e disprezzava ogni forma di criminalità organizzata. Durante quella missione avremmo dovuto prestare più attenzione del solito e mimetizzarci bene tra gli invitati, per non rischiare di finire in un'imboscata della polizia, motivo per cui Egor ci aveva impedito di commettere carneficine e omicidi non necessari.
Veramente un peccato.
Boris, l'autista personale di Egor, parcheggiò la limousine in mezzo ad altre vetture sfarzose e in seguito mi aprì la portiera. Appoggiai i tacchi delle scarpe sul vialetto piastrellato e l'aria gelida di fine novembre mi graffiò il viso; mi strinsi nella giacca leggera del tailleur rosso. Affiancata da Isidora, la novellina esperta di hackeraggio che sarebbe stata la mia partner in quell'impresa, mi incamminai verso l'entrata della sede dell'agenzia.
Sidorov si era trasferito con la sua attività in un maestoso grattacielo in stile postmoderno, collocato sulla Ulitsa Ostoženka, la via principale del quartiere omonimo. Tutt'intorno brillavano le insegne di hotel di lusso e ristoranti stellati, che si riflettevano sulle vetrine delle boutique di alta sartoria. Per qualcuno abituato a vivere nel degrado e nella povertà del Ghetto, quello era un universo parallelo.
Ci mescolammo alla folla di ospiti vestiti in abiti eleganti ed esibimmo il nostro invito ufficiale all'ingresso. Il buttafuori lo studiò rapidamente, poi ci acconsentì di accedere all'evento e ci augurò una buona serata. Io e Isidora utilizzammo l'ascensore per salire all'ultimo piano del palazzo, dove si stava svolgendo il ricevimento per l'inaugurazione. Ci ritrovammo in una sala ampia e gremita di persone, allestita con decorazioni sontuose, un banchetto colmo di antipasti tipici russi e persino un quartetto d'archi che suonava in un angolo, colorando l'atmosfera con una melodia dolce.
«Sidorov non ha proprio badato a spese» osservò Isidora, lasciando vagare lo sguardo da un dettaglio all'altro. La ragazza indossava un semplice abito verde smeraldo, che riprendeva la sfumatura delle sue iridi cristalline. I capelli biondi e corti erano ornati da un fermaglio di perle, scintillante come il girocollo e i bracciali ai polsi. «Dobbiamo disattivare le videocamere e scoprire dove si trovano gli archivi.»
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Il Ghetto Zaffiro
Romans• Dark romance • Mafia • Azione Tra le abitazioni decadenti e le strade buie del Ghetto Zaffiro, quartiere malfamato di Mosca, si erge la fortezza di Egor Bayan, uno dei capi mafiosi più potenti della Russia. Nessuno osa avvicinarsi a Villa Zaffiro...