𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟏𝟖

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"andiamo a Los Angeles!"
la voce di Mirko si fece più acuta del solito mentre dava a sua sorella quella incredibile notizia.
Emma rimase per un attimo paralizzata dalla novità appena comunicata, con ancora il bicchiere d'acqua in mano e affianco Sole che rideva della sua faccia inerme.
"seriamente?"
chiese con un sorriso a trentadue denti, così largo da arrivarle alle orecchie.
abracciò suo fratello tanto forte da soffocarlo e saltellò per la camera senza troppa preoccupazione del pensiero degli altri.
"america, america"
disse più volte mentre saltava sul posto, con le mani che battevano tra loro creando un rumore sordo alle orecchie dei presenti.
"quando si parte"
chiese subito senza troppi giri di parole lei, mentre correva incontro a Mirko, felice finalmente di vederla di nuovo con quel sorriso che tanto amava.
le baciò la fronte come era solito fare per poi guardare Sole che dall'altra parte della stanza osservava i fratellini finalmente insieme.
"dopodomani, non ho avuto tempo di dirtelo prima in realtà, Pablo mi ha avvisato all'ultimo"
Emma sorrise ancora di più, pensando al mare della calofornia, il sole cuocente, lo spirito, i negozi, i locali.
era ansiosa nel pensare a quella "vacanza" nel terzo mondo, e per quanto avrebbe dovuto lavorare durante la permanenza non vedeva l'ora di prendersi una pausa dalla monotonia milanese.
senza aggiungere altro corse di sopra ed iniziò a fare una valigia, inserendoci il più possibile all'interno.
d'altro canto Filippo era sul divano, Lorenzo lo guardava inerme, non aveva proprio una bella cera, nel vederlo in viso.
aveva delle rughette più visibili del solito e due occhiaie che toccavano terra.
"non dovresti prepararti?"
chiese lui senza che il migliore amico muovesse un muscolo.
lui sbuffava, il solo pensiero di passare intere settimane insieme ad Emma lo rendeva sicuramente felice ma le sue parole gli balenavano di continuo in testa.
cazzo perche faceva così?
e poi sarebbe stato meglio per entrambi, cosa di preciso?
quello che desiderava Filippo era il solo pensiero di vederla serena, e poterle dare una spalla nel bisogno.
probabilmente nemmeno lui poteva soddisfare le sue richieste.
il ragazzo sbuffò semplicemente, si portò le mani al viso e struscio esse sugli occhi depravati.
doveva preparare le valigie, ma non ne aveva nemmeno la forza in quel momento.
"Filo, non puoi stare così per lei però, cazzo non sei più in te"
commento Lorenzo mentre si alzò definitivamente dal divano.
"che cosa dovrei fare Lori, se mi dai una soluzione sarò felice di accoglierla, ma dato che ogni cosa che potrei fare per lei sarà inutile dato che non vuole nemmeno avermi intorno, mi sembra anche stupido provare a vederla da un'altra prospettiva"
"dio Filo mi fai venire la voglia di riempirti di schiaffi, cazzo non sei più tu, non sei mai stato così per una ragazza, solitamente se qualcuno ti manda all'aria tutti i tuoi sentimenti ci rimani giusto male cinque minuti e poi ti trovo già con un'altra.
non ti sto dando del puttaniere, sto dicendo che probabilmente tra voi non potrà funzionare"
le dure parole di verità che diceva Lorenzo erano un colpo al cuore, ma d'altronde cosa poteva farci?
per la prima volta in quei mesi si era reso conto di provare davvero qualcosa per lei.
aveva un forte sentimento nel petto che gli premeva il cuore che stava sempre più lontano da lei.
il suo corpo richiedeva la sua presenza e se non l'otteneva, era senza energie, spento.
si rendeva conto di non poter ancora sopportare per tanto quella situazione ma era una cosa che non poteva comandare.
forse era caduto troppo in quella infatuazione che ormai era troppo difficile da poter ostacolare.
sospirò, si tirò in piedi ed iniziò a fare la valigia.

★☆★☆★☆★☆★

Emma era ufficialmente seduta sull'aereo.
in quanto staff e personale della troup aveva avuto diritto ad un volo privato, per soli componenti della grande community dei due cantanti.
sapere che Filippo le sarebbe stato tra i piedi era una sofferenza, per quanto non volesse dirgli una cosa simile lui l'aveva portata all esasperazione pur di conoscere e così si erano ritrovati nuovamente separati.
Emma sedeva in disparte, conoscendo solo Pablo in quell'aereo, dovette sostare in una poltrona poco più lontana dove scriveva un ultimo messaggio per le successive 16 ore a suo fratello.
era agitata, non aveva mai fatto un viaggio così lungo, e lì con solo una bibita alla mano ed un gruppo di uomini attorno, pensava di non sopravvivere.
fortunatamente con grande sorpresa, la presenza di Sole le illuminò la giornata
"che ci fai qui?"
sorrise lei, vedendo la bionda ricambiare.
"farò il viaggio con te, mi avevano proposto di farlo con Mirko ma sapevo che saresti stata la sola donna qui, quindi.."
Emma le era grata, non sapeva nulla di lei ed eppure già aveva fatto così tanto.
"mi stai salvando la vita"
commento subito la mora, Sole sorrise, non era abituata a complimenti così spontanei.
le due si ritrovarono a parlare, erano conversazioni clandestine che prendevano altre strade molto velocemente ma che portavano anche discorsi profondi.
Emma conobbe la ragazza di fronte a lei, trovandosi così simile che quasi si meravigliò.
veniva da Torino, nata nel 96, un anno in più di lei aveva lavorato per molto tempo come barista e per anni aveva seguito suo fratello nella sua carriera musicale.
per caso durante una serata era riuscito a fermarlo e a scambiare due chiacchiere e conoscendo Mirko, subito le aveva chiesto il numero per sentirsi qualche giorno più in là.
ed ora era qualche settimana che si frequentavano, ed il fatto che lei fosse su un aereo per Los Angeles solo per dargli supporto, significava molto.
"ti piace non è vero?"
chiese Emma.
lei arrossì lievemente, era ovvio l'amore che provasse per lui.
"tuo fratello è speciale, sai non sapevo che fosse così buono, è proprio meraviglioso"
"lo so, Mirko è davvero per poche persone, sei la prima ragazza con cui si frequenta per cui non provo il minimo odio, non è facile per me vederlo andare via, ma come lo dovrà fare
lui, beh prima o poi toccherà anche a me"
"provi gelosia per lui?"
chiese d'istinto la bionda, incuriosita dal discorso.
"non sono gelosa, ho solo paura per lui, non voglio che stia male"
"ti capisco, comunque tu, come sei messa in amore?"
quella domanda non sembrava tanto ad averla fatta ad Emma in sé, ma proprio al cuore di Emma.
era occupato?
beh la risposta più ovvia era assolutamente no.
per chi poi?
"no, sono liberissima"
rispose sorseggiando un po' d'acqua.
"e con Filippo?"
in quel momento quello che aveva bevuto le andò di traverso.
anche solo sentire il suo nome le faceva appesantire il respiro.
"non c'è niente con lui, è un conoscente, tutto qui"
"nah, tu menti, sai mi ha detto delle cose in queste settimane"
"cosa?!"
l'idea che lui potesse parlare con altre persone di fatti personali l'aveva fatta arrabbiare immediatamente, aveva improvvisamente cambiato colore sulle sue gote.
"sta tranquilla Emma, ogni tanto ci becchiamo fuori dallo studio, quando vengo a prendere Mirko, e alcune volte lo vedo sempre così sorridente.
ricordo di questo giorno in particolare, in cui gli avevo chiesto come mai tutta quella felicità, e lui mi ha risposto che una "stellina" gli aveva riempito il cuore e illuminato lo sguardo.
inizialmente ero stranita, insomma non sapevo che volesse dire ma a sentire da come ti chiamava ogni tanto dall'altra parte del vetro, mi ha fatto capire tante cose"
Emma era decisamente sbalordita,
davvero Filippo aveva detto una cosa così profonda?
"una stellina mi ha riempito il cuore ed illuminato lo sguardo"
più confusa di prima cercava domande da fare alla bionda ma la sua bocca non sembrava volerla assecondare.
"Emma ti dico solo questo, per quanto io non abbia voce in capitolo, io lo vedo davvero preso, non sembra sulla terra quando è in tua presenza, ti guarda così intensamente che quasi potresti scioglierti sotto il suo sguardo.
quando ti parla ha un tono così delicato, ed i suoi sorrisi sono così puri.."
comincio mentre lei ascoltava attentamente.
"..Mirko mi parla spesso di questo suo malessere che in questo periodo lo
prende sempre più spesso, ma se solo sapesse il motivo probabilmente scoppierebbe.
cavolo forse non te ne rendi conto ma fallo, Filippo per quanto tu possa definirlo "conoscente" è pazzo di te, e se l'ho visto io che non lo conosco nemmeno, vuol dire che si vede tantissimo"

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐑𝐎𝐘𝐄𝐃  𝐓𝐎𝐆𝐇𝐄𝐓𝐄𝐑--𝐈𝐑𝐀𝐌𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora