𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟏𝟐

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silenzio.
finalmente nella testa di Emma regnava il completo silenzio e questo le metteva una pace incredibile.
credeva di essere morta per qualche momento, lo sperava in realtà.
non voleva più provare emozioni del genere, e vivere era come dare una seconda possibilità a uomini come Alessio, che non avrebbero sicuramente sprecato l'occasione.
le veniva da piangere a ripensarci ma non si sentiva nemmeno più in grado di farlo, aveva esaurito tutte le lacrime in corpo.
a riportare alla mente quelle immagini le mancava il respiro, sentiva ancora le sue mani sul suo corpo, il dolore che aveva provato.
era come se l'avesse accompagnata alla sua morte, pian piano, senza troppa fretta per farle notare e provare ogni momento interminabile.
era bastardo come sentimento, era infido, si infilava dentro di lei con una lentezza inaudita e le lasciava un dolore immenso.
l'unico rumore che le ricordava che ancora era cosciente e viva sulla terra erano le voci dei medici.
parlavano veloci, non capiva cosa stessero dicendo ma poi capì che anche in uno stato di coscienza completa avrebbe fatto fatica a comprendere le loro parole.
era in lettino, scomodo, ma era l'unica cosa che desiderava, un letto per riposarsi.
aveva qualcosa attaccato al braccio ed una macchina che le martellava nella testa i battiti del suo cuore, che sembravano pian piano tornare normali.
ogni tanto cercava di muoversi ma tutto quello che riusciva a fare era piegare un dito con leggerezza, sempre in momenti in cui nessuno lo notava.
"sono il fratello vi prego, ditemi almeno come sta"
Emma riconobbe la voce di Mirko in un colpo di fulmine, lo sentiva urlare, con i ribatti dei medici che lo disarmavano ogni volta che cercava di aggiungere dettagli.
ad un certo punto avrebbe perfino giurato di averlo sentito singhiozzare, e questo la colpì, non l'aveva mai visto piangere.
questo la spinse ad aprire gli occhi, con lentezza apri le sue sfere verdi al mondo che inizialmente parve più luminoso di quello che ricordava.
quando qualcuno dei dottori si accorse di lei, corse a controllare che stesse bene, cercando di riportarla di nuovo alla realtà ed alla fine, lei riuscì ad aprire del tutto i suoi occhi.
guardo subito verso l'uscita e vide una donna, una ragazza forse che si stringeva a Mirko con una certa benevolenza, era bionda e suo fratello la teneva stretta, con un braccio intorno alla sua vita e l'altro che le accarezzava il capo.
le disse qualcosa che da quella distanza Emma non riuscì a capire per poi finalmente incontrare i suoi occhi.
subito corse da lei, le prese la mano, le bacio la fronte e pianse, pianse come un bimbo.
Emma era felice, tenere la mano di suo fratello dopo tutto quel dolore era la cosa più bella che poteva desiderare.
"ho avuto tanta paura"
le confesso mentre l'abbracciava.
Emma gli bacio lentamente la sua gota arrossata ed una volta staccatosi da lui, riprese respiro.
d'istinto pianse anche lei, si sentiva piena di troppe emozioni e l'unico modo per sfogarle tutte insieme fu liberarle tramite le sue lacrime veloci.
si asciugo subito il viso, cercando di ricomporsi, avrebbe voluto solo non aver fatto quel che aveva fatto, che aveva subito.
tenne la mano di suo fratello con molta prudenza, sentiva il suo calore impadronirsi della pelle circostante, lasciando che lentamente si risentisse viva, piena di quel calore di cui necessitava.
poi ad interrompere quel momento fu un medico, chiamo Mirko fuori dalla stanza così con un occhiata il moro disse a Sole di affiancare la sorella, prima che potesse chiudere la porta alle sue spalle.
lei era timida, si fece pian piano avanti per poi sedersi in parte ad Emma che più che curiosa la scrutava in cerca di risposte.
"ciao"
disse imbarazzata mentre non sembrava di tante parole.
"non avrei mai pensato di poterti conoscere in questo modo"
continuò subito mentre Emma faceva un sorrisetto, cercando di non pensare a quello che la stava tormentando da ormai ore ed ore infinite.
"mi chiamo Sole comunque"
quel nome le illumino lo sguardo, aveva i lineamenti delicati, pallidi, piena di rosee gote imbarazzate, occhi di ghiaccio, di un colore molto freddo ma che a contrasto con il suo sorriso si annullava completamente.
"Emma"
disse con voce tenue, sorrise un'altra volta.
era strano, la gelosia che aveva provato per tutte le ragazze che in qualche modo entravamo in contatto con suo fratello, si scatenava distruggendo i loro rapporti.
per qualche motivo, per qualche strano caso, Sole pareva diversa, molto diversa.

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐑𝐎𝐘𝐄𝐃  𝐓𝐎𝐆𝐇𝐄𝐓𝐄𝐑--𝐈𝐑𝐀𝐌𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora