22

181 6 0
                                        

Mi alzai di nuovo e andai al bagno. Guardandomi nello specchio notai che ero ancora in costume.
M: oh merda
Be: CHE SUCCEDE?
urlò Benjamin dal letto.
M: sono ancora in costume
Be: aspetta arrivo
Lo vidi entrare nel bagno porgendomi dei vestiti che indossai subito e sentii il profumo che portava sempre.

M: sono ancora in costumeBe: aspetta arrivoLo vidi entrare nel bagno porgendomi dei vestiti che indossai subito e sentii il profumo che portava sempre

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Nonostante non gli avessi perdonato le foto gli ero grata, per tutto quello che aveva fatto per me. Nessuno si era mai preso cura di me in quel modo. Mi sdraiai di fianco a lui.
M: grazie
Be: per cosa
M: Oggi
Be: dovevo farmi perdonare da te. Posso accompagnarti al ballo ora?
M: scusa? Tu hai fatto tutto questo solo per il ballo
Be: non...
Avevo sentito abbastanza quindi mi alzai e uscii dalla porta che Benjamin aveva aperto. Come potevo essere stata tanto stupida da aver creduto di poter essere importante per lui?
Non piangevo eppure sentivo un vuoto dentro. Era completamente buio e andai a memoria per rientrare in casa.
Ma come potevo scordarmi della mia leggendaria sfortuna? La stanchezza probabilmente affuscava la memoria per cui dimenticai la fossa tra la casa dei Fisher e quella di Benjamin.
Sentii la terra scivolare e mi ricordai troppo tardi del terreno paludoso attorno al fosso. In pratica una spaccatura nel terreno.

Sentii il vuoto sotto di me e provai un dolore, tanto dolore soprattutto quando sbattei la testa contro una roccia

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sentii il vuoto sotto di me e provai un dolore, tanto dolore soprattutto quando sbattei la testa contro una roccia. Realizzai di essere rimasta bloccata nella spazzatura e provai a issarmi fuori da essa.
Le braccia mi tremavano e nonostante il buio sentivo il mio sangue scorrere sul collo e scendere. Attesi per quella che mi sembrò un'eternità ma nessuno venne a salvarmi e dopo molto persi i sensi. Forse a causa della botta o per il troppo sangue perso.

Pov Jeremiah
Matilda era da Benjamin e chissà cosa stavano facendo. Mi svegliai all'alba dopo un incubo su lei e l'amico a letto.
Je: cazzo
Scesi e provai a fare colazione. Provai a cercarla in casa nella speranza fosse tornata ma niente. Matilda doveva tornare a chiarire con sua madre e quindi andai a citofonare a Benjamin. Pregai perché non stessero scopando, non ci tenevo a vederli.
Lui però mi aprì quasi subito ed era vestito. Probabilmente lo svegliai io perché mi squadrò con aria decisamente arrabbiata.
Be: jer che ci fai qua
Je: mi serve Mati
Be: e già da voi
Je: che cazzo dici? In casa mia non c'è
Be: sappi che se ne è andata ieri alle 3 di notte si è incazzata ed è uscita per tornare da voi
Je: però guarda che da noi non è arrivato nessuno
Be: merda
Corremmo fuori in giardino e iniziai a chiamare Matilda a gran voce. Finché Benjamin non richiamò la mia attenzione.

l'estate nei miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora