Il bambino cattivo- Strecico

Capitolo 22

Un mese dopo (skip time)
Ore 12:05
Cico pov:

Io e Stre siamo a lezione, Piadina spiega come se qualcuno dei due stesse effettivamente ascoltando- ahah-
So che neppure il bimbo segue la lezione, dato che è troppo noiosa, insomma, io queste cose le so già.
《Quindi ragazzi chi di voi sa riassunermi ciò che ho appena detto?-》
Nessuno dei due risponde, ci guardiamo e non'appena il mio sguardo incontra il suo scoppiamo entrambi in una risata.
《Ragazzi non c'è niente da ridere! Invece di rider-》 Il suo rimprovero viene interrotto dalla suoneria del telefono.
《Pronto?》Fa una pausa per poi riprendere a parlare con tono serio. 《Va bene arrivo.》 Attacca immediatamente la chiamata per poi scrutarci.
Che strana conversazione.
《Devo andare, appena arrivo vi interrogo sui due capitoli che ho spiegato e Cico ricorda che dalle 14 alle 19 dovete allenarvi.》 Dice sbrigativo.
Annuisco leggermente e sposto lo sguardo sul bimbo, i nostri allenamenti durano molto ma sono comunque adeguati per la nostra tipologia di fisico e peso.
I suoi occhi chiari si spostano nuovamente su di me e non'appena nota che lo sto ancora scrutando sobbalza.
《Che fai? Mi mangi con lo sguardo?》 Mi provoca.
《Ti piacerebbe piccoletto.》 Sussurro prima di alzarmi.
《Che facciamo?》 Chiede con innocenza.
《Io un idea la avrei, ma purtroppo ti ricordo che dobbiamo studiare.》
In silenzio afferra il libro e me lo porge.
È maturato così tanto nell'ultimo periodo- non sembra neanche più lui.
《Da pagina 86 a 112- Lo ha scritto alla lavagna 》 Sussurra per poi indicarla.
《Che noia io questo argomento lo so già-》 Dico annoiato per poi cominciare a leggere.
《Bene, allora spiegamelo- Così lo sapremo entrambi, fammi vedere come fai il professore.》 Non riesco ad interpretare il suo tono, ma faccio come mi viene richiesto.
Mi alzo, mi metto seduto sulla cattedra mentre lui fa lo stesso ma sul banco, dondola le gambine con innocenza e sorride.
《Bene in poche parole...》

Ore 15:30
Stre pov:

Da svariati minuti colpisco il mio piccolo sacco da boxe, che è sinceramente la metà di Cico,quest'ultimo mi incoraggia e mi sprona ad andare avanti.
《Bene Stre adesso puoi fermarti.》 Dice con dolcezza.
《Senti-》 Fa una pausa per poi piegarsi sulle sue gambe. 《Da ormai un mese ti alleni solo su un sacco da boxe, adesso però voglio che tu ti alleni con qualcuno.》
《E con chi?》 Chiedo curioso.
《Secondo te bimbo?-》 Chiede diretto.
《Emh- boh?》
E come dovrei saperlo?
《Piccolino, ti devi allenare con me.》
Io e Cico dovremmo combattere?!
《No, non se ne parla.》 Dico con rabbia.
《Va bene- Bambino cattivo-》  Mi provoca.
Io? Un bambino cattivo?!
Il mio pugno raggiunge rapidamente il suo petto, ma nonostante questo non si smuove di un centimetro.
《Non sono un bambino cattivo!》 Sbraito palesemente incazzato.
《Bel pugno, ma detto sinceramente non mi hai fatto niente piccoletto.》 Sussurra per poi darmi un bacio sulla fronte e alzarsi.
《La mira c'è ma la forsa fisica no- Devi rafforzarti piccino.》
《Prova tu.》 Lo sfido con uno sguardo fulminante.
《Eh?-》
《Hai detto che devo combattere con te, okay-Colpiscimi.》
Annuisce e con un sorriso beffardo mi colpisce, facendomi cadere all'indietro.
Il rumore della mia caduta viene presto sostituito dalle mie lacrime.
Ha colpito il mio petto e fa male.
《Merda-》 Sussurra prima di prendermi in braccio.
Sbuffa, in silenzio alza la mia maglietta e non'appena quest'ultima è stata completamente rimossa sobbalza.
《Bimbo... la tua pelle è così- Sensibile.》 Sussurra a denti stretti.
《Non fa niente... sto bene, continuiamo.》 Dico per poi cercare di scendere con scarsi risultati.
《Aspetta prendiamo del ghiaccio.》
Non gli è chiaro? Voglio continuare.
Con rabbia asciugo le lacrime mentre tento di bloccare i miei singhiozzii.
《Piccino... Fai il bravo- Prendiamo del ghiaccio e poi continuiamo.》
Scuoto la testa in segno di negazione.
《No-》 Rispondo semplicemente facendolo sobbalzare.
《Bimbo vuoi seriamente continuare?-》 Chiede con pazienza facendomi annuire.
《Va bene.》 Dice per poi farmi scendere. 《Fammi vedere cosa sai fare piccoletto.》
Sposto lo sguardo sul suo volto, no comprendo il suo sguardo... sembra quasi preoccupato.
《Forza- Puoi cominciare tu.》Sussurra per poi posare una mano sui miei capelli.
Senza pensarci afferro quest'ultima e con forza tento di tirarla, il mio intento è farlo cadere e colpirlo, è troppo alto non riuscirei sennò. Il mio piano, però, fallisce miseramente e in un attimo mi ritrovo a mezz'aria, mentre stringe sia la mia mano che i miei capelli.
《Sei prevedibile-》 Sussurra al mio orecchio prima di prendermi in braccio.