Capitolo 23

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Ore 5:30
Stre pov:

Il mondo dei sogni si allontana lentamente... le prime luci del sole filtrano dalla finestra e il cinguettio degli uccellini rompe il dolce silenzio mattiniero.
Sono steso ancora sul lettino dell'infermieria, la mia testa pulsa... d'istinto la tocco e così sento la fascia che la circonda e non solo.
Sento una mano e so di chi è.
Sposto lo sguardo, affianco a me si trova Cico. Cosa ci fa qui?
Dorme beato, come ho già detto una sua mano è poggiata sulla mia ferita mentre l'altra è stesa lungo il fianco, in mano ha un bigliettino con all'esterno scritto "per il bimbo". La curiosità mi divora e per questo lo afferro delicatamente e lo apro.

Caro bimbo
So che mi odi e so che sei arrabbiato con me... mi dispiace per il gesto che ho fatto e sapere che adesso tu sia terrorizzato solo all'idea che io possa sfiorarti mi distrugge.
Sono venuto qua a dormire perché senza di te non riesco, non sei tu a dipendere da me ma io a dipendere da te, spero sia chiaro.
E comunque per rispondere ciò che mi hai detto ieri dopo il pugno sul mio... emh quello-
Anche io ti amo.
Non pretendo che tu mi perdoni ma voglio solo che tu sappia che sei la mia ragione di vita.
-Da Cico.

Le mie guance sono tutte rosse.
Lui mi ama...?
Sposto lo sguardo sul suo braccio... ci sono dei tagli. Li ha fatti per me? Per i sensi di colpa?
Devo disinfettarli.
Senza badare a non fare rumore mi alzo e mi dirigo verso l'armadietto, ignoro il leggero giramento di testa che mi colpisce e afferro il disinfettare con un cotoncino.
《Bimbo?-》 Sussurra mentre torno verso di lui.
《Siediti.》 Ordino.
《Ma che-》
《Fallo!》 Sbraito.
Annuisce leggermente e così fa.
In silenzio disinfetto i graffi ignorando le sue leggere smorfie di dolore.
《Uh- Quelli bimbo sono- Emh-》
《Sei più cattivo di me avvolte!》 Sussurro interrompendolo.
《Ti pare il caso di fare una cosa del genere?! Solo per me?! Sei cosi-》 La mia frase viene interrotta.
Mi afferra rapidamente per i fianchi e in un attimo mi ritrovo sulle sue gambe.
Cosa vuole?
All'improvviso le sue labbra raggiungono le mie, facendomi arrossire è un bacio a stampo ma comunque passionale.
Non'appena si stacca da quel gesto così intimo non parla, mi scruta soltanto.
《Se continuerai a protestare su argomenti che non ti riguardano facendo il bambino cattivo, ti zittirò attraverso i baci.》 Sussurra a un palmo dal mio viso.
《I-Io-》
Sento le guance bruciare.
《Niente scuse- Adesso torniamo a dormire, buonanotte piccino.》 Sussurra per poi posarmi sotto le coperte e stamparmi un'altro bacio sulle labbra.
Non rispondo mi limito ad arrossire e abbracciarlo in silenzio.

Ore 12:30
Stre pov:

Siamo tutti a tavola mentre regna principalmente il silenzio, escludendo i versi di Liam e Olivia.
《Ragazzi ho delle novità-》 La voce di Piadina attira l'attenzione di tutti.
《Comincio col dire che: Cico, nonostante il tuo comportamento scorretto oggi stesso verrai nominato capo e io stesso il tuo consigliero.》 Fa una pausa per cercare di studiare la sua reazione.
Cico si limita ad annuire con apatia.
《Stre-》 Appena sento il mio nome sobbalzo.
《Tu cambierai tipologia di allenamento, non è necessario che tu pratichi boxe.》 Dopo quella frase delle lacrime si posano sul mio volto.
Sono libero.
《Grazie》 Sussurro semplicemente con un sorriso dolce sulle labbra.
《E subito dopo la cerimonia vi sposerete.》
《Tutto oggi?!》 Esclamiamo io e Cico all'unisono, facendolo annuire.
《Adesso pranzate, dopo dovrete prepararvi, non sarà qui la cerimonia.》 Sussurra Paga con dolcezza.
Annuiamo e sposto lo sguardo sul mio piatto, non mi va proprio di mangiare,  ma nonostante questo lo faccio, non voglio far imbestialire nessuno.
《Noi andiamo di sopra.》 Sussurra Cico.
《Stre non ha ancora finito di mangiare.》 Dice Alex con rabbia.
《Mh- Dopo mangeremo in macchina, suppongo che il viaggio sia lungo e perdendo tempo rischieremo di fare tardi.》
Un improvviso silenzio ambienta la cucina.
《Andate-》 È Piadina ad interrompere quest'ultimo.
Così facciamo.
Cico afferra delicatamente la mia mano e assieme ci dirigiamo in camera nostra.
《Grazie, non avevo più fame-》 Dico mentre chiude la porta.
《Lo so, lo avevo notato da come scrutavi il piatto. Ma devi mangiare dopo.》 Mi rimprovera.
Annuisco e in silenzio apro l'armadio.
《Non so cosa mettermi-》
Non risponde, afferra un vestitino dall'armadio e me lo passa.
È un abito rosa chiaro lungo fino alle ginocchia, possiede delle maniche lunghe e un corpetto a cuore.
《Uh- Carino, grazie.》
Assieme ad esso mi passa un intimo del medesimo colore e questo mi porta ad arrossire.
Per lui prende un pantalone nero, una camicia bianca, un gilet e un intimo scuro.
Mi afferra delicatamente per un polso e in silenzio mi trascina in bagno.
Siamo i primi a prepararci, possediamo un unico bagno da condividere con tutti i membri della casa.
Chiudo a chiave e non'appena mi volto noto il suo sguardo su di me.
《Tu sai chiudere a chiave?-》
《Si, ho imparato da poco.》
《Bravo... andiamo a lavarci sennò gli altri non avranno tempo.》

Il bambino cattivo- StrecicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora