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Narratore's pov

-"È impeccabile il tuo lavoro qui a Thornhill." Clifford sorrise, mentre sorrideva alla bruna apparentemente a disagio.

In realtà, a sapere del suo disagio sarebbe stata soltanto Cheryl, che riconosceva i segnali più eclatanti che Toni utilizzava per rendersi sicura di sé anche in determinate situazioni.

-"Per questo vengo da Boston." sorrise con gratitudine.
-"Meriti dell'ulteriore denaro per questa settimana, Antoinette.
Neanche Penelope sarebbe riuscita a prendersi cura così dettagliatamente dei propri figli." il rosso ridacchiò, facendo scappare un sorriso nervoso sulle labbra della bruna.
-"Chi ti sposerà sarà fortunato."

Toni tornò improvvisamente seria, sentendosi ancora una volta privata delle sue scelte, rendendosi conto che avrebbe dovuto nascondersi per sempre.
Nessuno avrebbe dovuto sapere della sua vita privata e Clifford, per saper tale informazione, si era già intromesso troppo.

-"A proposito, signor Blossom, non ho intenzione di occupare la vostra stanza a lungo.
Naturalmente vi sono grata per la possibilità di alloggio che offrite, ma ho intenzione di possedere un mio proprio terreno."

Clifford rimase interdetto, ma non inferì nella situazione.
D'altronde, era una donna libera.
-"Non preoccuparti, Antoinette.
Prenditi il tempo che desideri." sospirò, per poi allontanarsi e dirigersi verso le scale.

Nel mentre, Cheryl si trovava seduta sul suo divano mentre il suo vestito rosso occupava entrambi i posti.
Leggeva un libro intitolato 'Ragione e sentimento', ma la rossa non lo stava propriamente leggendo.
In realtà, preferiva origliare la conversazione tenuta nell'arco della cucina, mentre mostrava totale disinteresse, ma era piuttosto infastidita da ciò che aveva appena sentito.

Toni sembrava aver concluso il suo lavoro, infatti stava sfilando i guanti dalle sue mani per dirigersi al piano superiore, e riposarsi nella sua stanza.
Cheryl era curiosa di sapere cosa facesse ore ed ore chiusa in quella piccola camera, ma la bruna sembrava troppo riservata per quel genere di cose.
Desiderava che tutto ciò che era suo, restasse tale.

-"Antoinette." disse tendendo gli occhi puntati sul libro, potendo immaginare la sua reazione sorpresa.
-"Come posso esservi utile?" domandò, deglutendo poi a fatica.

La rossa posò finalmente lo sguardo nel suo, chiudendo il libro che lasciò sul divano, per poi alzarsi improvvisamente da esso.

-"Vorrei chiederti una rivincita, a scacchi."
-"Qualsiasi cosa, signorina Blossom."

-

Thornhill era completamente silenziosa, e Cheryl poteva udire soltanto il suo respiro.

La rossa era in vantaggio di una sola pedina, e cominciava a sudare freddo: Topaz era imprevedibile.

Doveva distrarla in qualche modo, farle perdere la concentrazione per guadagnarsi la vittoria, ma probabilmente era soltanto una scusa che si poneva. Aveva davvero bisogno di parlare con Toni.

-"Quindi non occuperai la stanza degli ospiti a vita?" domandò, senza distogliere lo sguardo dalle pedine.

Toni quasi sussultò udendo la sua voce, parlando soltanto dopo aver spostato la sua pedina bianca.
-"Avete sentito bene, ho intenzione di crearmi una mia indipendenza."

Cheryl sospirò, rendendosi conto che, forse, era quasi dispiaciuta al pensiero di non averla più attorno in ogni parte del giorno.

-"Le case a Riverdale non sono molto economiche."
-"Sicuramente saranno più economiche di Boston. Se non potrò ricevere la mia eredità, preferisco crearla con i miei sforzi per i miei futuri figli."
-"Come mai non potrai ricevere la tua eredità?" la rossa domandò ancora, eliminando un'ennesima pedina.

𝘍𝘢𝘳𝘤𝘦 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora