Narratore's pov
Cheryl Blossom odiava il passato, perché per qualche motivo risultava sempre peggiore rispetto al presente.
Per qualche motivo, faceva male al cuore, sempre e comunque.Passarono due anni dalla sua fuga da Thornhill, e non aveva mai più sentito parlare dei suoi genitori.
Né una notizia, né una confessione.
Per quanto le facesse paura, sperava che la stessero cercando. Sperava che la sua assenza fosse un peso sul cuore di qualcuno. Perlomeno di Jason, la quale anima era intrecciata alla propria.-"Sono i tuoi genitori, Cheryl." Toni le sorrideva, tenendo una mano sulla sua guancia, distese sul loro letto.
Era una mattina come le altre, ma la rossa sembrava più spenta, ed aveva avuto la necessità di parlarne con Toni.
Fece una pausa prima di continuare.
-"Devi accettare il fatto che, nonostante si siano comportati male, l'amore della tua famiglia non potrà mai essere colmato con nessun altro."Cheryl la guardava incantata, osservando ogni centimetro del suo viso da così vicino da poter sentire il fiato colpire la sua pelle.
-"E a malincuore, mi duole ammettere che per quanto io possa amarti, non potrà mai essere abbastanza. L'amore platonico di cui i tuoi genitori ti nutrono, non può essere compensato da altro."E dopo che Cheryl baciò le sua labbra, successe tutto ciò che non ci si aspetterebbe da una tale tranquilla conversazione.
Ma non è questo il punto della storia.
In sostanza, Cheryl doveva accettare che l'amore platonico che i suoi genitori non si erano mai preoccupati di donarle non sarebbe mai più tornato, e che quel vuoto che provava nel suo cuore sarebbe durato per sempre.
Quindi, se non poteva nutrirsi di tale amore, doveva coltivarne un altro: l'amicizia.
Per gli ultimi due anni, Cheryl sperimentava e viveva la sua vita, pensando a quanto si sarebbe divertita se lo avesse raccontato a Veronica.
Eppure, Veronica non era più nella sua vita da già due anni, e non l'aveva mai più rivista, né sentita.
Non le aveva mandato lettere, e non aveva neanche parlato con i suoi genitori.
E non si trattava di egoismo o di disinteresse, ma di sopravvivenza: se l'avessero riconosciuta, sarebbe morta.
Era dunque il momento di rimediare, e di rischiare.
Cheryl si era ammonita di parrucca, trucco, vestiti di Toni, scarpe basse e occhiali da sole.
Il 1900 era appena cominciato, e le prime vere invenzioni cominciavano a notarsi.
Perciò, Cheryl si diresse con una delle ultime carrozze di Greendale al manicomio più temuto della città.
Negli ultimi anni, la rossa aveva deciso di sua spontanea volontà di non sentirne più parlare, ma Toni si teneva continuamente aggiornata.
Ed ogni volta che leggeva quel giornale, sbiancava. Diventava pallida e taciturna, e per quanto Cheryl voleva estirpare del dolore dal suo cuore per posarlo sul suo, ancora non ci riusciva.
Non aveva intenzione di sentirne parlare.
Tuttavia, era appena entrata nella struttura.
L'ansia le faceva palpitare il cuore, torturava il suo labbro inferiore e teneva la mascella serrata.
Poteva addirittura percepire del sudore bagnare la sua fronte. L'avrebbero potuta sedare ed introdurla in una stanza blindata in pochi secondi se solo l'avessero riconosciuta.
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𝘍𝘢𝘳𝘤𝘦 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»
ChickLitVerso la fine dell'800, Cheryl Blossom frequenta ancora la scuola femminile di Riverdale, sognando un'immagine differente per la donna in un ipotetico futuro. Clifford Blossom possiede la città nelle sue mani, e per qualche ragione, ciò che desidera...