"Cazzo."
Razen si alzò immediatamente dal letto e si diresse verso il tavolinetto nell'angolo vicino alla porta dove aveva lasciato il portasigarette. "Hanno già diffuso la notizia?" Si incastrò il telefono tra l'orecchio e la spalla destra e se ne accese una cominciando a girovagare per la stanza.
"No, Gekko e il commissario stanno discutendo proprio adesso sia con loro che con la polizia americana; visto il precedente con Hageshī li convinceranno a mantenere il silenzio stampa e a concederci la completa giurisdizione sul caso." Rispose velocemente Shinichi. "Purtroppo non ho molto tempo, sappi che sono già stati inviati ulteriori agenti anche dai Kurosu e dagli Shori e che all'alba verranno installate delle unitá di intercettazione...sì, arrivo subito." Fece una pausa; in sottofondo Razen udì un rumore di passi. "Adesso devo andare, comunque, da quanto sono riuscito a scoprire quella che interessa voi dovrebbe essere allestita all'ultimo piano dello Yakushi Building. Non ho altro, per adesso." "Va bene, ci sentiamo." "Razen." "Sì." "State in guardia."
Razen chiuse la conversazione lanciando il cellulare sulla coperta e si avvicinò alla vetrata inalando a fondo il fumo, osservando la città e il suo oceano sfavillante di luci distendersi di fronte a lui.
"Ehi." Dopo qualche istante Jin entrò nella stanza chiudendo la porta dietro di sé, in mano teneva una sigaretta e un bicchiere pieno per metà di vodka con ghiaccio. "Era Shinichi, vero? Poco fa Smith ha contattato il nonno da Los Angeles." "Bene, sai già tutto allora."
Razen raggiunse il fratello accomodandosi su una delle due sedie in pelle accanto al tavolino.
"Sì, era lui, le indagini passeranno in mano alla polizia di Tokyo. A dire il vero non so quanto possa servire visto che ogni retata che la polizia ha pianificato negli ultimi anni si é rivelata un buco nell'acqua, comunque, hanno intensificato i pedinamenti anche sui Kurosu e sugli Shori e dato che all'alba saremo messi tutti sotto intercettazione dobbiamo chiedere allo zio di farsi un giro insieme a Satoru all'ultimo piano dello Yakushi Building."
"Lo avviseremo non appena di sotto si sarà placata la tempesta." Replicò Jin bevendo un sorso del suo drink; si abbandonò all'indietro sulla sedia ad occhi chiusi e diede un tiro alla sigaretta. "L'unica cosa sensata da fare adesso é aspettare e raddoppiare ovunque la guardia; sicuramente lui e il nonno staranno cercando di persuadere anche papà."
Razen soffiò fuori il fumo con un sorrisetto. "Ecco perché ti sei nascosto qui."
"Sì, sono stanco di ritrovarmi in mezzo alle loro discussioni e sorbirmi ogni volta la solita sequela di sguardi rancorosi." Jin si tirò su e spense il mozzicone. "Io e te assomigliamo in tutto e per tutto al nonno e siamo sempre stati piú in sintonia con Seihachi che con lui; posso capire che certe volte papà si senta tagliato fuori, ma dovrebbe essersene fatto una ragione ormai, cazzo." "Non ci riuscirà mai, così come la mamma non smetterà mai di cercare di calmare le acque." Commentò Razen. "In realtà con me ci ha quasi rinunciato, io e papà a malapena ci rivolgiamo la parola." Anche lui spense il mozzicone e buttò giù due delle pillole che erano fuoriuscite dal flacone rimasto aperto sul tavolinetto. "Non sono niente piú di un'arma per lui."
"Quante ne prendi al giorno di quelle?" Jin cambiò argomento osservando il fratello con occhio indagatorio. "E tu, quanti ne bevi al giorno di quelle?" "Touché." Alzò il bicchiere e bevve una lunga sorsata di vodka.
"Eri ancora sveglio, vero?" Anche a Razen non sfuggiva nulla sul volto del fratello; le ombre violacee che normalmente gli segnavano gli occhi erano piú scure del solito. "Già." L'altro cominciò ad agitare piano il drink tenendo gli occhi bassi. "Jin, sono passati due anni. É partita, ti ha detto di non essere piú innamorata di te. Devi dimenticarla." "Kazumi é l'unica donna che abbia mai amato, Razen. Non pretendo che tu lo capisca, ma è così, e nonostante tutto la amo ancora. Non posso farci niente."Restarono in silenzio per alcuni attimi.
"Spero che tu sia d'accordo sul fatto che per il momento sia meglio restare in attesa e pensare soltanto a guardarci le spalle." Jin si infilò tra le labbra due sigarette, fece scattare l'accendino e ne passò una al fratello. "Alla riunione il nonno ha fatto chiaramente intendere a Shori che sospetta di loro, ma ancora non abbiamo in mano alcuna prova per formulare accuse concrete."
"É ovvio che sono d'accordo" ribatté Razen "qualunque altra mossa servirebbe soltanto a farci affondare nella merda ancora di piú. Se almeno Shinichi avesse già avuto accesso al rapporto sull'omicidio di Hageshī avremmo potuto scoprire qualcosa; neanche lui si spiega come sia possibile che ancora non sia arrivato al suo dipartimento."
"Ritenere gli Shori responsabili di tutto questo é la conclusione piú logica; sono la seconda famiglia piú potente di Tokyo, gli unici che possano permettersi di sfidarci apertamente." Rifletté Jin ad alta voce. "Ma é proprio questo il punto." Intervenne Razen. "Non ci hanno sfidato apertamente." "Esatto. Perché? E perché proprio adesso?" Dopo l'ultimo sorso di vodka Jin posò il bicchiere sul tavolino e si passò una mano tra i capelli. "Noi siamo nati e cresciuti in tempo di pace; é vero, sappiamo che gli Shori sono da sempre i nostri principali rivali, ma non siamo a conoscenza di quali siano davvero le ragioni alla base dell'odio che scorre tra le nostre famiglie."
"Non é mai stato un mistero il fatto che farebbero di tutto pur di prendere il controllo dei nostri affari. Perché? Credi che dietro ci sia altro?" Domandò Razen socchiudendo appena gli occhi mentre inalava il fumo."Forse. Non lo so." "In ogni caso hai ragione, in questa storia c'é qualcosa che non quadra, in primo luogo la decisione di Shori di tagliare di netto le gambe ai suoi alleati al solo scopo di attaccarci. Che senso ha?" Jin scosse la testa. "Non ne ho la minima idea. Quel che é certo é che ci sarà un altro assalto e che a questo punto sarà diretto a noi, e la difesa é l'unica cosa su cui adesso dobbiamo concentrarci."
-------
"La mia risposta é no."
STAI LEGGENDO
Red Camellia
Mystery / ThrillerTokyo, 2018. Gli omicidi degli eredi di due tra le più influenti famiglie criminali della città seminano il caos tra i gangster della metropoli: tutto lascia intendere che gli Yubiwa, leader potenti e incontrastati, stiano a poco a poco eliminando a...