3 Maggio, due giorni prima dell'attentato allo Shiodome
"Vedi, Hoisho, Atsumori ha in parte ragione. In circostanze normali, confermandomi non solo che hai avuto con lui un incontro privato così come una delle mie spie mi ha riferito vedendoti uscire dal Nocturna, ma anche che lo scopo di questo incontro era quello di proporgli un patto di alleanza, adesso avresti già conficcato in uno dei quei tuoi occhi disgustosi un punteruolo che ti trapasserebbe il cranio. E credo che mi ringrazieresti, perché in tal modo non potrei costringerti ad assistere a ciò che ordinerei a mio figlio e ai miei uomini di fare alle tue due belle nipoti. Sai che Miyoko ha sempre avuto un debole per la maggiore."
"Ero pienamente consapevole del rischio che avrei corso se tu mi avessi scoperto, Mitzuharu, perciò risparmia pure i tuoi insulti e le tue minacce per qualche pivellino alle prime armi. Non hanno alcun effetto di su me. Non ora."
"Non avrei mai immaginato che tu potessi arrivare a tanto, non ti nascondo che mi hai colto impreparato. Gli Yubiwa uccidono tuo figlio e Haru Hageshī con il preciso intento di arrivare a me e prendere il controllo di tutta la città, recitano persino la parte delle vittime muovendomi contro accuse infondate e tu scegli di schierarti con loro invece che restare fedele agli Shori e ad un'alleanza che non ha mai vacillato nel corso di quasi sessant'anni. Perché?"
"Ho solo tentato di salire sul carro del vincente, come chiunque di buon senso avrebbe fatto in questa situazione. E comunque, non abbiamo avuto molta voce in capitolo sul fatto di allearci con voi, dico bene?"
"Avete compiuto una libera scelta accettando di cederci una quota dei vostri introiti e di piazzare il Pachinko nei vostri locali e discoteche, ed è esattamente la stessa cosa che ha fatto Hachiro in tutti i suoi bordelli. Non ricordo che uno di voi due si sia mai lamentato visto il giro di clienti che il mio business ha portato a entrambi, ma non è il momento di parlare di questo."
"Vuoi prenderti addirittura il disturbo di chiedermi come preferirei morire?"
"Come ho detto, in circostanze normali la tua morte seguita dalla rovina della tua famiglia sarebbe stata l'unica opzione valutabile. Il fatto è che adesso non siamo in circostanze normali; Atsumori ha dato il via ad un gioco pericoloso, e se c'è una cosa che gli Shori hanno imparato a proprie spese è che il vecchio non va mai sottovalutato. Dobbiamo cercare di rimanere a galla, e l'unico modo che abbiamo per farlo è mantenere quanto piú possibile salda la nostra alleanza soprattutto ora che Hachiro ha deciso di dichiararsi neutrale e pensare soltanto a far sì che quello sconsiderato del nipote non mandi in malora i suoi affari. Di conseguenza, sono disposto a passare sopra a questa tua...piccola leggerezza, se vogliamo chiamarla così."
"Devo dedurre quindi che tu non hai davvero nulla a che fare con questa storia."
"Incredibile...una sola conversazione sull'argomento e Atsumori è riuscito a farti dubitare di me. Hoisho, lascio a te decidere quale versione dei fatti preferisci, se la sua o la mia. In ogni caso, al tuo posto eviterei di perdere tempo e sfrutterei la grazia che mi è stata concessa per pensare al modo di far ripagare agli Yubiwa la morte di mio figlio e a come tenere in piedi quello che resta della mia famiglia e del mio business."
"Vorresti suggerirmi qualcosa?"
"Andiamo, con la tua esperienza alle spalle non hai certo bisogno del mio aiuto per ordinare un' esecuzione. Però, se proprio tieni al mio parere, se fossi nei tuoi panni cercherei di escogitare qualcosa di veramente speciale per vendicarmi; anzi, a questo proposito, se e quando lo riterrai opportuno potrei essere in grado di fornirti l'elemento sorpresa."
"Ovvero?"
"Un tiratore scelto."
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L'eco delle parole di Jin sembrava ancora risuonare nella quiete della piccola stanza, insieme al rumore sommesso del traffico serale e del chiacchiericcio dei clienti nella veranda del bistrot su cui si affacciava la finestra appena aperta di fronte alla fila di alberi di ciliegio che correva lungo la sponda del fiume."Hanami, ti prego, devi cercare di capire."
Lei continuava a fissarlo senza dire una parola, pietrificata, e Jin non avrebbe saputo dire se quell'orrida e opprimente sensazione che iniziava ad avvertire nel petto fosse dovuta al profondo disprezzo che stava leggendo per la prima volta nel suo sguardo o al ricordo di aver vissuto quello stesso identico momento il giorno in cui Kazumi aveva deciso di uscire per sempre dalla sua vita.
"No." Dopo qualche istante Hanami lasciò cadere nel piatto la sua fetta di pizza e si alzò di scatto dal divano. "Mi pare di avervi già dato abbastanza prova di essere una persona accomodante e comprensiva, non potete chiedermi di passare sopra anche a questo. Io non mi muovo da qui."
Appallottolò il tovagliolino con cui nel frattempo si era pulita nervosamente le mani e lo lanciò sul tavolinetto, marciò verso la sua stanza e si chiuse dentro appoggiandosi di spalle contro la porta.
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Red Camellia
Misterio / SuspensoTokyo, 2018. Gli omicidi degli eredi di due tra le più influenti famiglie criminali della città seminano il caos tra i gangster della metropoli: tutto lascia intendere che gli Yubiwa, leader potenti e incontrastati, stiano a poco a poco eliminando a...