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Pov Matilda
Sentivo caldo e questo poteva significare solo due cose: o ero ancora nella fossa sotto al sole. Oppure da qualche parte senza ventilatore in piena estate.
Quando però aprii gli occhi mi ritrovai in una stanza illuminata solo dalla luce proveniente dal corridoio.
Mi guardai intorno e vidi una flebo attaccata al dorso della mia mano. Con cautela provai a tirarmi a sedere. Solo che presi al volo il lenzuolo quando mi resi conto di indossare solo le mutande.
M: oh cazzo
Qualcuno era in quello stanzino con me, perché appena parlai si alzò e venne di fianco a me sul letto.
M: potresti allontanarti
Be: sei sveglia
M: fantastico ancora tu. Vattene che non ho niente addosso
Be: lo so i medici me l'hanno detto
M: e ora che faccio?
Be: aspetta ti do la mia maglietta e poi chiedo a jer di portarti dei vestiti
M: grazie
Si tolse la maglietta e me la porse. Io gli feci cenno di voltarsi e quando fui sicura la indossai velocemente.
M: fatto puoi girarti
Lo vidi avvicinarsi alla sponda del letto e chinarsi pericolosamente verso di me. Lo guardavo stranita e non riuscivo a muovere un muscolo. Vedevo i sensi di colpa nei suoi occhi e in effetti se non avesse fatto il coglione non sarei quasi morta.
Be: mi dispiace di aver detto quelle cose
M: ok
Be: hai solo questo da dire
M: cosa vuoi che ti dica esattamente
Be: niente. Se vuoi c'è il telecomando della tele e possiamo vedere qualcosa
M: ok ma perché tu sei qua? Non sei un famigliare
Be: sono il tuo ragazzo e sono maggiorenne
M: non... Capito
Entrò un'infermiera con una borsa in mano accompagnata da un medico. La donna mi porse la sacca e dentro trovai un biglietto.

Cambiati, ben starà con te fino a che non ti lasciano andare. Da Jer e belly

Sorrisi a quel foglio. Poi mentre i due controllavo i miei parametri e guardavano male Benjamin senza maglietta, aspettai il verdetto.
X: niente di rotto. Solo ferite, resterà fino a domani mattina qua per accertamenti e poi se tutto va bene può tornare a casa.
Uscirono nuovamente e guardai nella borsa. Feci per alzarmi ed andare in bagno ma le gambe mi cedettero. Benjamin corse da me e mi prese in braccio mentre io tiravo dietro il palo della flebo. Mi appoggiò su una sedia nel bagno e uscì socchiudendo la porta.

 Mi appoggiò su una sedia nel bagno e uscì socchiudendo la porta

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l'estate nei miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora