Capitolo 10

207 5 1
                                    

Ore 3:45
Stre pov:

《Sei solo un bambino cattivo!》 Grida Lyon.
《N-Non sono un bambino cattivo...》 Sussurro mentre le lacrime solcano il mio viso.
Lo giuro! I-Io- I-Io - sono bravo! Trattatemi come un grande, perché io lo sono!

Urlo.
Ormai da giorni mi sveglio dopo questo incubo.
Mi sento così piccolo.
Non ho ancora aperto gli occhi ma so che sono tra le braccia di Cico, riconoscerei le sue mani tra mille.
Dei singhiozzii riempiono la stanza, i miei.
《Shh- È tutto okay.》 La sua voce sembra una melodia.
《S-Sono cattivo?》
《Non sei cattivo, sei il bambino più bravo che conosca.》 Sussurra con dolcezza.
《M-Ma papà nel sogno-》
《Era solo un sogno piccino, dormi è tardi.》
Cosi faccio, mi immergo nel mondo dei sogni.

Cico pov:

《Ha fatto di nuovo quel sogno?》 Chiede mio padre.
Si trova sullo stipite della porta di camera sua mentre mi scruta irritato.
Le sue occhiaie sono ben evidenti, in questo periodo per colpa di Stre ne io, ne Anna ne lui stiamo dormendo.
《Si- Non sapevo come calmarlo...》
Sbuffa.
《Si è addormentat-》 La domanda di Lyon viene interrotta dal pianto rumoroso di Stre.
《Merda!》 Cerca di non gridare.
《V-Vado io?》 Chiedo quasi spaventato.
Scuote la testa in segno di negazione e mi sorpassa.
Non aspetto e gli corro dietro, ho paura che possa fargli del male.
《Shh- È tutto okay, papà è qui.》 Dice don dolcezza.
Sobbalzo.
Tiene Stre tra le braccia come faceva quando lui era piccolo, non ha lo stesso sguardo arrabbiato di prima, lo scruta con dolcezza.
《S-Scusa se sono cattivo.》
《Non sei cattivo, dai su dormi.》
Grida.
Odio questo lato di Stre.
《Shh- Dormi su.》 Sussurra.
Il suo pianto chiassoso mi riempie le orecchie, vorrei solo dormire.
《Cico, tu vai a dormire, io lo porto in cucina, lo faccio addormentare e torno.》 Dice per poi andarsene chiudendo la porta.
Lo odio quando fa così, capisco che non è colpa sua se si comporta così, ma un pò ci si mette pure lui.
Non bado molto alle mie riflessioni dato che la stanchezza si fa sentire.
Mi metto sotto le coperte calde e in poco tempo mi addormento.

Ore 7:30
Lyon pov:

《Tesoro...》 La voce di Anna mi fa sobbalzare.
《Mh?》
《Stre si è svegliato stanotte, Vero?》 Dice dispiaciuta.
Annuisco leggermente.
《Perché non mi hai svegliata?》
《In questo periodo per colpa di Stre non stai dormendo... e poi eri così carina mentre dormivi.》
Le scappa una dolce risata.
《Penso che non basti far parlare Stre con Alex.》 Torno serio.
《Cosa intendi?》
《Penso che Stre soffra di un vero e proprio disturbo》 Sussurro per paura che qualcuno possa sentirci, dato che siamo in cucina.
《Voglio chiamare uno specialista.》 Contino.
Il suo volto cambia rapidamente mentre delle lacrime lo solcano.
《O-Okay.》Sussurra distrutta.

Ore 16:30
Stre pov:

Scruto le persone attorno a me.
Siamo nella clinica di Alex ma non ci siamo solo io e lui, siamo io, Alex, Lyon, Anna, Cico e uno strano signore.
È anziano, non è molto alto e mi fa paura.
《Ciao Strecatto! Io sono il dottor Evan, è un piacere conoscerti.》
Non parlare con gli sconosciuti.
Le parole di papà mi rimbombano in testa.
《Che ci fa qui questo signore?》 Chiedo a Cico.
A quest'ultimo scappa una risata.
《Stre sii educato.》 Sussurra Lyon a denti stretti.
La risata del dottore attira la mia attenzione.
《Facciamo così Strecatto, io ti faccio delle domandine e poi puoi tornare alle tue attività, okay?》 Dice con dolcezza.
Annuisco, mentre tutti escono dalla stanza compreso Cico.
Cico...
《Cico》 Lo chiamo.
Si blocca sullo stipite della porta.
《Caro, tu puoi restare.》 Dice lo sconosciuto.
Il mio fratellone si volta e con un sorriso debole e si avvicina, per poi sedersi affianco a me.

Lyon pov:

《Soffre di neotenia psichica, anche semplicemente chiamata "sindrome di Peter Pan" 》 Sussurra il dottore.
Lo scruto perplesso.
《In poche parole è quella situazione psicologica in cui si trova una persona che è incapace di crescere, di diventare adulta e di assumersi delle responsabilità.》 Dice per poi spostare lo sguardo su Stre e Cico.
Si trovano infondo alla stanza mentre loro chiacchierano.
Il mio bambino...
《Cico mi leggi il libro?》 Domanda con allegria.
《Si... andiamo.》
Lo prende in braccio per poi cominciare a salire le scale.
《Dovete permettergli di essere più autonomo, non prendetelo in braccio, non consolatelo continuamente e stategli vicino.》 Sussurra.
Annuisco e dopo un approfondita conversazione accompagno il dottore alla porta.
《La ringrazio, arrivederci.》 Saluto cortesemente per poi chiudere la porta.

Ore 9:00
Lyon pov:

Come ogni mattina a quest'ora entro in camera dei miei figli, probabilmente sono a fare la doccia visto che la camera è vuota, per questo sposto lo sguardo verso la porta del bagno e mi avvicino.
《Strecatto, fai il bravo.》
《No! Mi hai sempre aiutato perché oggi no?!》 Grida il più piccolo.
Possibile che quel bambino rompa le palle di continuo?
Sbuffo per poi aprire la porta.
Sono entrambi fuori dalla doccia, Cico è a petto nudo mentre Stre è completamente vestito, non si vuole fare la doccia?
《Che succede?》 Chiedo irritato.
《Stre non vuole lavarsi perché ho detto che oggi avrebbe dovuto farlo da solo!》 Grida Cico palesemente incazzato.
《Strecatto.》 Sussurro il suo nome con rabbia.
《Che c'è?!》 Urla.
Sta stuzzicando la mia poca pazienza.
《Fai subito la doccia, da solo.》 Dico a denti stretti, mentre la rabbia riempie la mia anima.
《Non voglio!》 Le sue urla sono la goccia che fanno traboccare il vaso.
Lo afferro rapidamente per la maglietta.
《Ascolta moccioso, vedi di non farmi incazzare di prima mattina.》 Sussurro a un palmo dal suo viso.
《Lasciami andare!》 Urla.
Mi devo calmare, se perdessi la pazienza potrei ferirlo.
《Cico, vai in camera.》
《Non gli farai del male vero?》
《Lo voglio solo aiutare.》 Rispondo semplicemente.
Annuisce ed esce.
Chiudo la porta a chiave, mi volto verso il moccioso e comincio a spogliarlo.
《Che cosa fai?-》
《Ti aiuto.》
《Ma io voglio Cico!》
Mi fermo, nel suo sguardo noto la tristezza.
《Non puoi dipendere da Cico》 Sussurro con apatia.
Lo prendo in braccio e lo posiziono nel box doccia.
Afferro il balsamo e glielo porgo.
《Mh?》
《I bambini grandi lo sanno fare, sii autonomo.》 Sussurro con determinazione.
Sbuffa per poi afferrare il prodotto.

Continua...

Il bambino cattivo- StrecicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora