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Narratore's pov

Non è tutto oro ciò che luccica, e Cheryl lo aveva imparato bene negli ultimi anni.

Non perché Toni luccicasse era una brava persona, e la rossa avrebbe potuto fare altri migliaia di esempi.

Nonostante Toni non fosse oro, però, si trovava comunque a pensarla ancora ed ancora, insistentemente.
Nonostante provasse ribrezzo nei suoi confronti, portava comunque felicità nella sua vita.

E quindi Cheryl, ingenua com'era, aveva appena dirottato verso una direzione il proprio futuro: sarebbe andata a Greendale, e sarebbe sopravvissuta tra le braccia di Toni.

Forse la rossa sbagliava a definirsi ingenua, forse amava semplicemente troppo.
Forse era quell'amore incondizionato che rendeva vittime e sottometteva i più deboli, o forse si trattava di insicurezza mentale. Forse, Cheryl, non amava abbastanza se stessa.

Perciò era notte fonda, la luna era alta nel cielo ed i suoi fiochi raggi trapassavano le tende rosse della sua finestra.

Aveva soltanto un borsone di pelle nella mano destra e le sue scarpe nella mano sinistra, era scalza mentre scendeva le scale di Thornhill per fare meno rumore possibile.
Ad ogni passo, ad ogni minimo rumore sentiva la sua vita infranta, senza alcuna via d'uscita. Ogni possibile conclusione di questa storia, sembrava negativa.

Ed infine si trovò al portone di casa, la legna del camino aveva appena smesso di ardere, le candele si erano consumate del tutto e rimaneva quell'aroma di rose nell'aria.
Cheryl si guardò indietro un'ultima volta prima di chiudere la porta dietro di sé: era finita. Quella tortura che aveva avuto posto nella sua vita, era conclusa.

La Blossom, a questo punto, avrebbe avuto due destini : il primo sarebbe stato positivo, Toni avrebbe letto la lettera che giorni prima Cheryl le aveva mandato, spiegandole la situazione ed il suo piano di fuga. La rossa aveva calcolato tutto nei minimi dettagli, allo scoccare della mezzanotte si sarebbero trovate a venti metri di distanza dal cancello di Thornhill, e poi si sarebbero dirette a Greendale, a casa di Topaz. Cheryl non sapeva come ci sarebbero arrivate, o quanto tempo ci avrebbero impiegato, ma sarebbe andato tutto bene.

Il secondo destino avrebbe messo un punto alla sua storia, alla sua vita.
Toni avrebbe ignorato oppure non avrebbe letto la sua lettera dopo la fine della loro storia, e Cheryl aveva ormai messo i piedi fuori da Thornhill, il cancello era ormai chiuso dietro di sé e non possedeva le chiavi della dimora.
Di conseguenza, non avrebbe voluto immaginare cosa sarebbe successo se suo padre l'avesse trovata fuori casa congelata dal freddo, con un borsone tra le mani. E collegando tutti i fattori, non sarebbe stato contento della sua ribellione.

-"Un giorno capirai perché mi comporto così con te, Cheryl. Un giorno mi ringrazierai." diceva spesso. La rossa sbuffava silenziosamente, sapendo perfettamente che nulla di ciò che aveva vissuto nella sua vita le aveva insegnato qualcosa. E non avrebbe mai e poi mai ringraziato per ciò che possedeva.

I sassolini della strada stridevano sotto le sue scarpe, del vento freddo colpiva le sue guance ed i battiti del suo cuore acceleravano ogni secondo che passava.

Cheryl si rese conto di non riuscire ancora a fidarsi ciecamente di Toni, temendo che non sarebbe stata lì ad aspettarla.

La rossa strinse gli occhi cercando di vedere qualcosa tra l'oscurità, cercando di vedere Toni.
Eppure, ogni metro che faceva risultava una delusione, perché la bruna non era ancora visibile.

Giunse quindi ai venti metri dopo il cancello di Thornhill, dove giorni prima aveva tracciato una linea profonda per riconoscere il punto d'incontro, dove però non incontrò nessuno.

𝘍𝘢𝘳𝘤𝘦 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora