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Be: aprì gli occhi
Le sue mani mi scossero e provai a guardare Benjamin che però era ancora un pallino sfuocato.
M: Ben
Be: che cazzo pensavi di fare
M: dove sono
Be: sei nel mio salotto
Mi alzai e barcollai ma per fortuna rimasi in piedi, stavo riacquistando la vista pian piano. Dedussi dal silenzio che la madre del ragazzo doveva essere al lavoro. Provai un test della vista e addirittura tornai a leggere le lancette dell'orologio in cucina.
Mi buttai sul divano bagnando i sedili ma Benjamin non si oppose ma anzi, su sedette vicino al mia testa. Mi prese per il busto e portò la mia testa sulle sue gambe.
Be: cos'è successo
M: niente
Be: fanculo Mati tu stavi per annagare. Se non ci fossi stato io ?
M: il mio destino probabilmente non era quello di morire oggi
Be: non dire cazzate e spiegami. È per tua madre?
M: non del tutto
Be: parla
M: no
Be: resti qui finché non parli
M: non puoi costringermi se non me la sento
Be: beh Mati tu ti stavi per ammazzare prima quindi vorrei sapere perché così che non ricapita
M: non succederà è stato solo un attimo di debolezza
Be: parla
M: io non devo dire assolutamente niente a te
Non soddisfatto della mia risposta mi prese di peso e mi portò nella sua camera e mi ci chiuse dentro. Iniziai a sbattere i pugni sulla porta ma non ottenni risposta. Non sapendo che fare mi sdraiai sul letto e mi addormentai subito.

Chissà quanto avevo dormito. Aprì gli occhi e stavo per alzarmi quando mi resi conto di essere intrappolata tra le braccia di Benjamin.
M: leva ste manacce
Be: cosa?
Chiese lui ancora addormentato. Io provai a cogliere l'occasione per fuggire. Ma appena arrivai alla porta mi accorsi che l'aveva chiusa a chiave. Battei un pugno e mi voltai di nuovo verso il letto. Ma Benjamin? Dov'era finito. Tornai di nuovo a guardare la porta e quando mi rigirai venni intrappolata da due braccia.
Be: pensavi fossi così stupido?
M: che cazzo vuoi da me
Be: risposte
M: ti ho già detto di no
Be: e io ti ho detto che finché non parli io non ti lascio andare
M: e gli altri? Laurel si incazza
Be: le ho detto che sei da me
M: bastardo
Si avvicinò, ero a disagio intrappolata con la schiena al muro ma al momento non avevo il controllo della situazione.
M: va bene io parlo ma tu non lo dirai ad anima vita sono stata chiara?

l'estate nei miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora