𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟐

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la testa di Filippo dopo una sbronza pesava più di qualsiasi altra parte del suo corpo.
faceva fatica a tirarsi in piedi alla mattina, soprattutto con ancora dell'alcol nelle vene.
si trovava in un letto bianco, solamente lui, vestito esattamente come la sera prima e ancora più stanco di prima.
riflettendo però su quello che era successo non poté non riportare alla mente quella ragazza che l'aveva catturato in così poco tempo, su quel muretto rossastro e con solo una bottiglia d'alcol in mano.
ragionava molto in realtà, per un attimo penso che fosse stato un semplice sogno che aveva elaborato dopo la rottura con Victoria.
ma poi quegli occhi, quelle labbra, non potevano essere state solo un sogno.
si ricordava perfettamente di quella ragazza degli enigmi che gli aveva posto nel suo racconto, e di quanto fosse terribilmente attraente nonostante il suo stato di alcolismo piuttosto alto.
Filippo provó a tirarsi in piedi ma al primo colpo cadde sul letto con la testa che gli faceva male e pulsava dai troppi pensieri.
il suo telefono continuava a vibrare sul comodino da ormai 5 minuti e tutte quelle notifiche sarebbero state sicuramente di Victoria, che non avrebbe voluto nemmeno sentire per un po' di tempo.
ancora non riusciva a concepire come aveva potuto tradirlo così liberatamente davanti ai suoi occhi.
dopo disperati tentativi si tiro in piedi camminando come ancora ubriaco, mantenendosi in giro per casa come fosse stato colpito alle gambe.
scese le scale con difficoltà per poi raggiungere il piano inferiore dove la cucina ribolliva di profumi accesi e marcati con lo incuriosirono parecchio.
"buongiorno principessa"
lo salutò una voce maschile dalla stanza in fondo al salotto.
li in quel cucinotto molto malmesso, c'era Lorenzo Galli, il migliore amico di Filippo dai tempi d'infanzia.
il ricciolo vedendolo e udendo le sue parole alzò il terzo dito verso la sua figura, sedendosi su una delle sedie in legno scuro.
"dormito bene?"
chiese mentre gli passava una tazzina di caffè veloce, che il ragazzo si scoló in meno di 2 secondi.
"una meraviglia"
"dai non fare il drammatico, era tanto che non ti prendevi una sbronza simile"
gli diceva il ragazzo dai capelli neri mentre sorseggiava il suo caffè macchiato nella tazzina biancastra.
"come sono arrivato qui?"
"Mirko.."
commento subito lasciandola la tazzina nel lavabo.
"..doveva recuperare sua sorella e visto che ero a casa sua per una pizza l'ho accompagnato, e ti ho portato qui.
eri su un muretto sdraiato completamente solo con una bottiglia di vodka in mano e mezzo fatto, solo soletto"
sorrise dicendo quelle parole mentre Filippo rifletteva sul fatto che Lorenzo non aveva fatto in tempo a vedere la ragazza tanto attraente della sera prima.
"Lori, ti scoccia se ti dico una cosa?"
"mhh, se é per Victoria so già tutto, quella puttana mi ha scritto ieri ed ho risposto solo inizialmente per capire meglio la situazione, poi quando ha incominciato a parlare dell'accaduto ho smesso di scriverle"
"hai fatto bene, ma non era questa la cosa"
disse con tono profondo il ricciolino che giochicchiava con gli anelli ancora incastrati nelle sue dita.
"di che si tratta?"
"di chi se mai"
lo corresse lui lasciando il suo migliore amico piuttosto confuso.
"dio, Filo, ti sei scopato una tipa?"
"ma dai perché sei così coglione?!"
lo ammonì lui vedendo Lorenzo ridere di gusto alle sue riprese.
"non mi sono scopato nessuno"
iniziò a dire prima di parlare di quella serata strana e particolare che l'aveva tenuto intrattenuto e lontano dai cattivi pensieri per un buon numero di ore.
parlò così preso della ragazza che Lorenzo vedeva i suoi occhi brillare, menzionò i capelli che avevano il colore della cannella appena colta, i suoi meravigliosi occhi verdi illuminati dalla luce artificiale dei lampioni ed il corpo magro e tanto attraente che però non aveva mai imbrattato con le sue sporche idee che si faceva di solito davanti a codesta bellezza.
non riusciva a immaginarsi un bel corpo come il suo, in un rapporto sessuale rude e crudo che di solito lui aveva con altre donne.
"come sei sentimentale Filo, non ti ho mai visto cosi"
commento sedendosi a fianco all'amico, ancora con le idee confuse.
"è stato strano Lori, insomma sono stato tradito e mi sono baciato subito un altra"
"Filo, se non l'avesti fatto mi sarei preoccupato, Victoria ti ha tradito e messo al muro, io mi sarei fatto qualcuno per concludere in bellezza"
gli consiglio lui mentre Filippo sorrideva leggermente per le stronzate uscite dalla bocca del suo migliore amico.
"rimani qui? devo andare un attimo in studio, penso che Mirko sia lì per alcune commissioni"
il riccio penso un secondo alla risposta da dare, ma poi pensando che i pensieri in completa solitudine l'avrebbero oppresso, si alzò dalla sedia accettando là proposta di Lorenzo.
uscirono di casa, scappando subito in macchina dato che i paparazzi non tardavano mai ad arrivare, e con Lorenzo alla guida, si diressero allo studio dove solitamente registravano qualche canzone.
Filippo, ancora assonnato, accese una sigaretta fumando e il tabacco in modo rude, finendola in pochi minuti per poi cacciarla fuori da finestrino.
uscirono dalla vettura nera per poi entrare nello studio tanto ambito.
divanetti presiedevano dietro la sala di registrazione, dove Mirko, alias Rkomi, stava scaricando la voce con qualche nota.
li seduta c'era solo una persona, a cui i due non diedero tanto peso, togliendosi la giacca per poi salutare il cantante dall'altra parte del vetro.
"madonna Mirko, dormito male?"
chiese Filippo scherzoso vedendo l'amico con delle occhiaie che toccavano facilmente terra.
"parli te, stronzo"
rispose di rimando abbracciandolo.
salutando anche Lorenzo, il cantante picchietto la spalla della persona seduta sul divanetto che si girò velocemente incontrando i suoi occhi.
il cuore di Filippo, non sembrava voler più continuare a battere.
tutte le emozioni provate la sera prima, ritornarono fulminee nella sua testa, così velocemente che dovette attaccarsi alla parete più vicina.
"Filo tutto bene?"
chiese Lorenzo vedendolo debole, con le gambe che gli cedevano.
il riccio si sedette su uno dei divanetti, lontano da quella figura femminile che in qualche istante lo scrutava curiosa.
si sfrego la chioma scura con una mano per poi vedere Lorenzo salutarla con un abbraccio prima che lei potesse avanzare verso la sua figura seduta e tesa.
"ciao, tu devi essere Filippo, io sono Emma"
si presentò tendendo la sua mano ripiena di anelli argentati verso quella del ragazzo.
le stesse mani che avevano giochicchiato con i suoi ricci ribelli, tenuto a coppa il suo viso, quelle che avevano toccato le sue labbra prima che potesse farlo la sua bocca delicata.
diversi pensieri attraversarono la testa di Filippo ma prima che potesse risultare strano apparentemente, le strinse delicatamente la mano facendo scontrando i metalli dei loro anelli.
"allora, iniziamo?"
chiese subito dopo Lorenzo, interrompendo la prestazione dei due.
Emma stacco gli occhi da Filippo che non smise di osservarla nei movimenti decisi che faceva, mentre baciava la gota di Mirko prima di scomparire nel bagno più vicino.
Filippo involontariamente spalancò gli occhi pensando subito alla possibile relazione tra i due, sentendo il cuore pesante per il tradimento che aveva effettuato.
"vecchio hai fatto colpo?"
chiese scherzosamente il riccio nascondendo la sua ansia per la risposta dell'amico.
"ma magari trovare una così, è mia sorella"
Filippo non sapeva se ridere o piangere, forse era peggio la situazione messa in quel modo.
rise nervosamente accendendo una sigaretta, tirandone qualche respiro prima di finirla sempre in brevi tempi.
Mirko, senza aggiungere altra parola si infilò le cuffie ed entro in cabina, scaldandosi la voce intonando qualche nota prima di cantare interamente.
"ma che cazzo ti prende?"
chiese improvvisamente Lorenzo mettendosi di schiena verso il ragazzo dietro il vetro, evitando che leggesse il labiale dei due.
"Lori, non puoi capire davvero"
"beh se ci provi mi saresti molto d'aiuto"
sussurrò per non farsi sentire anche dalla ragazza chiusa nella stanza a fianco alla loro.
"Lori, è lei, ed è qui"
quelle semplici parole fecero sconvolgere Filippo più di quanto lo fece Lorenzo, realizzando il fatto che la situazione fosse più complicata del previsto.
"sei serio?"
"cazzo ti sembra che scherzo?"
rispose con tono preoccupato mentre l'amico cercava di fargli abbassare la voce.
"complimenti però"
Filippo gli tirò un leggero schiaffo sulla nuca in risposta mentre Lorenzo rise leggermente della situazione per sdrammatizzare.
il riccio si mise le mani nei capelli e sospiro a grande volume mentre la porta del bagno si apriva nuovamente per far uscire la ragazza tanto ambita.
"non registri Filippo?"
chiese lei vedendolo teso e seduto nuovamente su uno dei divanetti scuri dello studio.
"ieri sera è andato in discoteca, è un po' stanco"
rispose Lorenzo coprendolo con una scusa plausibile.
"capito"
disse Emma bevendo un sorso d'acqua dalla borraccia recuperata dalla sua borsa.
"eh dimmi Emma, sei andata a ballare ieri"
Lorenzo probabilmente fece il passo più lungo della gamba perché si prese un calcio proprio su essa, da parte del suo amico.
"si, mi sono anche un po' ubriacata a dir la verità"
"un po'"
fece il verso Filippo a bassa voce per non farsi sentire dalla diretta interessata.
"ma si, ci sta qualche volta perdere la testa"
Filippo non capiva perché il suo migliore amico stesse cercando di indagare sulla situazione della sera prima, anche perché per qualche minuto si era incaponito che lei non sapesse nemmeno chi fosse.
lei gli sorrise e dopo averli salutati con una scossa di mano, la sua figura spari nel ciel grigio milanese.

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐑𝐎𝐘𝐄𝐃  𝐓𝐎𝐆𝐇𝐄𝐓𝐄𝐑--𝐈𝐑𝐀𝐌𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora