Pancakes?

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Nella notte mi svegliai di sopr'assalto. Mi sedetti sul letto e iniziai a respirare pesantemente.
Strinsi la mano di Tom, accanto a me, che si svegliò subito.
Non riuscivo a parlare, Tom chiamò gli altri, che mi presero un bicchiere d'acqua.
Ma quando lo bevvi, mi sentii meglio.
Così mi calmai un po', anche se tremavo dalla paura.
Gli altri si assicurarono fosse tutto ok, e mi lasciarono dell'acqua fredda sul comodino.
Poi se ne andarono a dormire.
"Mi hai fatto prendere un colpo, piccola.." disse Tom con le lacrime agli occhi.
Io gli sorrisi, dandogli un bacio.
"No... non piangere Tom, va tutto bene ora" dissi, accarezzandogli le guancie.
"Jolene... non lasciarmi mai... ti prego."
"Non lo farò, mai."

Lui faceva fatica ad addormentarsi, così restammo svegli.
Diventarono presto le 10, Bill ci chiamò dal piano di sotto, e noi ci fiondammo in cucina.
"Cazzo... non dinuovo.." disse Tom sentendo l'odore dei pancake.
"Tom, i miei pancake sono buonissimi, lasciami stare" disse Bill continuando a cucinare.
Tom mi guardò infastidito, poi mi baciò e si sedette a tavola, di mal umore.
E dopo qualche minuto Bill ci impiattò i pancake.
Georg e Gustav stavano ancora dormendo, così in cucina eravamo solo noi tre.
"Bill fai qualcos'altro, non li voglio." disse Tom, quasi vomitando solo all'odore.
"Senti, alza il culo e preparati qualcosa, se non lo vuoi." rispose Bill, gustando i suoi pancakes.
Io presi la nutella e zucchero a velo, mettendoli sopra ai pancake.
E quando li mangiai, non erano così male come sembravano!
"Che ne pensi tu Jone?"
"Sono buoni! Io me li mangio, se tu non li vuoi Tom" dissi, prendendo il suo piatto.
"Va bene, allora penso che andrò a prendere qualcosa al bar."
"Dai ti cucino qualcosa io, non andare al bar"
"Allora sí cazzo! Fammi assaggiare un po' di ricette italiane."
Io mi misi a ridere, annuendo.
"Oggi allora cucini tu?" chiese Bill a me.
"Va bene, tanto mi piace farlo." risposi.
Tom si alzò e stiracchiò, per poi andare al bagno.
Bill si sedette vicino a me, sorridendomi.
"Non vedo l'ora di andare al tour!" esclamai io.
"Fidati, tu sei il futuro del nostro gruppo."

Continuammo a parlare, mentre arrivarono anche Georg e Gustav.
"Buongiorn- Cazzo non dinuovo!" disse Georg, guardando i pancake

"Che avete contro i miei pancake?! A lei le piacciono!"

Loro iniziarono a litigare, ovviamente per scherzo, mentre io e Gustav ridevamo.
"Ora tutti voi vi sedete e mangiate!" dissi io fermando il sovrasto di voci tra i due ragazzi.
"Ma a me non-"
"Mangia!" dissi io.
Tutti ci sedemmo e, dopo aver fatto la colazione, iniziarono a parlare di un concerto
"Cazzo, abbiamo un concerto?" dissi io
"Io neanche lo ricordavo" continuò Tom

"Sí! Tra una settimana. Quindi meglio se vi allenate, tutti voi."
"Va bene, capitano" disse Georg.

-SKIP TIME DI UNA SETTIMANA- (ofc)

Quella mattina eravamo tutti così ansiosi ed eccitati del concerto.
Io svegliai Tom, che sembrava fosse morto.
"5 minut-"
"ABBIAMO IL CONCERTO OGGI!!"
"Oh... vero.." disse lui, con la voce assonnata.

Facemmo colazione e passammo il pomeriggio ad esercitarci, poi arrivò la sera e tutti stavamo davvero impazzendo.
Il concerto doveva iniziare all'una di notte, ed erano soltanto le 7.

Ci iniziammo a preparare:

Ci iniziammo a preparare:

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