Narratore's pov
-"È inconcepibile, per l'amor del cielo!" Cheryl disse mentre entrava dal portone di casa, seguita da Jason.
-"Sei stata tu a dirgli di sposare qualcun'altro." il rosso ridacchiò.
-"Sì, forse hai ragione, ma l'ho detto con il tentativo di farlo restare nella mia vita.
Sai, mi aspettavo che sarebbe entrato dalla finestra della mia stanza con un mazzo di rose, che mi avrebbe dato un bacio sulle labbra e poi...e poi mi avrebbe aspettata finché Clifford Blossom non mi avrebbe lasciato libertà." sospirò, sorridendo malinconicamente mentre sognava ad occhi aperti.
-"Evidentemente era tutta una farsa."
-"Una farsa? Mi amava, Jay-Jay, dico sul serio."
-"E dopo una settimana ha già voltato pagina? Andiamo Cheryl, forse è stato meglio così."
-"Forse l'ha fatto soltanto perché vuole che io torni nella sua vita. Insomma, sa quanto io ci tenga."Raggiunsero il tavolo della cucina, già apparecchiato ordinatamente con i piatti pieni.
Jason sembrava confuso: questo non era esattamente il trattamento a cui Penelope li aveva abituati.-"Buongiorno, Antoinette." il rosso le sorrise gentilmente, arrossendo quando la bruna ricambiò il sorriso.
-"Buongiorno a voi." disse, oscillando lo sguardo tra i due.Cheryl si rifiutò di ricambiare il saluto, sedendosi a tavola ed annusando il piatto prima di assaggiarlo.
Era ottimo, e la Blossom avrebbe dovuto ammetterlo.-"È davvero delizioso, Antoinette." Jason sospirò quando finì il piatto, meritandosi un sorriso da parte della bruna che stava ripulendo la cucina.
Sembrava piuttosto fiera di sé.
-"Vi ringrazio, ma chiamatemi Toni."Si manteneva umile, e ciò a Cheryl non piaceva.
O meglio, lo apprezzava, ma non poteva apprezzarlo.
Lo approvava, sapeva che Antoinette era una brava persona, ma non poteva accettarlo: Toni era una sconosciuta nel suo terreno di proprietà, che metteva mano nelle sue cose e che si impicciava in affari altrui, tralasciando il fatto che tutto ciò aveva un segreto di fondo.I segreti sono segreti, ma non per Cheryl.
Secondo la rossa, infatti, la verità sale sempre a galla.-
Cheryl era seduta a gambe incrociate sul pavimento della sua stanza come ogni pomeriggio, mentre ad occhi chiusi meditava e pensava a tutto ciò che stava vivendo.
Jughead, che stronzo, pensò: non si erano promessi amore eterno?
Adesso, invece, era già il nuovo pretendente di una nuova ragazza da conquistare con il suo fascino e le sue promesse che probabilmente non avrebbe mai mantenuto.Illusa, pensò ancora.
Si sentiva illusa da tutta la storia d'amore avuta con il corvino, che per lei contava davvero.
Era intenso, sentiva il suo stomaco implodere quando sfiorava le sue labbra, ed aveva solitamente un sorriso sincero ogni volta che pensava a lui.Il suo amore era puro e sincero, mentre per Jughead, probabilmente, era tutta una farsa, o così aveva detto Jason.
Non sapeva esattamente cosa significasse.-"Giornata difficile, signorina Blossom?"
La rossa riconobbe la voce cauta e bassa, sospirò e continuò a tenere gli occhi chiusi, non volendo vedere nuovamente la sua faccia.
-"Giornata estremamente difficile, Antoinette."
-"Avete preso un voto basso a scuola?"
-"Ho preso la delusione più grande della mia vita, a dire il vero."
-"Sembrate molto giovane per poter parlare di 'delusione' e di 'vita'.
Di che si tratta?" domandò, mentre spolverava le mensole della sua stanza.-"Io e questo ragazzo, Jughead, eravamo completamente innamorati ed avevamo intenzione di sposarci.
Mio padre ha rifiutato il nostro matrimonio, quindi ho concluso la nostra storia, chiedendogli di sposare un'altra donna.
La morale della favola è che ha già chiesto la mano ad un'altra ragazza, nonché la mia migliore amica Betty.
È una tale vergogna, Antoinette."
-"Non di certo per voi.
Credo che gli uomini non abbiano veri sentimenti, e che tutto ciò che provano non sia nulla di speciale.
Voglio dire, il loro amore è superficiale."Cheryl era la prima volta che si sentiva dire una cosa simile da una persona esterna. Una persona che non fosse all'interno della propria testa.
Era la prima volta che una ragazza aveva il suo stesso pensiero, o che in generale non restava ai piedi di ogni uomo esistente.Corrugò le sopracciglia confusa con un sorriso, portando le ginocchia al petto.
-"Lo penso anch'io, e mi sono sempre pentita di essermi fidata di Jughead.
Insomma, solitamente non mi fido molto delle persone, ma lui aveva qualcosa di diverso."
-"Spero vivamente che non abbiate intenzione di porre la vostra fiducia da parte, giusto signorina Blossom?
Credo che la vita sia troppo breve per rimanere ancorati al passato, provocandoci dolore e ricordando ogni taglio.
Mi auguro che manterrete la fiducia che al momento possedete."Cheryl si limitò a rispondere con un sorriso, trovando sincerità nelle parole della bruna.
Ed effettivamente, ripensandoci aveva ragione: la vita era troppo breve per rimanere ferma a pensare a Jughead, seduta sul pavimento della sua stanza.-"Mh...posso farti una domanda?"
Toni annuì.
-"Cosa significa 'farsa'?"
-"Mh...a dire il vero credo che sia un termine utilizzato per indicare una situazione priva di serietà, che di per sé indica un qualcosa di falso, poco veritiero e soprattutto comico, se parliamo di teatro." spiegò con un sorriso.Cheryl ci pensò su, non pensando che Toni le avrebbe davvero risposto a tale domanda, e rendendosi conto soltanto in quel momento delle parole di Jason.
-"Secondo te...il comportamento di Jughead è stata una farsa?"
La bruna alzò gli occhi al cielo pensierosa, posando due dita sul proprio mento.
-"No, non lo credo.
Penso che finché è durato è stato serio, ma semplicemente è riuscito ad andare avanti facilmente, forse perché non è una di quelle persone che rincorre chi parte. Forse dovreste essere voi a smettere di rincorrere una persona tale, se posso permettermi."La rossa si alzò da terra con il suo aiuto, porgendo la propria mano.
Sistemò il proprio vestito, notando che fosse quasi sera, e che avrebbe dovuto sfamare i propri cavalli.
Era l'unica mansione che poteva svolgere.-"Ti ringrazio, Antoinette. Ma sappi che mio fratello è completamente occupato, e che non puoi avere possibilità con lui. Chiaro?" domandò, stringendo leggermente la sua mano.
-"Vi assicuro che non è così, signorina Blossom. È tutto nella vostra testa."
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𝘍𝘢𝘳𝘤𝘦 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»
ChickLitVerso la fine dell'800, Cheryl Blossom frequenta ancora la scuola femminile di Riverdale, sognando un'immagine differente per la donna in un ipotetico futuro. Clifford Blossom possiede la città nelle sue mani, e per qualche ragione, ciò che desidera...