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POV MATILDA
Mancava mezz'ora alla mia uscita così iniziai a prepararmi. Non sapevo come Benjamin avrebbe reagito.

Poi lasciai i capelli mossi al vento, che non c'era ma dettagli insignificanti

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Poi lasciai i capelli mossi al vento, che non c'era ma dettagli insignificanti. Uscì dal retro cinque minuti prima delle otto e arrivai in piazza dove andai nel punto di ritrovo.
Ogni tanto guardavo l'ora. Forse Jeremiah mi aveva preso per il culo e nessuno sarebbe arrivato. Però non sembrava il tipo da fare cose del genere.
Je: Mati
M: oh ciao Jer
Je: vieni con me
Mi accompagnò davanti alla fontana in centro alla piazza Maggiore e mi disse di attendere lì.

POV BENJAMIN
Jeremiah dopo pochi minuti tornò e senza dire niente mi trascinò verso la fontana. Una ragazza voltata di spalle guardava l'acqua.
Be- fa che sia lei
Pensai. Quando fummo a una decina di metri di distanza Jer le toccò la spalla e lei si voltò.
M: ciao Ben
Be: Mati che bello stavi facendo qualcosa?
M: stavo aspettando Jer
Be: io e lui andiamo in un locale
M: davvero?
Je: in realtà voi due andate fuori a cena
Lo guardai e senza farmi notare da lei gli feci l'occhiolino. Finalmente un vero appuntamento con lei, sempre se avesse accettato.
Be: se lei è d'accordo...
Je: non chiederlo a me. Io vi lascio qua e andate da Egidio che gli ho dato un tavolo a nome mio. A dopo innamorati
Lui se ne andò e tornai a fissare Matilda che splendeva.
Be: quindi a te va?
M: si
Be: figo, andiamo allora?
M: oh certo ho una fame
Be: tu hai sempre fame
Dissi dopo averle messo un braccio attorno alle spalle e vidi con piacere che non si sottrasse al mio tocco.

POV MATILDA
Aveva davvero accettato di venire con me a cena. Sapeva quanto amavo la pizza e non riuscivo più a trattenere la gioia che sprizzava da ogni mio poro. Parlai per tutti i duecento metri di camminata per arrivare alla pizzeria.
M: sei sicuro che non ti dà fastidio? Dico del fatto che parlo tanto
Be: mi piace ascoltarti
M: ma io ti sposo
Lo baciai scherzosamente sulla guancia anche se, non avevo dimenticato il nostro bacio in ospedale. Volevo parlargliene e attesi quando fummo seduti al tavolo e dopo che ordinammo.
M: senti ma per la roba in ospedale
Be: cosa?
M: dai sai cosa intendo
Be: il bacio?
M: si
Be: cosa vuoi sapere?
M: figa non è un interrogatorio solo per capire cos'era per te quello
Non mi rispose. Mi rendevo conto di quanto fosse in imbarazzo così cambiai argomento e finalmente arrivarono anche le pizze.

l'estate nei miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora