4

186 12 39
                                    

Narratore's pov

-"Sei di cattivo umore?
Nel senso, non che gli altri giorni tu non lo sia, ma oggi si nota particolarmente-"
-"È sufficente, Veronica." Cheryl la interruppe, alzando gli occhi al cielo.
-"Ero seria...
Che succede?" la corvina domandò, sedendosi sul banco vicino al suo.
-"Ho una nuova domestica, Ronnie.
E, probabilmente, mio fratello è innamorato di lei."
Veronica si lasciò scappare una risata, tornando seria dopo che lo sguardo della rossa la fulminò.
-"Jason non è giovane per innamorarsi di una domestica?"
-"Credo che abbia la nostra età, è davvero molto giovane per un lavoro simile."
-"E allora? Qual è il problema di avere una domestica?"
-"Non so...non mi sento più a casa.
Mi sento a disagio in vestaglia, mi sento a disagio a mangiare e mi sento estremamente privata della mia libertà." sospirò, posando la fronte sul proprio banco.

La corvina posò una mano sulla sua spalla per confortarla, per poi parlare dopo attimi di silenzio.
-"Lascia che tutto faccia il suo corso, Cheryl.
Sicuramente, se questa domestica è un problema per la famiglia, non sarà più un peso e verrà licenziata.
Ma se posso permettermi di darti un consiglio, dalle almeno una possibilità."

-

Cheryl Blossom odiava la sua vita.
Odiava sentirsi sottomessa, non poter frequentare il college e studiare tutto ciò che la vita aveva da offrire, ritrovarsi in una scuola femminile dove non veniva insegnato chissà cosa, restare giornate intere a pensare all'interno della sua stanza, non avere un potere decisionale e neanche una buona conoscenza letteraria.

Odiava essere se stessa, oltretutto.
Odiava il suo fisico, ai suoi occhi troppo magro.
Avrebbe dovuto avere più fianchi, le sue spalle dovevano essere più larghe e le sue gambe erano troppo magre.
A Riverdale, tutte le donne di una certa età sembravano formose al punto giusto, con i loro abiti che calzavano a pennello, ed in qualche modo le rendevano bellissime.

Molte volte odiava invece il suo carattere: sempre così acida, disprezzante del mondo e delle persone altrui.
Aveva così tanto da offrire che si rifiutava di farlo. Si rifiutava di donare parte di se stessa agli altri, perché sapeva che non lo avrebbero capito.
Non era così importante per la società, e poi era una donna.
Un uomo cosa può capirne di una donna?
Un uomo non ama davvero, ha semplicemente tutto quel lavoro da svolgere nella sua vita che getta frustrazione sulla propria moglie.
E poi? Beh, Cheryl, se mai si fosse sposata, si sarebbe sentita un oggetto.
Sarebbe stata colei che avrebbe dovuto sfamare i figli, dargli l'educazione che meritavano e rimanere giornate intere nel proprio salotto a cucire abiti per loro.

Disgustoso, pensò.
Era inconcepibile che lei non conoscesse una coppia sposata che si amasse davvero, oppure che non conoscesse una sola donna che nella sua vita avesse avuto possibilità di fare carriera.

Poi, però, si ricordò dell'esistenza di Antoinette Topaz.
Lei era una donna con un'ampia conoscenza, che sapeva parlare in un certo modo, con un'educazione esemplare e che era fuggita da Boston per lavorare.

Era pur sempre una domestica, ma a differenza sua si trovava in un'altra città e stava visitando una piccola parte del mondo.
E chissà se Cheryl avrebbe mai scavalcato i confini di Riverdale?

Sarebbe stato impossibile, ma forse, se la cosiddetta Toni le avrebbe spiegato cosa c'è fuori, se ne sarebbe fatta una ragione.

Quindi era arrivato il momento di porre l'orgoglio da parte e di raggiungere la bruna, che in quel momento si trovava nella sua stanza.
Thornhill era piuttosto pulita negli ultimi giorni, forse più del solito, e questo destabilizzava la rossa.
Se non era presente alcuna mansione da portare a termine, per quale motivo Topaz doveva restare nella sua dimora?

Bussò alla sua porta per cortesia, entrando dopo che udì un "avanti!".

La bruna fu sorpresa di ritrovarla davanti ai suoi occhi, che sembrava innocentemente giù di morale.
In realtà, dal primo giorno che aveva incrociato il suo sguardo, aveva potuto capire che qualcosa non andasse, e sicuramente non si trattava di Jughead.

𝘍𝘢𝘳𝘤𝘦 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora