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Narratore's pov

-"Ho bisogno di parlarti" Cheryl sussurrò all'orecchio di Veronica, la quale stava mangiando il suo pranzo nella mensa scolastica.

Si voltò verso Cheryl, che sembrava molto preoccupata.

-"Per l'amor del cielo, mi preoccupi.
Mi riguarda?"
-"No, Ronnie.
Assolutamente no, ma è davvero...necessario."

Veronica si alzò in piedi improvvisamente, sorridendo al resto del tavolo.
-"Io e Cheryl abbiamo delle cose da donne da sbrigare. Torneremo presto per continuare il pranzo." sorrise, lanciando un'occhiataccia alla rossa, che si alzò poi a sua volta.
-"Non ci interessava, Veronica." Midge ridacchiò.
-"Hai ragione, ma perlomeno mostriamo educazione in un momento di condivisione." la corvina sorrise ancora.

Indicò l'uscita con il capo a Cheryl, che la seguiva con lo sguardo.

-"Dimmi Cher, ti ascolto." sospirò, una volta arrivate nel bagno più vicino.

Il posto era vuoto, fuori era presente molto chiasso e nessuno le avrebbe sentite, ma Cheryl sudava freddo.
Sentiva il cuore in gola, le dita formicolare ed il suo cervello non faceva altro che rimescolare pensieri su pensieri.

-"Quindi?" domandò insistentemente dopo qualche secondo di silenzio.
-"Okay, Ronnie. Prometti solennemente che non lo dirai a nessuno, neanche al tuo diario segreto." sospirò.

La corvina inarcò un sopracciglio confusa, come per domandarle se sapesse davvero con chi stava parlando.

Effettivamente Veronica era la persona più indifferente sulla Terra.
Probabilmente si sarebbe dimenticata il segreto della Blossom dopo dieci minuti, sarebbe uscita da scuola con i suoi unici tre amici provenienti dal suo stesso ceto sociale elevato, ed avrebbe fumato qualche sigaro nella più completa tranquillità, nascosta in qualche bosco.

Ancora meglio, probabilmente sarebbe andata da Reggie, lo avrebbe sedotto e sarebbero finiti a Pembroke nella stanza vuota della corvina.
Veronica non aveva pudore: aspettare fino al matrimonio era inutile ai suoi occhi.
Era inutile soprattutto perché la persona che amava, Betty Cooper, non l'avrebbe mai potuta sposare.
In principio perché era una donna, ed il secondo motivo era che stava per sposare un uomo, nonché Jughead Jones.
Diciamo che la bionda aveva dei gusti ben precisi, e non usciva spesso dai suoi standard.

-"Te lo giuro, Cheryl.
Soprattutto se dovesse essere così importante, non mi permetterei mai..." sbuffò.

La rossa quindi prese coraggio, posò una mano sulla sua spalla e le parlò con il cuore in mano.
-"Credo di essere attratta da Toni, Veronica."

La corvina spalancò la bocca sorpresa, sollevando poi le sopracciglia con entusiasmo.
-"La domestica? Sapevo che un giorno ti sarebbe piaciuta, Blossom.
Tutto quel disprezzo, rancore, odio verso un qualcosa di infondato...
Andiamo, chi volevi prendere in giro?"

Cheryl arrossì violentemente, stringendo poi le braccia al petto.
-"Il fatto è che non è come immaginavo.
È carina, acculturata, ha una mente aperta, è brava con gli scacchi, ha una pelle perfetta ed è così misteriosa che mi fa...impazzire, Ronnie." sospirò, rendendosi conto solamente dopo che le parole erano uscite fuori dalla sua bocca involontariamente.

Veronica tornò seria, prendendo a cuore la situazione della sua amica, standole il più vicino possibile.
Entrambe sapevano che potevano fidarsi perché, qualsiasi cosa fosse successa, non era un loro principio infangare persone altrui.

-"Sai se lei..?"
-"No, non propriamente.
Dice spesso che lei non vuole sposarsi, che vuole una vita indipendente e con una propria eredità, ma non ne ho idea.
Penso che abbia una sorta di cotta per Jason."
-"Non precipitarti in conclusioni affrettate e ascolta la regina delle relazioni, Cheryl.
È già un buon passo avanti se lei non ha intenzione di sposarsi, e non so come vanno le cose con Jason, ma tuo fratello sembra uno...strano.
Credo che si sposerebbe soltanto con se stesso."

𝘍𝘢𝘳𝘤𝘦 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora