Capitolo 18

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Cico pov:

Scruto ciò che mi circonda.
Sono in una sorta di sgabuzzino abbastanza grande,alla mia destra si trova Stre che è legato assieme a me attraverso una corda. A sinistra c'è mia madre che come Paga e Piadina è legata con delle catene, è tutto buio e si vede a malapena.
Il pianto di Stre attira la mia attenzione.
《B-Buio!》 Esclama mentre piange cercando di dimenarsi dalla corda.
《Piccolino non piangere... va tutto bene.》 Sussurro cercando di zittirlo.
Un battito di mani che simula un applauso ci fa sobbalzare.
《Sapevo che i tuoi figli fossero dei cagasotto, ma sapere che addirittura uno di questi sia terrorizzato dal buio mi fa solo ridere.》 Una voce sconosciuta squarcia il silenzio a susseguirla c'è un improvvisa luce.
《Ellio...》 La voce di mamma mi fa capire che per lei quel tizio non sia uno sconosciuto.
《In persona figliola.》
Figliola?-
《Che cosa vuoi?!》 Sbraita Anna.
《Calmati- Non sei felice di vedere il tuo paparino?》 Chiede a un palmo dal suo viso.
Sia io che Stre sobbalziamo.
È suo padre?!
Effettivamente la somiglianza tra i due è impressionante, entrambi possiedono occhi marroni e capelli del medesimo colore,l'unica differenza è che la chioma di mia madre possiede delle sfumature di viola.
《Lasciaci andare!》 Urla mentre le lacrime cominciano a solcarle il viso.
《Sei così debole- Approposito di deboli, dov'è tuo marito?》 Chiede lo sconosciuto.
Mio padre debole?- Ahah- Lui è un uomo fortissimo.
Lei non risponde, si limita a guardarlo male.
《Bene- Andrò dritto al punto. Ormai sono vecchio, e ho bisogno di successori... per questo ho bisogno sia di te e sia dei tuoi figli, una volta che pure tu morirai saranno loro,》 Si ferma per indicarci 《a esssere i prossimi capi.》
《No! Non apparteniamo alla tua banda, ne ora ne mai!》 Grida divincolandosi dalle catene.
《In questo caso allora》 Estrae la pistola e gliela punta in faccia. 《Prenderò direttamente solo i tuoi figli.》
Vuole uccidere Anna?!
L'ansia comincia a farsi sentire e sia io che Stre cominciamo a tremare.
《Mamma!》 Esclamiamo io e Stre all'uninsuono.
《Voglio che tu sappia una cosa,》 Fa una piccola pausa. 《Non ti ho mai considerata mia figlia, mi hai tradito e per questo meriti la morte!》 Sussurra con rabbia.
Un rumore lieve mi porta a voltarmi verso la porta.
Papà sta lentamente estraendo la pistola,nessuno si è accorto di lui tranne me e il piccolo che è sul punto di dire qualcosa.
No! Qualunque cosa esclamarà, sarà sicuramente qualcosa che farà spostare l'attenzione su papà!
Devo zittirlo ma le mie mani sono legate come faccio?!
Ho un idea!
Rapidamente avvicino la mia bocca alla sua, facendole scontrare in un rapido bacio a stampo, nessuno ci ha notati, dato che tutti sono concentrati su Anna.
《Sta zitto-》 Sussurro semplicemente a poca distanza dal suo viso.
Sta arrossendo, ma devo fare finta di niente.
Mi guarda perplesso per poi spostare i suoi occhietti sulla mamma, che nel mentre sta continuando una conversazione accesa con quello che a questo punto suppongo sia suo padre.
Uno sparo porta tutti a sobbalzare tranne lo sconosciuto che cade rapidamente sul pavimento privo di sensi.
Prima che riesca a spostare nuovamente lo sguardo su mio padre, dalla sua pistola partono altri tre colpi che arrivano dritti alla testa dell'estraneo.
Probabilmente vuole assicurarsi che muoia.
《Bene- Alex slegali.》
《Siete feriti?》 Chiede avvicinandosi a me e Stre che in tutta risposta muoviamo la testa in segno di negazione.
Si piega sulle sue gambe e comincia a tagliare le corde.
《Non vi lascerò mai più andare, non siete delle marionette per me ma la mia ragione di vita, assieme a vostra madre.》 Sussurra per poi spostare lo sguardo su sua moglie.
Ci stringe forte a se mentre... piange?-
Lui sa piangere?!-
Sobbalzo e non so se per il contatto improvviso o perché stia piangendo.
《Scusate, non avrei dovuto... io sono un pessimo padre.》 La sua voce è bassa mentre le sue mani tremano.
《Non sei un pessimo padre, sei perfetto.》 Sussurra il bimbo con dolcezza.
mentre mio padre si stacca lentamente.

Ore 6:10
Cico pov:

Fortunatamente siamo tornati alla nostra routine.
Siamo tutti a tavola a fare colazione.
Il bimbo dorme tra le mie braccia mentre tutti chiacchierano tra loro.
《Piccolo-》 Sussurro per poi avvicinare un pancake e poggiarlo sul suo piatto.
《Lasciami dormire!》 Esclama assonnato.
《Strecatto ti conviene darti una svegliata dato che ho una bellissima notizia.》
《Mh?-》 mugola curioso per poi mettersi composto sulle mie gambe.
《Ci dobbiamo trasferiremo di nuovo.》
Sobbalziamo entrambi.
Di nuovo...?
《E ti sembra una bella notizia?!》 Sbraito.
《Calmati, comunque si, qui è un posto pericoloso, ma c'è una novità, ci trasferiremo dove alloggiano dei miei vecchi amici! È una grande villa, starete bene lì e non cambierete compagni, tornerete a studiare da casa.》 Esclama allegro tutto d'un fiato.
Non ce la faccio più.
Sbuffo, mi alzo con ancora il bimbo tra le braccia, afferro un pancake e mi dirigo verso le scale.
《Dove vai con Stre?》 Chiede mio padre con arroganza.
《Di sopra, dobbiamo fare le valige. Conoscendoti vorrai partire stasera.》 Sussurro senza voltarmi.
《Si- È-È giusto, andate pure in camera vostra.》 Dice incerto.
Annuisco e in silenzio raggiungo la nostra stanza per poi chiudermi la porta alle spalle.
Poso il bimbo sul letto e gli passo il pancake.
《Mangia, non puoi saltare la colazione.》Sussurro dolcemente.
Annuisce.
《Cico- Quel bacio- Insomma non-》 Non gli permetto di finire la frase.
《Avresti buttato all'aria il piano di papà, era necessario per farti stare zitto. Approposito》 Mi volto per posare la valigia sul letto e ne approfitto per prenderlo in braccio.《Vedi di non parlare in situazioni del genere rischi di peggiorare le cose, sono stato chiaro? Vedi di non fare più il bambino cattivo.》
Sbuffa.
《Chiaro?-》Chiedo nuovamente.
《Non sono un bambino catt-》
《Smettila, lo sei quendo ti comporti male e guarda caso ti comporti sempre male.》
Lo poso e mi volto verso l'armadio per prendere i nostri vestiti.
Dei singhiozzii mi portano a sobbalzare.
Merda...
《P-Perché mi tratti male?-》 Chiede per poi abbracciarmi da dietro,questo mi porta ad arrossire.
《Non ti tratto male, solo che devi imparare a capire quando stare zitto e non ne sei ancora capace, qualcuno avrebbe potuto vederci.》 Sussurro.
《Adesso fammi fare le valige.》  Dico cercando di allontanarmi.
《No, voglio le coccole-》
《Stre》 Mi piego sulle mie gambe. 《Devo fare le valige, fai il bravo e dopo ti strapazzo di coccole,okay?》
Mi scruta intestardito, evidentemente non è chiaro.
Lo afferro per i fianchi e lo porto all'altezza del mio petto, comincio a fargli leggere carezze mentre sento il suo respiro farsi più rapido e noto le sue guance arrossate.
Lo tengo stretto a me con una mano mentre con l'altra afferro i vestiti.
《Piccolo non ti addormentare, finisco qui e poi ci prepariamo per le lezioni.》 Sussurro al suo orecchio facendolo sobbalzare.
《Non voglio andare a lezione e non voglio studiare, mi annoia.》 Cerca di gridare con scarsi risultati.
《E cosa vorresti fare?》 Chiedo ironicamente.
《Stare con te tutto il giorno.》 Dice con determinazione.
Arrosisco e non rispondo.
Non sa quello che dice.
《È normale- Sono il tuo fratellone...》
《Non è vero- Tu sei il mio ragazzo.》 Sussurra allegro.
Ma che cazzo?-
Lo poso rapidamente a terra.
《Stre- Io non sono il tuo ragazzo.》
《Perché?-》 Chiede mentre le lacrime gli solcano il viso.
Che gli dovrei rispondere? Io ti amo ma non possiamo stare insieme
《Che domanda è?- Siamo fratelli.》 Mi alzo. 《A-Adesso- Vai nell'angolino, quello che hai detto è sbagliato, due fratelli non possono stare insieme.
《Ma noi non siamo fratelli di sangue- N-Noi- N-Noi-》
《Strecatto, non me lo far ripetere.》Indico l'angolino 《vai.》 Dico severo.
Mi scruta con odio per poi fare come ordinato.
《Bravo bambino-》 Sussurro.
I sensi di colpa cominciano a divorarmi l'anima. Forse ho esagerato... o forse è tutta colpa mia. L'ho illuso-
È tutta colpa mia!
Finisco velocemente di preparare le valige avvolto dai sensi di colpa e con apatia mi avvicino a lui.
《Stre, andiamo a prepararci- Su alzati.》 Cerco di convincerlo.
《No!》
《Non era una domanda.》
Senza aggiungere altro lo afferro delicatamente per un polso e lo costringo ad alzarsi.
《Lasciami stare...》 Dice con voce spezzata.
《Andiamo su-》 Sussurro dolcemente a un palmo del suo viso.
《Non voglio stare con te, lasciami stare!》 Cerca di gridare mentre affoga tra le sue stesse lacrime.
Non nascondo che questa frase mi abbia ferito.
《Ascolta-》 Mi piego nuovamente sulle mie gambe raggiungendo la sua altezza.
《So di essere stato abbastanza... diretto- Ma ti assicuro che il nostro è solo un rapporto fraterno- Tu non sei davvero innamorato di me.》 Sussurro con "pazienza"
《M-Ma tu mi piaci!》 Dice in preda al panico.
《Io non ti piaccio, quello che senti è solo amore fraterno.》 L'apatia comincia a riempire la mia voce.
Un'apatia in realtà inesistente dato che è l'unico sentimento che non riesco a provare con lui.
《Nono- Io sono sicuro, tu mi piaci! Ormai da anni.》
《Stre- Andiamo a prepararci.》
《Nessuno mi ascolta mai quando parlo- Adesso non lo fai più nemmeno tu?-》
Resto senza parole.
Nessuno lo ascolta?-
Non aspetta una mia risposta, se ne va in bagno e comincia a spogliarsi.
Sarà una doccia molto silenziosa a quanto pare-

Ore 3:35
Cico pov:

Siamo tutti in macchina.
Tutti dormono compreso il bimbo.
È così bello... Si trova seduto sulle mie gambe come al solito, o almeno più che seduto sembra sdraiato. La sua testa si trova appoggiata sul mio braccio mentre le gambe sono stese su sedile.
Gli ho ovviamente tolto le scarpe, sia mai si sporca il sedile.
I pensieri del giorno prima mi offuscano la mente, sono stato troppo diretto-
《Che hai Cico?-》 La voce di papà mi fa sobbalzare.
《Niente-》
《Che è successo con lui?》 Chiede diretto.
《Nulla.》
《Devo scoprirlo da solo?-》
No!
《No!》 Cerco di non gridare dando voce ai miei pensieri.
Se Lyon vuole scoprire qualcosa trova sempre il modo di farlo.
《Bene, allora dimmi-》 Dice.

《Tutto qui?-》
《Non sei arrabbiato?!》
《Nah- Dobbiamo dare a Stre il tempo di maturare ma tanto dovrete prendere il comando entrambi, non mi importa se come fratelli o fidanzati.》
《Non è quello il punto... come faccio con lui?》
《Fai finta di nulla, il tuo scopo adesso è farlo maturare un domani sarete voi a comando di tutto e non posso mettere un bambino come capo. Vedi di fare del tuo meglio, come fratello, come amico e come "fidanzato". Adesso però ti chiedo di comportarti solo da fratello.》 Dice tutto d'un fiato.
Annuisco.
《Bravo ragazzo... adesso riposa.》
Faccio come dice, il viaggio è lungo...almeno credo.

Continua...

Il bambino cattivo- StrecicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora