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Narratore's pov

-"Buongiorno, famiglia!" Jason esordì, quando quella mattina entrò nella cucina nella quale stavano consumando la colazione.
-"Toni.." poi disse, riservandole uno sguardo complice.

Cheryl negò con il capo, stringendo la mascella e posando gli occhi sul proprio piatto.

-"Sono lieto di annunciarvi che...a breve partirò per un viaggio, in Canada." sorrise.

Un silenzio calò nella stanza, Toni lanciò un'occhiata a Cheryl prima di sparire nel resto della casa.
Aveva intuito che sarebbe stato un qualcosa di più profondo.

-"Non dire sciocchezze Jason, e muoviti o farai tardi a scuola."
-"Non sono sciocchezze, padre.
Sono stato invitato da Reggie e Moose per un viaggio culturale fondato sullo studio dei vulcani."
-"Non credi che sia meglio concentrarsi su altre cose, al momento?" Clifford domandò ancora, scambiandosi uno sguardo d'intesa.

Il rosso sospirò, arrotolando le maniche della propria camicia fino al gomito.
-"Credo di no, dato che questo studio sarà fondamentale scientificamente per la Riverdale High.
E poi saranno pochi giorni, giusto il tempo di far calmare le acque, sbaglio?"
-"D'accordo Jason, ma dobbiamo stabilire delle-"
-"Che cosa?!" Cheryl lo interruppe, alzandosi improvvisamente dalla sedia.
-"Io non sono potuta andare in gita scolastica a Greendale perché sarebbe stato pericoloso, mentre lui può girare il mondo ed esplorare vulcani?"

Il signor Blossom alzò gli occhi al cielo infastidito, schiarendosi la voce prima di parlare.
-"Sì, Cheryl. Jason è un uomo, responsabile, che fa il suo duro lavoro e lascia Riverdale per una giusta causa."
-"Anch'io vorrei studiare i vulcani per la Riverdale High, dato che non so minimamente come funzionino.
Eppure, eccomi qui. Sbaglio?
Mentre fate finta di proteggermi soltanto perché volete rendermi schiava della vostra...vita."
-"Non esagerare, Cheryl..." Penelope la riprese, sorseggiando poi il suo thè.
-"Non sto...esagerando.
È solo che vorrei libertà, almeno di studiare. Non chiedo troppo."
-"Frequenti un liceo, non è già abbastanza?"

Cheryl rimase in silenzio, ad osservare suo padre mentre tutta la stanchezza mentale si precipitò sulle sue spalle.
Prese un respiro profondo, prese la cartella che teneva sulla sedia al fianco della sua, e la mise sulla sua spalla prima di dirigersi verso la porta d'uscita.
-"Certo, più che sufficiente."

-

-"Di cattivo umore, oggi?" Toni domandò, quando arrivata la sera entrò nella sua stanza.
Chiuse la porta dietro di sé, lasciò le proprie pantofole a terra e si sedette sul letto della rossa, nel quale stava lentamente affondando.
-"Stanca." rispose, girandosi su un fianco.
-"È tutto il giorno che penso a quanto vorrei uscire dagli schemi, uscire da Riverdale e...chi lo sa, studiare i vulcani?" continuò, riservando un sorriso malinconico alla bruna che aveva appena intrecciato le loro dita.

A Toni venne in mente un'idea.
Prese dei fogli di carta dal cassetto della scrivania della rossa, li spezzettò e creò dei piccoli ammassi di carta accartocciata cercando di rappresentare dei vulcani, posizionandoli sul resto del foglio rimanente: il Canada.

Cheryl, nel mentre, era confusa ed osservava tutti i suoi movimenti.
-"A Nord ci sono moltissimi vulcani, ma in particolare, in Canada, ne abbiamo ventuno.
Non che sia di particolare importanza, sono tutti piuttosto semplici, nonostante la loro struttura complessa, e possiedono caratteristiche comuni." iniziò, provando ad attirare l'attenzione della rossa il più possibile.
-"Ma immagino che tu voglia sapere il motivo per cui i vulcani eruttano." gesticolò, cercando le parole adatte.
-"I vulcani sono delle discontinuità terresti, che possiedono una camera magmatica, condotti magmatici, gas...
Beh, tutto deriva dal magma, okay?"

𝘍𝘢𝘳𝘤𝘦 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora