Capitolo 13

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Ore 17:00
Anna pov:

Sono a dare lezioni di danza a mio figlio Stre, come ogni giorno.
《Vai giù per bene in spaccata!》 Grido severa.
Quando si parla di danza non sono mai gentile, come mio solito.
《È la gamba brutta! Lo sai non faccio bene la spaccata con la gamba sinistra!》 Sbraita Stre.
Sto per ribattere quando un colpo di tosse mi fa sobbalzare, questo mi porta a voltarmi verso la porta.
È Lyon.
《Annina ti disturbo?》
《No, dimmi》
《Domani abbiamo una missione e mi servono Cico e Stre, quindi oggi Strecatto terminerà gli allenamenti 2 ore prima, Dato che devo spiegargli il piano.》
《Che missione?- Se è troppo pericolosa non ci vanno.》 Sussurro irritata.
Vuole far rischiare ai nostri figli?!
《Non ti preoccupare Annin-》 Non gli lascio completamente la frase.
《Che missione?!》
《Calmati- Stre da esca, Cico abatte lo stronzo e noi facciamo il resto.》
《Chi sarebbe lo "stronzo"?》 Chiedo.
《Un riccone che non mi da ciò che mi deve e non è una piccola cifra.》 Dice per poi afferrarmi delicatamente per i fianchi.
《Perfavore Annina...》  Sussurra in modo provocatorio.
《Tesoro, vai con papà, domani non ci alleniamo, quindi sappi che farai più ore nei prossimi giorni per recuperare.》 Mi rivolgo a Stre che annuisce e si alza.
Mi volto nuovamente a guardare mio marito e sul suo volto regna un sorriso beffardo.
Mi frega sempre...
Gli lascio un leggero bacio sulle labbra.
《Solo?》 Chiede irritato.
《Si-》  Sussurro con apatia.
《Va bene... stasera mi prendo ciò che mi appartiene.》
《Sarebbe?》
《La tua-》 Lo interrompo.
《A dopo-》  Dico divertita.
Come può dire certe cose di fronte a Strecatto?

Stre pov;

《P-Posso non indossare abiti osceni?》 Chiedo imbarazzato prima che Lyon esca dalla cabina armadio.
《No-》 Sussurra quest'ultimo.
Mi porge un vestitino corto, è un tubino rosso fuoco con una scollatura a "v".
《Non lo metto-》  Dico con rabbia.
Nessuno osa fiatare.
Improvvisamente mi sento afferrare per i fianchi per poi ritrovarmi seduto sulle gambe di Cico che con tranquillità comincia a spogliarmi.
《Cico!》 Grido.
Vengo ignorato.
In un attimo il vestito si trova sul mio corpicino- Che merda-
《Okay il vestito gli va, puoi cambiarlo Cico.》 Sussurra mio padre per poi andarsene.
Se ne va così? E poi posso fare da solo!
《Posso fare da solo?》 Chiedo con innocenza.
《No-》
《Ma io voglio essere autonomo...》 Mi lamento.
Sbuffa e mi lascia andare.
《Grazie fratellone.》 Dico con un sorrido dolce per poi cominciare a spogliarmi.

Il giorno dopo
Ore 00:15
Stre pov:

《Ragazzi avete capito tutto?》 Chiede mio padre, seduto nel posto del conducente.
《Si-》 Gridiamo entrambi a cantilena.
《Bene, inizialmente potete divertirvi dato che dobbiamo fare delle cose. Mi raccomando, non toccate alcool, non parlate e non accettate cose da sconosciuti, Cico tieni d'occhio Stre, Stre tu non allenarti da Cico...》 Smetto di ascoltarlo.
Che palle.
Usciamo pochissimo e quando lo facciamo è insopportabile.
《Strecatto ci siamo intesi?-》 Sussurra mio padre.
Sobbalzo.
《Mh?-》
《Non mi stavi ascoltando?- Cico spiega quello che ho detto a tuo fratello.》
Quest'ultimo sbuffa per poi posarmi sulle sue gambe.
《In poche parole se ti ferisci a casa ci da il resto.》
《Ci?- E che c'entri tu?》 Chiedo incuriosito.
《Si, perché a quanto pare la tua salute dipende da me!》 Sbraita Cico.
Annuisco divertito.
Dopo poco scendiamo tutti dall'auto e raggiungiamo la discoteca, che sembra molto affollata.
《Ragazzi buona fortuna-》 Sussurra Lyon prima di andarsene assieme ad Alex e Piadina.
Mi avvio rapidamente verso la pista da ballo ma una stretta al mio polso mi porta a voltarmi.
È Cico.
《Fermo Bimbo, dove vuoi andare?》
《A ballare.》
《Chi ti ha dato il permesso?》Chiede.
《Lyon ha detto che possiamo divertirci, non fare il palo!》 Grido sopra la musica.
Sbuffa, mi afferra per i fianchi e mi porta al suo petto.
《Dai Cico!》 Esclamo.
Voglio divertirmi!
Si affretta a raggiungere la pista da ballo e mi fa scendere.
《Non parlare a nessuno, resta attaccato a me e non disobbedirmi, chiaro?》
Annuisco.
Crede che io sia un bambino?
Senza un minimo di imbarazzo comincio a ballare e purtroppo sono costretto a farlo vicino a Cico dato che non posso allontanarmi di un solo centimetro.
Uffa- Lui non balla- Possibile che sia così serio?
Lui sta fermo mentre io continuo a ballare, quando improvvisamente mi afferra per un polso.
《Smettila di ballare così!》 Sussurra al mio orecchio.
Sobbalzo.
《Perché?》 Chiedo con innocenza.
《Perché quando balli ti guardano tutti,ho già una persona da uccidere, non me ne far uccidere altre.》 Sussurra in modo provocatorio facendomi passare un brivido sulla schiena.
Annuisco e mi fermo.
Il telefono di Cico mi sa sobbalzare.
Sento la sua voce a malapena ma dal volto comprendo che il capo ci sta comunicando di attuare il piano.
《Bimbo, vai da quello con la maglia nera, sai cosa devi fare.》 Sussurra soltanto per poi andarsene.
Faccio come ordinato.
Non mi sembra molto sobrio.
《Ciao ragazzino, sei solo?》 È lui iniziare la conversazione.
《Si.》
《Sei qui per divertirti?》 Chiede con tranquillità.
Annuisco con un sorriso beffardo.
Afferro la sua mano e lo trascino, diretto verso la stanza in cui si trova Cico.
Durante il nostro breve tragitto commenta il mio vestito e il mio fisico- Che schifo, avrà cinquant'anni.
Apro la stanza e fortunatamente è lui a chiudere a chiave.
《Cominc-》 Uno sparo interrompe la sua frase.
Sobbalzo.
《Ottimo lavoro fratellino, ci hai messo pochissimo.》  Sussurra Cico alle mie spalle.
《E bravi i miei bambini!》 Esclama nostro padre.
《Se pensate che basti questo per ucciderm-》  Sussurra il tipo per poi tentare di alzarsi.
Un'altro sparo interrompe la sua frase, non proviene dalla pistola di Cico,ma da quella che fino a qualche secondo fa tenevo nascosta nel vestito.
Attirò gli sguardi di tutti, compreso mio padre.
Non è stato lui a darmela, l'ho presa da solo.
Non è giusto che a Cico sia permesso usarla durante le missioni e che a me non sia concesso.
《Alex, Piadina togliete il cadavere. Io devo fare i conti con Stre in aut-》
《Vengo anche io-》 Sussurra Cico a Lyon che annuisce.
Probabilmente sa che non si conterrà e lo so pure io.
《Io preferisco aiutare Alex e Piadin-》 Non mi permette di finire la frase, mi afferra violentemente per i fianchi e mi poggia sulla sua spalla, lasciando così le mie gambe e il mio Busto a mezz'aria.
《Scusa.》 Dico imbarazzato da me stesso.
《Cico apri la macchina.》 Mi ignora.
Mi poggia su sedile del passeggero, io sono nel sedile destro, Lyon al centro e Cico nel sinistro.
《Perché lo hai fatto?》 Sembra deluso non arrabbiato.
《Voglio essere trattato come Cico! Non è giusto che-》
《Tu non puoi essere trattato come Cico! Mettitelo in testa! Tu non sei come Cico, avete due fisici e mentalità diverse, ed è normale che io sia meno severo con lui, tu sei immaturo e fai sempre quello che ti pare,  non è colpa tua, ne sono consapevole ma adesso mi hai stancato.》 Fa una pausa. 《Sai cosa accadrà dopodomani?! Lui andrà in una scuola pubblica! Tu resterai a studiare con Anna! Ci sarà un motivo se con lui ci comportiamo diversamente! Hai rischiato di ferirti, lo sai? Potevi farti male! Dove hai preso la pistola?》
Non rispondo,tutto ciò che mi ha appena detto ha contribuito a spezzarmi il cuore.
《Strecatto, dove cazzo l'hai trovata?!》Sbraita.
《Cico mi abbracci?》 Chiedo con innocenza.
Ho bisogno di abbracciarlo, sto troppo male.
《Rispondimi!》 Grida Lyon.
《No-》  Sussurro a malapena.
《No?-》 Mi afferra per i capelli e un mugolio riempie la macchina 《senti moccioso non ho tempo da perdere! Dimmelo subito!》
La mani di Cico mi raggiungono facendomi sobbalzare.
《Piccoletto dove l'hai presa?》 Chiede semplicemente mentre mi sposta sulle sue gambe.
《Papà ha altre tre pistole nel suo armadio-》
《A lui rispondi bastardo!》 Sbraita per poi riprendere a parlare "civilmente" 《Dopo questo come minimo dormi una settimana da solo al buio- Non so- Deciderò con Annina cosa fare.》 Dice con sfida.
Sobbalzo.
《Il buio no... 》 Sussurro spaventato a Cico mentre le lacrime mi solcano il viso.

Continua...

Il bambino cattivo- StrecicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora